sabato 10 settembre 2011

Salmo.ne Norvegese

Psalm 21
Trama: Tu sei buono e ti tirano prete / Sei cattivo e ti tirano prete / Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai / tu sempre prete in faccia prenderai.

Un film di un prete norvegese (dalla straniante somiglianza con Bryan Adams del 1992) ha le visioni, ha un segreto nel passato che nessuno sa, torna nella cittadella dove era nato e - come recita la locandina - HEEVETET HAR OPPNATS! E stateve accorti perchè quando HEEVETET HAR OPPNATS non ce n'è per nessuno, è meglio che vi fate il segno della croce! Già che ci siete prendetevi pure una Red Bull prima di vedere il film perché il diavolo ci ha messo lo zampino e ha fatto diventare il film una noia, ma una noia che, guarda, quasi meglio HEEVETET HAR OPPNATS. No perché la cattiva è Samara, ma bionda (giustamente, in norvegia):
e questo grande fardello (!) che il prete si porta dentro sin dall'infanzia, non è altro il solito vecchio hobby di tanti preti, gli infanti. Hello? Poi comunque da un prete così conciato che t'aspetti?
Mi pento perché ho visto questo film, peccato. Prendi il Voto: 666 L'ho sempre detto che questi nordici con la religione...

venerdì 9 settembre 2011

Donne spossate

Le amiche della sposa
Trama: Vuoi tu prendere Apatow come tuo leggitimo sposo e amarlo e onorarlo finché noia non vi separi?

Bella domanda. Di primo acchitto risponderei SI. Ma dopo questa nuova visione interminabile (proprio come quella di Funny People) mi iniziano a venire i dubbi. 
A me Apatow piace, mi piace il suo modo di aver cambiato le carte in tavola e aver risposto alle solite commedie premestuali tutte urletti e "aaahhhh eeeehhh l'anellloooo che beeello mi sposo" con una sorta di androcommedia sboccata, puzzolente, alle volte casereccia o come dicono loro, con un onomatotermine che calza a pennello: gross, (grossolano, rozzo, volgare) e che riesce, nonostante tutto, a centrare perfettamente i tipi umani, cioè "noi", noi quarantenni vergini o noi molto incinti, noi uomini.
Questa volta Apatow produce una sorta di remake di Funny People al femminile: al centro della storia una sposa, intorno le damigelle, dalla sua amica di infanzia (una loser che come poche) 
fino alla perfettissima/carinissima/ricchissima stronza di turno, una favolosa Rose Byrne, che infatti io l'avevo detto e che infatti si prenota un bel posto al Top of Topa 2011, in questo caso, poi, è pure molto brava, davvero l'interpretazione della vita
Quindi dove negli altri film il gruppo è fatto di uomini, e quindi giù battute sessiste, zozzerie di varia natura e genere e grandi verità recitate sbocconcellando hamburger e grattandosi la panza, ecco che questa volta il gruppo è composto di donne, e quindi, giù battute sessiste, zozzerie di varia natura e genere e grandi verità recitate sbocconcellando cioccolato e grattandosi il sedere; che infatti come dice il poeta gli uomini e le donne sono uguali.
Purtoppo a non funzionare è la sua natura aptowiana, il fatto che sia troppo troppo troppo lungo e pieno che stroppia. Davvero dà l'idea che a volte il regista (o il montatore o comunque gente apatowiana) non riuscisse a dire "no, questa scena non serve", "qui taglia, che questa battuta non aggiunge", "eeeestop". Lampante è la scen(ett)a (per chi ha visto il film) della richiesta d'aiuto al poliziotto, con una sorta di gag infinita per attirare la sua attenzione (inoltre in un momento di ansia e fretta) che davvero stancherebbe e annichilerebbe (!) lo spettatore più affezionato. Che infatti è lunga pure se la fai in gif.
Vuole il caso - tanto per dimostrare le mie teorie il più delle volte campate in aria - che "naugraghi" una versione in italiano che a un certo punto inizia a parlare in inglese, a dimostrazione che alcune scene non sono mai arrivate sugli schermi italici. Ebbene, seppur a rigore di logica un'operazione del genere (tagliare scene di un film) sia deprecabile, sembra che questa volta fosse più che necessaria.
Certo qualcosa di buono. Stupendi e sprecatissimi i fratelli dementoincestuosi little britainIl viaggio in aereo è totale. Gli scontri tra loser e reginetta divertenti (anche se affossati nel finale da una riappacificazione odiosa).
Ma tutto è un po' rallentato tipo una 500 che rimorchia un autotreno dalla mancanza di ritmo, non dico perfetto, ma perlomento pimpante. Increbile che per trovare la cattiveria al femminile vera e pura bisogna tornare alle origini della commediola romantica americana e rivolgersi alla Bad Teacher cameronense.
Chiudo dicendo che - apatow o non apatow - ma davvero, il matrimonio, cioè il matrimonio come istituzione, ma davvero, ma chi ci crede? Ma perché? Ma cos'è? Ma credete davvero nelle pubblicità della Barilla di lui che sta a Tokyo e chiama la moglie e buttano la pasta nello stesso momento? Facciamo piuttosto che mentre lei butta la pasta lui lo butta. Vabbè. A me è proprio l'istittuzione Matrimonio che non mi entra in testa. Non la capisco. Che cambia? (Cioè a parte la comunione di beni, di beni in meglio però no). Spiegatemelo, che poi se ti sposi solo per ricevere in regalo la batteria di pentole acciaio inox 18/10 o "lo sai chi ce la potrebbe regalare una bella a colori?", potrei capire. Ma insomma. Qualcuno mi dica a cosa ESATTAMENTE serve un matrimnio. Dite che c'entra tutto con l'Amore? Ah, bravi.

mercoledì 7 settembre 2011

Fiori rosa, stasera escort

Nessuno mi può giudicare
Trama: Paola Cortellesi, poi il resto va be'.

Mi duole dirlo ma tra tutte le commediacce itagliane che hanno scalato la classifica dei film più visti del Bleah!Paese negli ultimi tempi (e quando dico commediacce intendo la merda, anche abbastanza puzzolente: Che bella giornata, La banda dei babbi natale, Uomini contro donne contro uomini, Benvenuti al sud, Immaturi, Qualunquemente) questo filmettino di Bruno (che chi vede Boris lo conosce come quello che dice le parolacce, credo) si posiziona come il migliore (tenete sempre a mente però a che livello sono gli altri).
La storia è quanto di più esile e stupidino si possa immaginare, ma la Cortellesi! La Cortellesi! Semplicemente favolosa (e ti dirò, anche niente male secondo me), prende il film e se lo carica sulle spalle con un'interpretazione comicissima e perfetta; perfetta nel mondo di una commediola senza pretese, chiaro. Infatti forse è la mancanza di pretese che salva il film dalla puzza di cui sopra. Certo è popolato di macchiette bidimensionali (interpretati da una banda di attori tra il televisivo e non, tutti piacevoli e "al loro posto" (Lucia Ocone, Lillo, Papaleo, la Guzzanti piccola) però si fa guardare, non annoia e strappa risate abbastanza sincere (tutto rimanendo sulla superficie) e di questi tempi - se ti vedi gli altri, di film itagliani - non guasta. Ma soprattutto, la Cortellesi!

Comunque il giorno che la smetteranno di fare i titoli dei film dai titoli delle canzoni io faccio festa, e vi invito. La faccio anche quando prenderanno il titolo che io sto cercando di caldeggiargli da ANNI, il titolo di una canzone che si adatta benissimo al cinema itagliano, questa!
C'è chi dice no
Trama: No

Argentero che si ostina a fare ruoli di impegno sociale e fa la parlata fiorentina: NO
La Cortellesi che fa la mezza seria e non va a briglie sciolte e fa la parlata fiorentina: NO
Ruffini che ha la parlata fiorentina: NO
Un film che parla di tre tizi che si ribellano al meccanismo sudicio delle raccomandazioni e poi alla fine li fa perdere a favore della casta e pure arrestare dalla polizia: NO
Io che mi ostino a vedere i film itagliani: Nnnn...I.

martedì 6 settembre 2011

Fenomeni Paranormali da Baraccone

ESP - Fenomeni Paranormali
Trama: ESPeriamo che sia l'ultima volta che trovano ste cazzo di telecamerine per terra con dentro le storie di paura.

Lo sappiamo tutti che tutto è cominciato con the Blair Witch. E tanto di cappello, chi ci avrebbe mai creduto che tre pinguani con la telecamerina riuscivano a fare un film tutto per intero (anche se nelle sale dovettero dare i sacchetti per il vomito, ma mica per lo splatter, no. Per la telcamera che ballava) e farci pure i soldoni? Nessuno. E invece quelli lo fecero, per poi sparire nel nulla tranne uno che però fa solo brutti film.
Quello che mi chiedo è: perché, per quale assurdo fenomeno, sono passati più di quindici anni prima che quel tipo di "trucchetto" divenisse un genere a sè. Strano no? C'è voluto Paranormal Activity per far capire che "Ehy, se prima del film ci scrivi 'Nel [data che te pare] un gruppo di filmaker è andato con le telecamerine nel posto dove si diceva c'era [mostri, alieni, fantasmi, streghe, pinocchio] e sono tutti spariti. Ora la polizia ha ritrovate le evidenze, cioè le telecamerine per capirsi, e dentro ci ha trovato [mostri, alieni, fantasmi, streghe, geppetto]. Based of true events veramente questa volta!' hai risolto!".
Se facciamo il conto solo negli ultimi dodici mesi ne avrò visti almeno dodici di film di telecamerine perse eccetera. Che palle. Ciononostante, questo ESP si rivela non essere il peggiore. Sempre banale e verdognolo per metà film è, ma ha i suoi momenti, più che altro copiati a Silent Hill (gioco), ma almeno ce li ha. Guardabile se poi si ha la buona educazione di scordarselo prima della fine dei titoli di coda.
Ho la netta impressione che vedere un film - un qualsiasi film - con in vena antidolorifici a base di oppio faccia bene all'opinione finale, l'oppinione.
Comunque, di quei dodici film di telecamerina spirirata ne salvo uno solo (sarà che è l'unico che mi ricordo con piacere?) quello dei Trollhunter.

Pitali dei Caraibi

Pirati dei caraibi - Oltre i confini del mare
Trama: Ancora pirata?

Proprio ma proprio orrendo. Che tutta la serie non fosse mai stata davvero entusiasmante si sapeva. La trilogia piratesca con Johnny Peppe tutto tic e mossette da Vizietto no ha mai brillato davvero tanto che ha sempre dovuto reggersi solo ed esclusivamente su quei tic e quelle mossette, alternando ad alcuni "momenti" (che io ricordi nel secondo qualcosa di buono c'era, la fuga iniziale, il pirata con la barba polpo) a una soporifera noia diffusa in tutto il corpo. In questo inutile quarto capitolo la noia prende il sopravvento su tutto, addirittura sulle mossette fastidiose di Johnny (che duole ammetterlo, ha comunque creato uno dei "personaggi" cinematografici degli anni 2000, mannaggia), che pure lui appare stanco del suo stesso personaggio (sarà che lo fa da dieci a questa parte anche in film dove di pirati neanche l'ombra).
Quindi un bello schifo, ma proprio da mettersi a giocare a mahjong sul telefonino, preparare la cena, chiamare quel compagno di classe che non sentivi da dieci anni, così, tanto per fare qualcosa di più movimentato del film.
Non c'è una singola idea carina che sia una. Il pirata cattivo (Barbanera) è poco più che un'ombra spaesata e il tanto atteso (da chi?) scontro con Barbossa, non c'è. Ma poi quando tu arrivi a farmi le sirene (che se ci pensi sono tra gli esseri criptozoologici più affascinanti che esistano (oltre ad essere delle notevoli topem che poco ci vuole co ste agenzie per modelle che spuntano come funghi:
Ma quando tu, per poi mostrarmi la loro vera e cattivella natura, gli fai spintare i denti da vampiro twilightiano/truebloodiano
allora proprio ti cascano le palle. Si sa che le sirena c'hanno i dentini aguzzi da pesce. Si sa.
Il dinamico duo Peppe/Cruz, che già avevamo odiato alla follia in quell'altro guazzabuglio di Blow, ci regala un'altra sequela di scenette di coppia che se mi veniva il morbillo mi prudeva di meno. Basta pirati, per carità. Aridatece Monkey Island, guardatevi questo; dura poco più del film ed è davvero un'esperienza (non solo ludica, anche filmica):

lunedì 5 settembre 2011

(29) DAYS OF SPAMMER

Si è riaccesa l'insegna in alto... niente, ancora non funziona bene il neon, neon funziona, mi avevano assicurato che al mio ritorno le avrei trovate aggiustate. Vatte a fidà. Vedremo nei prossimi giorni, magari la carica accumulata mi farà prendere la scala allungabile e aggiustare quelle fastidiose intermittenze... 
Dicevamo... Francamente... qualcuno credeva DAVVERO che sarei riuscito a stare UN MESE lontano da qui? Io sì. Ma voi evidentemente no visto che qualcuno (purtroppo un uomo) ha anche scritto "Ciebbì ci manchi!" sulla pagina facebook del diretto interessato, la mia quindi (vi mancavano i giri di parole eh?). Anche voi mi siete mancati. No. Non è vero, stavo così bene a mollo, come un fusillo scotto. 
Però, nonostante il mare più blublublublu di Paul Newman, anche quest'anno, proprio come l'altr'anno, non ho smesso di vedere film ed ecco che il SUMMER REPORTAGE 2011 (lo rimetto, casomai fosse sfuggito, no perché po' esse) e questa volta è tecnologico!

Ma torniamo a NOI, cioè io e voi! Prima di partire vi avevo chiesto ordinato di fare SETTE cose per me! Ne aveste (!) fatte una che una. Cristo, avessi detto OTTO, capisco... ma SETTE erano fattibili. Vediamo come è andata:
VI AVEVO CHIESTO FOTO DELLA VOSTRA ESTATE NATURISTA Brave. Tutte col burka in spiaggia. AhmainOlandasì cheinvece!... Ma voi NO! NON SIA MAI! Capito, come se fosse una cosa irrispettosa o maschilista. Comunque delle foto me le hanno mandate, e sono queste:
Mi si chiede "C&B ti prego, aiutami! Che film è questo?". E io che c'ho scritto FIGURINE in fronte? Sta di fatto che sono stato colto in fallo (!) e non lo so. Se solo non fossi l'ignorante che sono avrei visto tutti i film di Jodorowsky e direi "Ma certo! - anzi - Ma ceVto, si tVatta di JodoVowsky, bambino co' pulpo in peV cappello non può che essere JodoVowsky, mia piccola sbaVbatella". Invece siccome non ho visto manco un film di Jodorowsky, dico "BOH!". Voi lo sapete? Ditemelo che rigiro la risposta, previo pagamento, e faccio bella figura, !
VI AVEVO CHIESTO DI VEDERE UN FILM ASSURDO (con Gandhi che tenta un approccio amichevole con Hitler, che si sa d'estate va di moda rimorchiare i tedeschi, ma lui gli risponde NeinNeinNein) AL POSTO MIO. Se l'avete fatto voglio sapere com'è.
VI AVEVO CHIESTO DI ASCOLTARE LA MIA MUSICA. Voglio sperare bene che vi ci siate spaccati i timpani.
VI AVEVO CHIESTO DI CERCARE SU INTERNET DI QUALI FILM ERANO LE RICERCHE SU INTERNET. Niente, manco uno. Proprio c'avevate altro da fare sulla battigia eh? E cosa? Spalmarvi la crema a vicenda? Fare le guerre di sguardi con le vicine d'ombrellone? Scoparvi anche voi Federica Pellegrini?
VI AVEVO CHIESTO DI INVENTARE UNA RUBRICA del tipo Fai il compitino per le vacanze con scritto cosa ti piacerebbe vedere il prossimo anno su C&B. L'unica proposta fa a cazzotti con l'inerzia della risposta precedente: infatti mi si chiede: fai più quiz. Qualcosa mi sfugge. Ma siccome mi sfugge non so cos'è.
VI AVEVO CHIESTO DI SMETTERLA DI FARE I LURKER E DIVENTARE FAN di Facebook e Twitter, d'altronde così fan tutti (!) I goals erano 400 e 50. Invece siamo agli autogol proprio: 287 e 36. Annamo proprio bene, annamo. Ah ma io non demordo! Ah ma io vado avanti! Ah ma io non m'arrendo! Ah io sto qui un altro anno almeno fino a quando non ho raggiunto 293 e 42! Ah! Anche perché è SUCCESSA UNA COSA CHE HA DELL'INCREDIBILE! PROPRIO UNA DI QUELLE COSE CHE FANNO BENE ALL'EGOMANIACALITà! Quindi vado a raccontarvi: mi trovavo fuori dal Continente, cioè proprio all'estero (se stare 400 metri all'interno della costa corsa (cioè della Corsica) vuol dire essere all'estero). Me ne passeggiavo tranquillo e bellissimo, broccolabbronzato come una fettina panata, per le viette di Bonifacio quando sento chiaramente: "GUARDA! è lui! Ma ti dico che è lui! Proprio lui ti giuro!" rivolto al mio bel personalino. Era una voce femminile, stridente e incredula come solo quella delle fan sa essere. Tutto questo, ho creduto, era successo nella mia testa, tanto che quando ho raccontato il fatto alla cospettatrice (in quel caso anche coviaggiatrice e cofettinapanata), adducendo esempi e assicurando che "Guarda che sicuro era una fan di C&B che mi ha riconosciuto! Diceva a me! Sicuro!" lei mi ha subito svuotato un litro di acqua ghiacciata in testa per paura di un'insolazione. Il fatto finisce, passano i giorni, ma io resto convinto che quel gaudio ed emozione femminini fossero rivolti a me. Mi arrovello ma non ne faccio più parola... E quando già credevo di essere riuscito a farmi una ragione del fatto che NON ERA PER ME... ecco scoprire che... ERA PER ME! AVEVANO RICONOSCIUTO IL BROCCOLO IN TRASFERTA! (mi è stato detto via Facebook, vedi voi che non siete amici di FB non lo sapete! Vedi!?) Ora, come abbia fatto non lo so, e io che mi credevo di essermi celato dietro l'anonimato perfetto! Strano! A Clark Kent/Superman bastano degli occhiali e non lo riconosce nessuno, e  io... ma guarda se non si può più avere un'identità secreta e vivere tranquilli ma guarda te! Insomma sta di fatto che ormai "non posso più girare per strada che fatica la vita da Star". Comunque non mi spiego anche come la fan in questione abbia resistito all'istinto primordiale di chiedermi un autografo, lo avrei volentieri concesso, chiaramente non sul foglio, echelallero. Forse perché stava con uno, quello che infatti subito dopo le parole "ERA LUI" ha detto - l'ho sentito chiaro e tondo -: "EVVABBè" che tradotto in maschiese vuol dire "ESTICAZZI!". Ah brutta la gelosia eh?! Brutta! Storie vere di incontri ravvicinati del broccolo tipo, cose che accadono, in C&Borsica.
Vi avevo chiesto di invitarmi alle anteprime, dove anteprime si leggeva "anteprime" ma si pronunciava "Venezia" (è dialetto sardo). Organizzatori? Deve esserci stato un problema con le Poste, che volemo da fa? Avevate paura che parlavo male del film di Greggio?
E POI, prima cosa di tutte, VI AVEVO CHIESTO DI VOTARE (me) ai Macchianera (che nome, gente, che nome) Aùords! MANCO QUESTO!!! Cioè IL MINIMO SINDACALE PROPRIO! VAbbè allora ve lo meritate Cineblog coi riassunti dei già brutti comunicati stampa. Allora se vi piace così anche io da domani vi do solo notizie dal set di Benvenuti al Nord e foto di Box Office 3D. NON AVETE FATTO UN CAZZO, e dire che pensavo ci fosse un po' di scambio tra voi e me, io vi risolvo le serate non facendovi vedere i film orrendi e vi faccio rimorchiare le ragazze con le opinioni inoppugnabili sui film e voi almeno fate tet sette cose! E invece voi niente, lì a grattarvi la panza. Come se l'estate fosse fatta per riposarsi, ma guarda te. Ve li meritate Ezio Greggio e Pippo Franco:

No guarda ci sono rimasto male. Oh.

[Update di questo post scritto una settimana fa] Ma infatti male, ma talmente male che mi è salita la bile e ho avuto la bella idea di farmi venire un calcolo alla cistifellea, con tanto di corsa pronta al pronto soccorso tipo così:

E con prognosi di riposo (capito sì, dopo le vacanze, torni e ti dicono "deve riposare") e quindi prossimi post ballerini e più o meno cortissimi. Ed è TUTTA colpa vostra, fatevi due calcoli...

sabato 3 settembre 2011

New Kids on the Block

Attack the block
Trama: This is a fu**n' ulien 'nvasion

Ed eccolo qui, il cataclisma del 2011. Il primo vero total addiction, il primo film veramente ma veramente FICO (dove fico sta per ganzo, tosto, togo, cool... dipende da dove vivete geograficamente e quando vivete temporalmente).
Un po' si sapeva, aspettative ai massimi livelli da mesi, aspettative pienamente ben riposte. La storia di un'invasione aliena nella periferia dall'accento incomprensibile londinese faceva presagire belle cose sin da subito, non solo perché la cinematografia inglese è viva e lotta insieme a noi, ma proprio perché gli abitanti delle periferie londinesi (quelli che da noi chiameremo coatti) sono diventati una vera e propria classe sociale cinematografica a se stante. Li avevamo incontrati in Eden Lake, ed erano cattivissimi, li avevamo sentiti parlare (anche troppo) in Cherry Tree Lane, li abbiamo visti (quattro anni fa, e di nuovo adesso) persi nelle loro teste rasate vuote in This is England e poi, occupati in scazzotate calcistiche o come pesci nella boccia di vetro, erano i protagonisti di The Firm e Fish Tank. Insomma, sono i nipotini di Renton e Co., ma al contrario dei loro zii strafatti loro sono molto più arrabiati, molto più cazzuti, e hanno l'accento ancora più stretto.
Attack the block è quello il film che meglio sintetizza il concetto di attitude da molto tempo a questa parte. Ci sono gli alieni (poi ne parliamo) vs i ragazzi di borgata. Ogni volta che vedo un film che riesce così bene a scordarsi quel nostro bisogno insano di fare i film di borgata triste e solitaria, pasoliniana e disperata (parlo di noi itagliani), ecco, mi viene proprio un'incazzaturina di fondo: ma perché? Per quale fottuto motivo noi non siamo capaci di immaginare una cosa del genere? E vi assicuro che in quanto a budget, non è che certo stato Avatar. Si tratta proprio di avere le idee chiare: non tanto fare un film sui giovani, o per i giovani, ma fare un film giovane (dove ci riusciva, certo con modalità e tematiche diversissime Scott Pilgrim lo scorso anno). Un film dove i protagonisti non sono  macchiette o macchinette, sono loro, parlano sboccati, ma li ami dopo un secondo, sono criminali, ma sono anche eroi, sono, per dirla in parole poverissime: perfetti, reali. Sono ragazzi di strada e noi ci prendiamo gioco di loro, facendone sempre e solo un ritratto bidimensionale di tristezza e sogni infranti, di violenza e povertà. Invece in Attack the Block, sono tristi, hanno sogni infranti, sono violenti e poveri, ma sono anche dannatamente eroi, per caso certo ( tanto che una delle idee per sventare l'invasione aliena è questa:
E chi l'ha detto che dei debosciati non possono salvare il mondo dagli alieni? Lo facevano altri due (che c'entrano molto con questo film) in Shaun of the Dead, e non è un caso che faccia la sua bellissima comparsa quel LOLciccione di Nick Frost e ci sia in rete questo alienquiz (dovuto anche all'altro progetto alieno, meno riuscito, Paul):









La stessa sensazione che si prova a vedere Misfits, esperienza fantastica, ma con una modalità estremamaente contemporanea (dai personaggi sboccati, alla grana, agli effetti speciali non così "speciali"). E l'iniezione di realtà in un film così fantascientifico è la cosa più cool (fica, ganza, toga (!) di tutte, la cosa proprio che te lo fa amare alla follia. E poi quei mostri, quei deliziosi, spietati, battuffolosi, per certi versi miyazakiani Gorrilla Wolf, chi non lo vorrebbe un Gorilla Wolf in casa. Perché poi, a parte quelle volte in cui ti stacca la testa a morsi, un Gorrilla Wolf è anche utile perché tipo se va via la luce quello ha i denti luminescenti e ti porta al quadro elettrico. E a parte gli scherzi, sono bellissimi, i neri che più nero non si può, alieni di Attack the Block (loro:
Perché NON sono (solo) fatti col computer. E nella scena di fuga di Moses li vedi proprio che sono lì, sono reali, non sono degli stupidi poligoni uno sull'altro. Prendete Alien, quando sbava acido su Ripley a un centimetro di distanza. Poi prendete gli insetti giganti di Mimic (per dire). Ecco... la differenza è tutta lì: se sul set c'è davvero il mostro, ci sarà anche sulla pellicola. E, come tutti i film che ci fanno drizzare i peletti teen, ecco che l'attitudine di AtB si riversa in rete, con queste belle prove d'illustrazione:
E l'attitudine si espande e va oltre il film, e quando una cosa è "illuminata", regala luce e Bellezza a tutto quello che ha intorno, anche - e qui rasentiamo la genialità, oltre che un certo qual rosicamento, trattandosi di carta stampata, mio pane quotidiano - alla magnifica immaginifica cover del numero dedicato di Little White Lies, luminescente e abbagliante:
Il numero (e vi faccio un regalo perché questa rivista è talmente bella che ne sono geloso, è una di quelle cose che vorrei conoscere solo io, capita no?) ecco il numero tutto. Laggetelo così magari imparate l'inglese perché, a proposito, NON AZZARDATEVI ad aspettare Attack the Block in italiano, vorrebbe dire perdersi metà della sua coolaggine:
C&B già è impegnato nella preparazione delle cartelline dei prossimi Awards, e Attack the Block ha già prenotato un posto sul podio. E i ragazzini americani tutti sogni e cinepresine di Super 8, senza neanche essere usciti di casa, sono già stati massacrati di botte dai teppisti di AtB, altro che alieni che manco si vedono. Vedere ora, e preparare i fuochi d'artificio:

venerdì 2 settembre 2011

Lanterna Merde

Green Lantern
Trama: Non piangere salame coi poteri verde rame

Prologo: Uscendo dalla sala - sì, l'ho visto al cinema, ho regalato 6 euro a Ryan Reynolds, l'estate mi ha davvero rammollito - ho trovato ad aspettarmi come fosse un plotone d'esecuzione, telecamere e microfono in mano, una giornalista e un cameraman di una TV x (non ho guardato bene il logo sul gelato). Lo sapevo già cosa volevano da me, quello che vogliono tutte le giornaliste spettinate che fanno le giovani e i poveri cameraman costretti a seguirle con 36 chili di meccanica sulla spalla quando l'iPhone fa video migliori. Mi voleva chiedere: "Ti è piaciuto Green Lantern?". A quel punto io, che durante il film avevo preso appunti, potevo tirarli fuori e dire ciò:
"Lanterna Verde è un film noioso, banale, mal fatto, mal scritto, mal recitato. Ma ti prego aspetta ho altro da dire non andare via. Allora partiamo proprio da lui, da Hal Jordan, un totale deficiente, una paccottiglia informe di protoamericanismo che riunisce in un colpo solo tutto ciò che di peggio può esserci nell'essere un americano (e parliamodi cose ben peggiori di Capitan America, almeno lui come cattiva aveva in Nazi): palestrato e sguardo vacuo, pilota di aerei militari, scoiupafemmine e con la casa di design, un vero odio ambulante. In più con la faccia di Ryan Reynold. Lo sapete già vero che Ryan Reynolds è il peggior attore della sua generazione. Eh non perché è vero! Ce l'ha presente Ryan Reynolds quando mette in mostra gli addominali tipo The Situation di Jersey Shore e contemporaneamente ti fa quello sguardo che tu proprio lo VEDI il NULLA che gli passa nello spazio vuoto normalmente occupato dal cervello. A parte che poi continuo a non spiegarmi perché se uno ha già fatto DUE altri eroi di fumetti, poi ne può fare un terzo passando inosservato. Minimo paga mora. E insomma tra tutti gli eroi, super o meno, che ci siamo sorbiti ultimamente lui è IL PEGGIORE. Lui è uno che con l'anello può creare tutte delle cose di forza verde per sconfiggere i nemici! Tutto quello che gli passa per la testa lui lo può creare! Insomma può fare dei pazzeschi Expecto Patronum gridando TANTUM VERDE e invece lui che fa? Materializza solo cose tipo aeroplani, automobili da corsa o pistoloni:
Green Lantern Gif - Green Lantern
Poi dici che i fumetti sono fichi perché puoi fare quello che vuoi, quello che ti dice la tua fantasia. Certo che infatti se prendi Ryan Reynolds che nel cervello ha quello che dicevamo prima... e poi il suo cazzo di costumino adamitico da Centocelle Nighmare è imbarazzante.
C'è una scena superFAIL che è fail tanto quanto le volte che si saranno dati le pacche sulle spalle dicendo "You're the man, man"): lui arriva vestito da Green Lantern dopo aver salvato la bella, che lo conosce da quando erano piccoli, e lui pensa di non essere riconosciuto per via della mascherina kato che gli copre gli occhi e lei invece lo riconosce al volo e gli fa "che pensavi che non ti riconoscevo perché non ti vedo gli zigomi?". 
Ridere? No. Ridere proprio zero. Lanterna Merde non ha la simpatia di Iron Man, non ha l'epicità di Thor, non ha la storia contro di Capitan Captain America, l'unica cosa ce l'ha in comune con Hulk, e non è il colore verde, sono le espressioni intelligenti. Ma poi il problema sta anche un po' nel personaggio stesso: il Green Lantern in realtà sono i Green Lantern, una sorta di squadrone intergalattico creato per controllare il cosmo. Sì insomma poliziotti, ma con l'alito al mentolo. E insomma sono tanti, sono tanti così:
E allora quale miglior occasione, un film con effetti speciali (ORENDI) per farmi godere tanti diversi Green Lantern? Quale miglior occasione per farmi vedere che esistono altre forme di vita a forma di fungo e che una zanzara Green Lantern può fare a botte con un essere di roccia Green Lantern? Quale? Non questa, evidente. Infatti tutto il resto dei Green Lantern che si vedono si limitano a una scena di gruppo fatta con il copia/incolla e tre tizi (di cui uno Sinestronzo, uno sprecatissimo Marc Strong) che non solo apppaiano tipo tre volte ma soprattutto danno adito a tutti i peggiori pensieri su un corpo di polizia totalemte idiota e involuto: ci sta una specie di mostro con dei tentacoloni fatti di popò, che infatti si chiama Parallax, il nome di un lassativo, che vuole mangiarsi la Terra, Hal va a chiedere aiuto alle altre 6000 Lanterne Verdi e loro dicono: "No! Visto che sei l'ultimo arrivato cavatela da solo!" Bravi! Grazie! Vaffanculo! Ma infatti non sono paladini della giustizia, sono solo dei poveri pazzi esaltati filofascisti che poi al dunque si cagano e scappano per salvarsi la pelle (lo fa Sinestronzo paroparo). Bello essere "scelti" per entrare a far parte del favoloso, giusto, unito corpo delle Lanterne Merdi... 
Alla prima difficoltà ti trattano come la merda (oddio, è vero che vedere gente che tira addosso le cose a Ryan Reynolds un certo gusto lo dà sempre). Insomma questi più che tutori della legge parono matti e basta, infatti secondo me il logo giusto per loro era questo<
Un brutto, bruttissimo film. Noioso, con alcuni personaggi davvero impossibili da giustificare (Tim Robbins? Angela Bassett? E?) e con un "cattivo" che davvero peggio pensato e recitato non si poteva. Ora, io non lo so cosa può aver convinto Peter Sarsgaard (uno che comunque non è proprio il peggio del mondo, anche se continuo ad essere convinto che lui o Paul Rudd, uguali) a partecipare a questo film. Forse gli hanno detto Fidati che il trucco sarà pazzesco, aggiungerà quella mostruosità, quel terrore alle tue grandi e grosse doti recitative. Dai, forza vieni avanti cretino, vieni a farti deturpare la faccia, diventa anche un frullato più brutto di Elephant Man e Stephen HawkinsRubber Johnny, sarai bellissimo:
A peggiorare (e di tanto) la già non rosea situazione ci pensano i Guardiani un gruppo di esseri color del Viagra alti due mele o poco più che oltre che starsene seduti e guardare tutti dall'alto non fanno niente per tutto il giorno, mi sa che infatti le Lanterne Verdi sono un gruppo di infermieri creati apposta per pulirgli le piaghe da decupito. Un film che varamente lede il significato stesso del colore verde, che non è il coraggio e non è la speranza, ma è il colore del Broccolo!
Epilogo: L'intervistatrice mi aspettava, con la lingua caricata a pallettoni e lo sguardo di sfida. Mi sono avvicinato e stavo per dirle tutto quello che vi ho appena detto, foto comprese. Ma poi, con lo sguardo torvo che solo io so, l'ho fucilata con un "È un film orrendo". Lei, muta e sconvolta, è passata a quello dietro di me. La mia battaglia con Ryan Reynolds è vinta. L'universo può dormire sogni verdi e tranquilli. NO! ASPETTA! COSA SUCCEDE ALL'ORIZZONTE? UNA NUOVA COPPIA DI SUPERCATTIVI MINACCIA IL VERDE DELL'UNIVERSO BROCCOLO:

giovedì 1 settembre 2011

Fart & Furious

Fast & Furious 5 - Fast Five
Trama: 

Stiamo vivendo anni (due, per l'esatezza) in cui il reboot sembra essere diventata la parola magica per fare botteghino. Stessi personaggi e attori diversi. I reboot sono quei film dove luoghi sconosciuti sono familiari dove restano i nomi e cambiano le facce. Ma non l'incontrario, non è che tutto può accadere nei reboot. Insomma si fanno per rinvigorire e dare nuova linfa vitale a serie di film. Quindi vabbè il pianeta delle simmie, capisco pure quello di Superman, solo che ora hanno iniziato a rebootare anche roba modernissima tipo Spiderman o mi sa che faranno anche Jurassic Park. A quando il reboot di Harry Potter?
Comunque, quello che ha di ottimo la pentalogia di Veloci e Furiosi (ma intendono come fa all'amore Vin Diesel? Po' esse, c'è a chi piace l'omo veloce e furioso) è che va contromano (e questo è il primo e ultimo giochino lessicale su macchine, motori, gioie, dolori): infatti ritrova il suo smalto originale quando mette i "pezzi originali".
La serie era iniziata dieci anni fa con quel nullafacente di Paul Walker (che poi scusa, ti chiami walker, vai in macchina?Vahvuum!) e Vin Diesel (tu sì che consumi pocoSvraaaa!) e faceva leva sulla passione tutta maschia delle macchinine a scontro con sopra le donnine nude. Infatti da una parte su wikipieda ci stanno per ogni film tutte le macchine usate, come se io ne sapessi qualcosa, io che l'unica macchina che ho mai avuto è stata una Uno bianca, che in effetti ci potevo fare le rapine proprio uguale uguale a Vin Diesel, peccato che quando andava a 101 all'ora iniziava a tremare che sembrava un minipimer lanciato in autostrada. A 100 KmH no. A 102 KmH no. Ma a 101 KmH vibrava tutta che era una bellezza. Una volta mi ci sono infossato nella sabbia mi sono dovuto far aiutare da un mio amico al telefono per capire come potevo fare e lui basito ha detto le magiche parole "asse di legno sotto le ruote", si è aperto anche per me il grande mondo dell'automobilismo. Si è richiuso a 101 KmH.
Ma aspe, stavo parlando di F&F. Ecco, la serie ha sbandato (avevo promesso lo so) nel terzo capitolo andando a finire in Japan però poi quando è tornato Vin tutto si è rimesso in carreggiata (avevo promesso lo so): il bello della serie F&F è che NON TI RICORDI UN CAZZO dei personaggi, delle loro storie, ti ricordi solo le macchine brum brum. E ti ricordi le macchine anche se di macchine non ti frega nulla! Ed è tutto come quelle storie fumettose dove si incontrano vari personaggi che tu hai visto in solitaria in puntate precedenti (insomma quello che vedremo in The Avengers e che ci farà arrapare molto: tutti i supereroi nello stesso schermo! E con gli attori giusti tranne Hulk!)
E quindi ci sta Diesel, ci sta Walker, ci stanno due della puntata Japponese, c'è Tyrese, c'è Ludacris (come se seguissimo la sua carriera di rapperattore con interesse), e tante tope scafate sui cofani (se non fosse che siccome si svolge a Rio de Janeiro, caro Vin, in un'anticchia attento ci stareiSvrooomme!). Poi c'è l'aggiunta di The Rock, che è l'unico che hanno trovato col collo più largo di Vin e quando si pigliano a mazzate fanno scintille e non sai alla fine chi vince. Vinc DieselSvvrrooom. E questo film di macchinine brum che fanno le aperte, diciamolo inter NOS (!), è veramente fico. Il meglio della serie (aiuta anche il fatto che non mi ricordo gli altri).
A sottolineare questa cosa dei "pezzi originali" che mi ero inventato durante la visione e con cui volevo svangare la recensione ci sta un pezzettino segreto dopo i titoli di coda dove non solo si capisce che faranno il 6 (Past & Fussil 6) ma torneranno anche Eva Mendes altro gran bel pezzo di originale e Michelle - sguardo incazzato - Rodriguez. Io ci metterei un personaggio nuovo che ci starebbe proprio bene:
Se siete fissati di macchine brum brum ecco un sito che vi avevo già detto è che fa PAURA: TUTTE ma proprio TUTTE le macchine dei film. Dici no se ma te pare TUTTE? Allora vatti a fare un giro sulla pagina dedicata proprio a Fast Five, vacci EVVACI!
E poi anche se non ho visto Cars 2 ecco le macchine famose dei film in versione Pixar. Idovinatele (ma sono facilissime):
Io comunque ho pronta sempre l'I LOVE RACING Week, tutta fatta di Hot Wheels e maggiolini matti, che facciamo? Saliamo a bordo? Ho i sedili recrinabili e l'abre magique! Dai che ti porto a vedere il reboot di Harry Potter, l'HarreeBotter.