Shimmer Lake
Trama: Rapina in retro marcia
Shimmer Lake è un filmettino che rispecchia pienamente quella che sembra essere diventata la filosofia produttiva di Netflix: l'easy viewing... cose leggere, ai limiti dell'inutile (ditemi un film originale Netflix imprescindibile...)... Netflix d'altronde risponde più che altro a quella domanda atavica "che cazzo mi vedo stasera? Vorrei qualcosa di gustoso, ma leggero, e del cioccolato!"
Insomma non sia mai che ci impegniamo a cercare questo o quel film, ormai si apre la schermata Netflix...
A proposito la mia è così:
Potete ben immaginare chi sia una delle parassiti, viene DALL'ALABAMA!
...e si cerca alla bene e meglio qualcosa da vedere... non ci si sforza più neanche di andare nel paese dei torrenti e sfidare la polizia per vedere qualcosa di nuovo.
È un bene? Così sembrava, all'inizio, tutto bell'è pronto a tavola con l'imbarazzo della scelta, ora sembra ci sia più una scelta imbarazzante, stando alla media fortemente al ribasso delle proposte. Mi sembra che ci stia portando tutti ad essere un po' più cinematograficamente scemi. Annoiati più che altro.
Certo, non parlo dall'alto di quello che ha visto tutto Twin Peaks e l'ha pure capito, e non sono certo uno che conosce la filmografia di Sokurov a memoria, ma insomma, vedo la gente annoooiata...
o forse lo sono io.
Però ad esempio leggo sempre meno spesso i commenti entusiasti per le serie tv. Sono morte! Ma come ve lo devo dire. Sento che la bolla è scoppiata, ormai è fatta, io lo dico da tre anni ma voi niente, ancora a dire che "mi è esplosa la testa" per serie che francamente...
ci sarà ancora un peggioramento.. e poi, quando meno ce l'aspettiamo, arriverà qualcosa che veramente, ma veramente, cambierà le cose, come hanno fatto LOST e Breaking Bad.
Perché sto parlando di tutto questo? Boh.
Tornando al filmettino. Dico "-ino" perché prima di tutto si vede lontano mille miglia che è costato più il secchio con lo strizzastraccio che ho appena comprato (intimato dalla mia donna delle pulizie. Though Life.) che tutto il film, ma poi perché, per ovviare alla palese mancanza di fondi, deve ricorrere a due espedienti abbastanza risaputi per farsi guardare.
Ora, è un Chicken, perché gli espedienti usati sono usati bene e, volente o nolente (inizio a parlare come un vecchio...) funzionano.
Il primo è il raccontare la storia - una rapina organizzata da degli imbecilli, si sente puzza di Fargo da qui - al contrario. Proprio come Memento si parte dalla fine. Guarda che non è facile non ingambur... ingrambuglia... ingarbugliarsi (appunto).
Si parte a rapina bella e fatta, con alcune vittime già fredde, il malloppo da dividere, i soci traditori da inseguire e, giorno prima dopo giorno prima, si va a ritroso nella storia, quindi alcuni dei cadaveri tornano in vita, alcuni dei traditori si rivelano buoni, e alcuni dei buoni...
Mi fermo qui perché rovinerei l'altro espediente, che è il finale, anzi l'inizio, a sorpresa, sorpresa che, per l'attore coinvolto (il più bravo, non chiedetemi come si chiama però) e per il personaggio, funziona alla grande.
Shimmer Lake non è un film imprescindibile, ma desta quel fascino che ti incuriosisce fino alla fine, o all'inizio mettetela come vi pare, e ti fa uscire contento dal cinema dal divano.
Netflix però deve stare attenta, perché l'offerta sta palesemente crollando. E se te lo dico io, cara multinazionale miliardaria con novemila dipendenti che fai i film con Brad Pitt e Will Smith, devi ascoltarmi... Smetflix.
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