giovedì 3 marzo 2011

♻RACCOLTA INDIFFERENZIATA #3♻

Liberarsi dei pesi morti; fare pulizia; erase, ma senza rewind; gettare la zavorra e non pensarci più. A questo serve Raccolta Indifferenziata, una rubrica dove C&B prende i film recuperati e li butta dalla finestra senza neanche vederli. E subito tutti a chiedersi: ma perché ce l'avevi in first place? Perché c'ho il recuperhaolic, ogghei? Questa volta siccome c'ho un periodo di dieta vera, di schifo e pena per il cinema tutto, ecco che butteremo non 10 ma 20 film! Certo, non prima di averne un po' parlato male e di averne visto le scene dove due donne nude fanno l'amore con la lingua, la lingua itagliana, intendo.
♻ WITHOUT A PADDLE 
Ma questo proprio è una roba da Raccolta Indifferenziata naturale, cioè proprio da metterlo nei rifiuti organici, ma più che organici, fecali. Trattasi di commediola americana di gente di città che va in campagna e si ritrova senza telefono e a pulirsi il sedere contro gli arbusti. Cioè una specie di Isola dei Famosi, ma senza famosi, infatti i protagonisti - e dico "protagonisti" - sono tre perfetti sconosciuti del cinema commediografo americano. Sono questi: 
Il primo è uno che al massimo te lo ricordi in Scream e gli hanno detto che poteva essere il nuovo Jim Carey, infatti fa solo fastidiossisime smorfie tutto il tempo. Ha fatto anche Scooby Doo, che insomma avere nel CV, Scooby Doo è una roba brutta. Ecco dei CV parlo spesso e adesso ho deciso che vi dirò la mia più grave e INCANCELLABILE macchia: ho fatto le illustrazioni per il sito della Sntkksr... della Santrrkkkke.... ok. Della Santanché, ok?! OK?!? Mi faccio schifo da solo e per fortuna sono state online tipo due mesi. Ma vi devo dire una cosa: mi pagarono MOLTO (e non le firmai). Pecunia non olet! Guardate che questa è un'ammissione di colpa forte, mi sento sporco e schifoso, non lo capite che C&B è il mio modo di espiare questa lordaggine che mi accompagna? Perdonatemi. Il secondo è un tizio troppo troppo simile a Zach Braff (quello di Scrubs) e il terzo è un tizio roscio (forse il più "famoso" dei tre) che fa solo questo tipo di film scemi. Probabilmente scemo. Quindi posso solo dire: per favore perdonatemi, invece il film non lo perdoniamo, anche per aver fatto apparire Butt Reynolds nella barba di cui sopra.
♻ BUNNY AND THE BULL 
C'è il forte rischio che io mi possa pentire di questa rinuncia. Magari una notte mi sveglierò nel cuore della notte gridando "NO! PROPRIO ADESSO CHE VOLEVO VEDERE UN FILM INDIE U.S.A. CON PERSONAGGI STRAMBOIDI E SCENE STRAMBOIDI CHE MAGARI CE NE SONO DUE CARINE IL RESTO è TUTTO UN PO' NOIOSO E MOLTO INDIE!". Sulla rete del web se cerchi bunny+bull trovi sì gli stramboidi del film:
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Ma anche delle foto ancora più stramboidi:
Credo il film faccia riferimento a questo episodio di Bugs Bunny:
Oppure no. La cosa più bella mai uscita dai Looney Tunes è questa:
Prima di buttare il film, due parole: "Chuck" e "Jones".
♻ BLOOD MONKEY - LE SCIMMIE ASSASSINE 
Continuiamo a gettare animali, dopo i conigli e i tori, buttiamo le scimmie. Negli ultimi giorni ho visto molti Kong e proprio non mi va di vedere altre scimmie assassine. Queste poi sembrano di un brutto. Ho fatto la lista delle scimmie killer ma mi sono scordato queste e quelle di CONGO, ma queste mi sembrano ancora peggio. Perché l'omini so peggio dell'animali, io alla fine vojo bene più all'animali che alle persone, er cane mio pare che parla. Insomma lo buttiamo dritto dritto nel buco più profondo del mondo. Ma parlando di scimmie mi vengono in mente NON UNA, ma DUE, serie fotografiche superpazzesche. Una - Monkey Portraits - l'ha fatta Jill Greenberg (che è quella per capirci che fa sempre le foto delle ADV di Dexter):
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"A terza me pare proprio er ragazzo mio".
L'altra - The Hyena and Other Men di Pieter Hugo - è ben più tosta, crudele e appiattisce con fare molto più cruento la differenza (che di fatto non esiste) tra bestie e animali. Eccola qui:
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Capito? Questi se ne vanno in giro con i loro animali domestici, solo che non sono cagnolini puppy o micetty kitty, no, so' iene, sciacalli e bloody monkey! "Cattiva Iena! Cattiva! Birba! Non si fa! Cattivo Sciacallo, non si mangia la carcassa di Nonno Mungo! NO! SIT!"
♻ UNO ZOO IN FUGA 
E già che sono entrato nel trip "animalista" mi libero pure di quella strana creatura che fu Uno zoo in fuga, un film in CGI della Disney, per una volta copiona e non copiata (Bug's life vs Antz, Nemo vs Shark Tale). Qui era la copia brutta di Madagascar, e guarda che essere la copia brutta di Madagascar è una cosa brutta, perché Madascar è brutto! Poco meglio di Shrek, poco peggio di Era Glaciale, ma sostanzialmente governato dal suo orrido target: il popolino. Lo butto, ma non prima di aver scritto in calce il gioco di parole che continua a frullarmi in testa e che mi farà conquistare tutte le lettrici: "Sempre meglio uno zoo in fuga, che uno zoo in fi..". No, ok, passiamo oltre.
♻ HISSS 
E dopo aver buttato gli uomini, e gli animali, buttiamo gli uomini animale! Questo è un film indiano. Però è della figlia di David Lynch. Ora, se è vero che le qualità dei padri non ricadono sui figli, la figlia di Lynch è celebre solo per aver scritto il Diario di Laura Palmer, ma è derivativo, e secondo me l'aveva scritto papà ma faceva più scena dire che era della figlia sedicenne. 
Quindi, film della figlia di Lynch, ma Hindi, con attori Hindi, recitazione Hindi e credo anche balletti Hindi. La questione è prendere questa tipa > (che in effetti non te la immagini molto a lavare le vacche nel Gange), e farla diventare una donna serpente, che è tipo dire lupo mannaro americano o fantasma giapponese. Non ce la faccio. Dovrei proprio sacrificarmi in onore di non so che, Facciamo che mi basta sapere che c'è e alla bisogna dire: "Ehy, ma sai cha la figlia di Lynch ha fatto un film hindi con una donna serpente? Ah non lo sapevi eh?". 
Comunque non lamentiamoci troppo delle donne serpente perché ti potrebbe pure capitare di trovare le Donne Iene. Ma poi perchè farci un film su una Donna Iena? Che novità sarebbe? Nessuna. 
Invece: "Ehy ma lo sapete che per il ventennale di Twin Peaks c'è stata una mostra di artisti dedicata e che ora vi beccate una bella gif artistica animata?:
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E ancora non pago di parlare di uomini rettili ecco a voi una collection di esseri squamosi e ridicoli:
Non fate tanto gli schizzinosi, che altrimenti vi inietto della morphina vi mando da un tatuatore e quando vi svegliate sarete così > La gente non stanno bene. E io sto bene che mi sono dilungato così tanto su un film su una donna serpente hindi? La risposta è: sssshhi.
♻ BURLESQUE 
Sempre per le donne rettile no... Cher. Aguilera. So cose brutte. Stava lì solo per il gusto di recuperare qualcosa, ma poi buttarlo. Del burlesque so poco e detto tra noi - anche se la cosa vi sorprenderà non poco - mi dice quasi niente. L'esibizionismo implicito delle ragazze burlesque si scontra dentro di me con il puritanesimo che poi professano o quando sottolineano il lato artistico e "perfomativo" della questione. Bo, a me pare uno spogliarello solo più colorato, sofisticato, meno triste rispetto alla lap-dance ma che alla fine uno spogliarello rimane. E siccome al vostro amico broccolo, lo spogliarello in quanto tale manco dice molto, NON vi metterà tutte le foto delle donnine burlesche mezze nude impizzetate, incredibile no? Vi dirò come funziona la mente di un uomo chiamato broccolo.
NO:                                      SI:
Interessava l'autoanalisi (!) psicosessuale? Può sempre torna' utile.
Mi dispiace per Stanley Tucci, spero l'abbiano pagato tanto tanto. Buttiamo burlesque e chi ha scoperto il burlesque e nasconde l'erezione e l'esibizionismo dietro il dito performativo.
♻ FOR COLORED GIRLS 
La locandina è bella, però il titolo mette subito all'erta. Questo film è di, a, da, in, con, su, per, tra, fra colored girls. Insomma, per chiamare le cose con il loro nome, per negre. Lo buttiamo, perché io non vado al mare da settembre e sono tipo una robiola Osella e alla fine penso sia una roba autoghettizzante, errore in cui cadono molto spesso i cinematografari colored (esattamente come ci cadono certi cantanti sudamericani). Il film dura 2oree13MINUTI! Tutti for colored girls. Problemi di Janet Jackson, problemi dalla mamma dei Robinson, problemi di colored girls. Ma per fortuna questa è l'ultima scena del film:
E quindi volemose bene. Una roba di Sex & The Colored City. Per fortuna ancora non sto in menopausa, lo butto, anche a rischio di sembrare razzismo.
♻ CITY OF MEN 
Infatti butto pure questo, for colored men, seguito di City of god. Oddio, proprio seguito non so. Se la memoria non mi inganna fecero una serie TV e forse questo è un film di montaggio della serie, oppure la season premiere. Non so. comunque City of god rimane un signor film - pulp in salsa merengue quanto vuoi - ma un seor film. Ma è vera la storia del ragazzino che per farlo piangere davvero gli hanno detto che i genitori erano morti o qualcosa del genere? 

Ma come fanno a far piangere i bambini? Li menano? Mi pare di ricordare l'aneddoto di Visconti che per far piangere la bambina di Bellissima la schiaffeggiò. Possibile? Sempre la Greenberg ha fatto una serie di bimbi piagnoni: Don't Cry, Baby: come avrà fatto? Pizzicotti e sculaccioni? Oppur gli hanno detto che prima o poi diventeranno adulti. Mi viene da piangere se ci penso.
♻ PHOEBE IN WONDERLAND 
E a proposito di bambini e piangere. Bambina con la Tourette (questo video, da un MTV Real Life, fu una roba da strizzamento cuore) vuole fare la recita scolastica (Alice). Ma ha la tourette quindi c'è il rischio che mentre fa la scena del golf coi fenicotteri,, il riccio lo lancia direttamente sulla luna. Alla fine questi film sui bambini malati ti mettono solo tristezza e più di uno l'anno non si riesce a vederli. Inoltre ti mettono un certo stress se ti viene anche solo il pallino di fare un figlio. Quindi siccome 'sto pallino ultimamente c'è, meglio che passo va: Bambina + Tourette = lo butto. Ma adesso che ci penso forse Gionni Deppe in Alice era il cappellaio con la Tourette.
Stanchi? Dai che i prossimi so' horror e li butto in una volta sola!
♻ 5 HORROR A CASO 
Che è tipo tedesco (anzi è PROPRIO tedesco) e parla di tizi che arrivano in una baita e pur di vedere la partita trovano e riparano un vecchio televisore da cui esce una bambina cattiva. Tanto per dire la fantasia tedesca, li ha resi famosi infatti la loro fantasia.
Che è tipo con dei parassiti che entrano sotto la pelle (anzi è PROPRIO con dei parassiti che ti entrano sotto la pelle). Ora a parte che finché non mi fanno un film con i candirù io non sarò contento, ma dopo aver visto come erano fatti i parassiti (CGI, ma con la scheda grafica del Grillo Parlante però) ho mollato. Di parassiti ne sono già troppo circondato.
Che è tipo con il Mothman (anzi è PROPRIO col Mothman), che è un essere cattivo che si diverte a chiamare al telefono Richard Gere e dirli "Pronto che c'è Dina? Mutan? HAHAHAH" e poi muoiono tutti. Il film non c'entra nulla con quello con Gere che per dir la verità manco mi era dispiaciuto. Questo è solo uno schifo.
Che è tipo un mockumentary (anzi è PROPRIO un mockumentary) ma non di quelli fatti bene male, con la grana sporca ma giusta, no questo è solo uno schifo di uno che ha trovato una videocamera per terra e ha detto "Ora sono un regista". La locandina la dice lunga su chi vorrebbero a darla a bere, a tipo chi è saltato sulla sedia vedendo Paranormal Activity. Tipo io. Nel film forse c'è questa scena:
Che vi fa anche capire il mio scarso entusiasmo.
Che è tipo un film giapponese uscito la scorsa settimana in Itaglia (anzi è PROPRIO USCITO IN ITAGLIA! Ma come cazzo è possibile? Non escono i capolavori horror e ancora sperano che qualcuno vada a vedere un film dove recitano japponesi? cazzo). Comunque questo lo volevo appioppare a Tofu&Broccoli ma la tenutaria si è rifiutata, capito sì, la riconoscenza. Comunque "dovrebbe" fare Confession. Sempre se io non avrò da ridire. Lo butto perché ancora non mi sono ripresa da The Incite Mill.
♻ ALTRI 5 FILM A CAZZO 
Che è un film sulla misteriosissima AREA 51, che praticamente è una roba che ormai è più frenquentata dei Musei Vaticani. Du Palle. In realtà mi incuriosiva, lo ammetto, ma poi scorrendo ho visto che il protagonista è un alieno che balla. Un alieno. Che balla. 
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Grandi risate. Inoltre la locandina è una cosa concettualmente più banale di mettere una donna nuda in una copertina di una rivista. Solo che la donna nuda almeno è nuda. Esempi spiccioli?
Che è un film con Thomas Jane. Ma non è The Mist. Già ci sono cascato una volta, non mi freghi più. Invce l'unico dato interessante è che a quanto mi risulta è l'unico film dove Aaron Heckard e Thomas Jane recitano insieme, il che svela finalmente il mistero di Aaron Jane e di Thomas Eckarhd, cioè loro SONO o NON SONO la stessa persona? Sono UNO o DUE? Un po' come il mistero di Javier Morgan. Per me (e non solo) è UNO:
Che è un film che ho sottotitolato "rumeno criminalità". Un film rumeno, di criminali, no dai. Che già ho tutti i colored criminals alle calcagna dopo questo post, figurati. Si rischia l'iscrizione nelle file della Lega senza passare per la firma, me la mandano direttamente a casa col santino di quella merda umana di Borghezio. Lasciamo perdere. Che in questo post tra Santanché e criminalità rumena si rischia che quelli di Casa Pound pensano che sono dei loro. A Zoccolè! Io non so communista così... COSìììì SO COMMUNISTA! COOOSìììì!
Che è un altro film di alieni. Cattivi. Quindi ci sono i rumeni cattivi, ma anche gli alieni cattivi. Solo gli Itagliani sono buoni. Io NON lo vedo, dico NO all'invasione aliena, anche se c'è la dicotomia alieni/tette:
Al limite preferisco alieni/cowboyalieni/dementi.
Che è un film a cartoni animati fatti con la zappa tutto in bianco e nero sparato. Così:
Come Sin City, però cartoon, però brutto. 
Ed eccoci, l'ultimo film, quello che aspettavate, quello dove ci sono le donne che fanno l'amore con la lingua (ve l'avevo messo l'abbocco così leggevate TUTTO questo post gigante, cosa che sono sicuro NON avete fatto, ma tanto io NON l'HO SCRITTO!)
♻ ROOM IN ROME 
"Room" no "rom", quindi non è un film pagato da Alemanno (con tutti 'sti nomi fasci apparsi per sbaglio in questo megapost finisce male, se i referrer fanno il loro nome domani picchiattori neri mi "suicidano"). Insomma nel film c'è una storia pazzesca dedicata alla storia dell'arte romana e alle bellezze della capitale d'Itaglia. Infatti non se vede manco de striscio la città e tutta la storia è ambientata in una ROOM IN ROME! Succede che LEI:
bussa alla porta. E le apre LEI:
Il resto del film è TUTTO in questa ROOM IN ROME, dove succedono delle cose molto itagliane tipo queste:
Ebbene sì! Imageshack ha tolto la gif perché troppo spinta. Si sa che Imageshack è in mano al Vaticano. MA siccome io la censura la odio (soprattutto quella di donne che fanno l'amore con la lingua) tiè:

(Il vino rosso, si sa, come lo trovi in Itaglia!) Le due si intrecciano tutto il tempo, e l'unico uomo italico che c'è è Enrico LoVerso che canta "brindiamo nei lieti calici". Le tipe non colgono il messaggio e lo schifano. Alla fine di ROME loro hanno visto solo la ROOM, e si lasciano così, senza un perché. Noi di loro invece abbiamo visto anche le tonsille. Ma da spettatore maschio e ROOMano io mi chiedo: MA DOVE CAZZO STA 'STA ROOM IN ROME!? MA DATEMI SUBITO L'INDIRIZZO!!! Ma mica per niente, per imparare la lingua
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Fine! Vi riassumo il post? Ok: "Oggi non c'avevo proprio un cazzo da fare!". La stupenda gif finale non la faccio stavolta, capisco che di gif non se ne è mai sazi, ma ci metterei troppo a farla, qui da me vige sempre la regola "ho altro da fare che scrivere IO!".

Sciolgo la treccia e... il cavallo!

Rapunzel - L'intreccio della Torre (Tangled)
Trama: She got a devil's haircut in her mind.

Un Disney Classico, che mettono sempre in panciolle. Vi ricordate quando iniziai a vedere tutti i cosidetti Disney Brutti? Il pianeta del tesoro, Koda, l'imperatore lama, quali altri? Atlantis, pure le orride mucche, e decretai che l'animazione classica non era morta perché era arrivato il CGI o il 3D, ma perché c'è stato un cambio generazionale di sceneggiatori e addetti ai lavori. In Rapunzel si respira esattamente quest'aria: storia classica, insomma, più favola di così, ma con caratteri stramoderni, che sembrano usciti dritti dritti da un telefilm di MTV, momenti slapstickosi e caratteri "inversi" (intendo, per esempio la strausata idea del barbaro alto due metri, coperto di cicatrici e armato fino ai denti marci che si scopre avere un cuoricino di marzapane e che il suo vero sogno è fare il pianista classico, già visto, ma funziona sempre). Sì, tutto già visto, ma solo perché funziona sempre, e anche questa volta. Quindi nessun vero guizzo, un film Classico, con qualche "pecca" tecnica data credo dal palese target bambino. E vissero tutti felici e contenti, in questo film dove a fare la parte del leone, è il cavallo.

mercoledì 2 marzo 2011

DOCUMENTARY MONTH • The King of Kong

Marzo, si sa, è il mese dei documentari. Si sa. In Zwimbabwe, dove vecchi sciamani costringono le tribù a sorbirsi il documentario su Valentino; nello Sri Lanka, dove monaci muti raccolgono l'opera omnia di Micheal Moore e se la vedono in religioso silenzio; in Salvador... ah no, in Salvador no. Quindi anche su C&B MARZO sarà il mese dei documentari. Dei documentari abbiamo parlato spesso e molto volentieri, e sempre con la solita frase del "è tutto vero", che è una frase che aggiunge una potenza alla visione inaudita, insomma è come il NOS delle macchine, ma per i film. Quando un documentario è fatto bene (cinematograficamente parlando, intendo cioè oltre a raccontare una storia interessante è ANCHE un BEL film) è proprio la meglio cosa, perché non c'è recitazione, non c'è sceneggiatura, ehy, lo sai che non c'è, non c'è FINZIONE. Tanto che, per onorare i documentari, C&B metterà in piazza i suoi panni sporchi e alla fine di ogni post dedicato ai documentari, aprira la scatola dei ricordi e vi regalerà la sua personalissima collezione di "documenti mentali". Quindi per tuuutto il mese di Marzo ci sorbiremo tanti e svariati documentari. Non tutti di seguito come nelle Week che hanno reso famoso C&B (soprattutto in Zwimbabwe, nello Sri Lanka e... No, in Salvador ancora no), ma distillati. Saranno tanti, e saranno belli, rivedremo cose già viste ma di cui non abbiamo mai parlato (lo conoscete Capturing the Friedmans? Roba fortissima) e magari anche qualche documentario di quelli che ti fanno incazzare fortissimo. Si comincia con un documentario leggero leggero, ludico e pixelloso, i due protagonisti infatti hanno l'invidia del pixel, sono i campioni dei giochi da bar anni80, i Re di PacMan e Q-Bert, sono i Kings of Kong!
Trama: Un gigantesco scimmione ha rapito la bella, e solo tu EROE coi baffoni puoi salvarla. E, pensa che storia, lo puoi fare seduto su una sedia e spendendo solo un quarto di dollaro. NERD!

Ho sempre avuto uno strano rapporto coi videogiochi. C&B videogiocatore folle da sempre, però con questa modalità: da solo supercampione, poi appena si confrontava con qualcun altro (che poteva essere l'amichetto delle medie venuto a casa il pomeriggio così almeno i genitori potevano darsi alla pazza gioia sessuale) oppure uno di un bar/sala giochi, ecco che scopriva che in realtà era una PIPPA: giochi di combattimento? Due colpi e C&B era morto. Giochi tipo PANG? C&B al livello 20? Quello subito dopo al livello 40. Tutto così. Infatti alla fine C&B sempre stato molto bravo alle avventure grafiche, quelle dove dovevi mettere insieme il filo trovato da una parte, il ramo staccato ad un albero, l'amo preso dal pesce nel barile e farti così una canna da pesca per prendere la chiave nel tombino e aprire la porta. Quelli sì ero bravo. Invece Donkey Kong no, Donkey Kong sono bravi i protagonisti di questo film.
Il film documenta, appunto, la guerra da titani del videogioco da bar con Mario che salta i barili e lo scimmione che li lancia. E, come ogni sfida tra campioni, la sfida è l'occasione di mettere contro due personalità, da una parte un purista del gioco, un animo candido perso nei suoi schemi mentali e matematici (ah sì! la cosa più INCREDIBILE del film è vedere uno dei giocatori che con un pennarello bianco disegna sullo schermo lo schema di discesa dei barili, delle palle di fuoco, fino a creare un grafico che in confronto Beautiful Mind era scemo), e l'altro, uno sbruffone campioncino d'inverno che va in giro con una cravatta ridicola e manda i suoi record registrati su VHS e non li fa in diretta (come un vero record dovrebbe essere fatto).
Insomma gli schemi in testa. Una cosa del genere si vedeva in quel film, Il piccolo grande mago dei videogames, e se ti confronti con i tuoi, di schemi videoludici, che sono più o meno così:
<---------------------->
...allora poi capisci del perché eri molto sega a tutti i videogiochi. Certo, è pure vero che vedendo questi NERD (ma chiamiamoli con il loro nome, dai, dai: autistici) ti rendi pure conto che era MEGLIO essere pippe ai giochi. Lo dimostra la scena (la migliore del film) del record con in sottofondo il figlio che urla: forse sta morendo, forse ha la testa nel microonde, forse ha una gamba nel grill, forse sta cadendo dal 10° piano e chiede aiuto e il padre... il padre sta per battere il record mondiale e NON può proprio mollare adesso:
(Il film è tutto su Youtube, la cosa bella dei documentari è che la loro sete di spettatori li rendono molto più reperibili).
Quindi, quando vedi gente che si veste da arbitro per controllare che l'andamento di una partita a Pac Man non subisca irregolarità, quando vedi gente che passa la propria vita a guardare VHS che gli arrivano da tutto il mondo di videogiocatori che mandano i loro record e lui si deve vedere TUTTA la cassetta (ORE E ORE!) per controllare che sia tutto ok, quando vedi gente che pur di fare il record mondiale è disposta a vedere morire la prole soffocata, allora capisci che è meglio che tu sia sempre stato pippa ai videogiochi.  Ciononostante ecco il momento Amarcord, dove C&B fa la cosa che sa fare meglio, rimpiangere i bei tempi andati. Collection di videogiochi d'annata. 
Si iniziò coi Nintendo Game & Watch (Snoopy, quello della gente che si buttava dal palazzo infuocato, quello PRIMO A COLORI di Popeye con lo schermo a specchio), poi arrivò il Commodore 64, prima con le cassette comprate al giornalaio, poi il floppy quello nero grosso e morbidone. Poi la grande Amiga 500 (subito portata a 1000, che te credi) coi suoi floppy e i giochi belli che stavano su 25/30 floppy diversi. Il Game Boy fu il portatile più consumato (con i pezzi del Tetris sognati la notte, o visualizzati quando chiudevi gli occhi). Poi il nulla, niente PlayStation 1 perché a me quei poligoni tutti spigolosi mi sono sempre stati qui. Certo, poi ho ripreso con la PS2, soprattutto per Silent Hill, ma non era già più la stessa cosa. Oggi? Oggi sono tornato all'idiozia di un tempo e perdo il mio tempo con Peggle.

martedì 1 marzo 2011

♰ Jane Russell ♰

♰ Jane Russell ♰
Gli uomini (comunque) preferiscono le more