mercoledì 24 aprile 2013

C&B ANTEPRIMA • Le streghe di Salem

Trama: Le seghe di Salem

Come certamente i più attenti di voi ricorderanno qualche settimana fa sono andato a vedere in anteprima Le streghe di Salem, ma non potevo parlarne prima di oggi che esce il film perché avevo l'embargo. Vi ricordate? Di che? Boh. 
Le streghe di Salem è il nuovo film di Rob Zombie che è quello che prima urlava nei dischi senza essere Masini ma con la stessa carica mortifera. Infatti si chiama Zombie. Cerco che nome fico.
Zombie. Zombie... c'è Zombie? Zombie non c'è mai... Ah ma quest'anno lo boccio quanto è vero iddio.
Comunque Zombie ad un dato punto ha iniziato a fare film, horror (strano, mi aspettavo trasportasse libri Harmony in film) e, a onore del vero, nonostante ioodiooòòoo i cantanti che si improvvisano registi (come d'altronde tutti quelli che si improvvisano qualcos'altro... soprattutto quando poi gli riesce bene) ha fatto bene. Perché io suoi film sono stati molto apprezzati: La casa dei mille corpi e The Devil's Reject erano due bei horrorazzi come AnniSettanta vogliono: duri, violenti, no spiegoni, molte morti e qualche figa, cosa vuoi di più da un horrorazzo che cita a passo spinto i mitici Anni Settanta? Nulla. E infatti Rob era riuscito in questa "diabolica" combo a farsi ben volere dagli amanti dell'horror puro.
Ma come spesso accade, ecco l'effetto marchetta, quello che ti fa dire "sai che c'è, alla fne andare ai party e sui recarpet (anche se vestito così:
Mi piace" quindi ecco il remake e il seguito del remake di Halloween. Brutti. Il primo meglio, ma niente di che. Certo Rob è stato anche uno di quei registi che si è buttato sull'animazione con il divertente (anche se per alcuni versi non riuscito al 100%) Superbeasto.
Ora arriva questo Streghe di Salem, che è, niente di più niente di meno, che un'operazione onanista. Cioè sì insomma... una pippa. A due mani. Fatta di fronta all'amata moglie, quella Sheri Moon Zombie che, ammettiamolo, è il vero e più grande motivo di invidia che si può avere nei confronti di Rob, più della carriera da rock star, più di quella da regista, certo più di quella che si può provare per quei pantaloni. 
Peccato che Sheri sia veramente una pessima attrice, fatemelo dire. Sì certo ha una veneranda età e se la porta che arrivarci io... infatti Rob ammicca e ce la fa vedere sempre un po' nuda, ma con il chiaro messaggio che "è MIA", infatti quando meno te l'aspetti, o meglio quando ti aspetti che finalmente arrivi chessò la scena della doccia, ecco che Rob ti frega e ti mette senza avvertirti lei:
Il film - lasciatemi dire che avendolo visto due settimane fa me lo ricordo poco, il che già la dice lunga - ha i suoi momenti. Tipo... due. Uno è questo:
L'altro, il finale. Ma non in senso positivo.
Ecco, il finale è veramente il sogno bagnato di un rockettaro: cinque minuti di donne nude, caproni, lingue de fori, gente con la testa di maiale, nani orrendi
papi zombi che si masturbano usando cazzi finti di 20 cm, computer graphic fatto da un 12enne che ha appena aperto photoshop e scoperto lo strumento "ditino", sangue, altre donne nude, altri caproni, donne nude su caproni:
Che magari per uno cresciuto a pane e satanismo sono cose fichissime, ma a me annoiano un bel po'. Ma secondo me uno cresciuto a pane e satanismo si incazza pure...
Poi per carità, con la pecunia di horror che arrivano qui, meglio questo che la solita telecamerina del cazzo, ma insomma, se Rob voleva fare una dichiarazione spassionata d'Amore alla moglie (che poi loro invece dei post-it sul frigo la mattina si lasciano delle scritte col sangue sul muro, ognuno il suo...), poteva anche non costruirci intorno un film. E un libro. E un disco.
Le cose buonine, oltre al culo della Moon Zombie, ci sono, ma non sono molte. Anzi sono più le note di demerito (C&B sale in cattedra, lo fa essendo un nano orrendo)
Nota di demerito all'arredamento un po' poraccio di casa Zombie. Forse dettato da un budget ristretto del tipo "arrediamo bene casa o affittiamo caprone?" CAPRONE!
Anche i Zombie vanno da IKEA
Il che ci riporta dritti dritti all'annoso discorso: ma se tu sei tanto satanista, diavolesco, sangue e heavy metal, poi ci vai alle poste a pagare le bollette? Poi la fai la fila al casello? Insomma, a me piace sempre pensare a questi metallari cattivissimi in situazioni di noiosa quotidianità... cosa pensano? Invocano il Diavolo? Prendono il numeretto nell'invocazione del Diavolo?
Nota di demerito (sempre in tema arredamento) all'apparizione no © di un quadro palesemente ridipinto di Nicoletta Ceccoli (ma lei lo saprà?!), questo:
Nota di merito ma insieme di demerito al make-up furbetto di Sheri, questo:
Per carità, è fico. Ma nulla che non si sia già visto in un qualsiasi giorno dei morti messicano o nei quadri di Silvja Ji (per rimanere in tema)
...la cosa divertente di un tipo di make up così facilmente riproducibile è l'effetto cosplayer, che può generare anche cose carine:
Ma anche i Mostri veri
Aiuto.
Comunque riassumendo: film poco più ch decente, assolutamente non capolavoro e troppo mogliecentrico, tanto così:
Per gentile concessione dell'internet un poster alternativo.
2013. L'anno delle Streghe. Abbiamo visto Mila, ora Sheri, vedremo Hansel e Gretel ucciderle, Julianne (Julianne! Ma tu mi ha stregato da ANNI!) e Angelina. E la nascita dei trend... basta un mese e puf.

martedì 23 aprile 2013

SIAMO SERIAL • E ora votiamo per Kevin

House of Cards
Trama: politica...

House of Cards ha segnato lo sdoganamento della serie tv non più distribuita settimana dopo settimana ma invece tutta bella impacchetata pronta ad essere scaricata (legalmente su NetFix) e vista tutta di seguito in una delle chiusone a noi tanto care.
Chiusone: trattasi di weekend interamente dedicati a vedere questa o quella serie TV andata in onda nei mesi precedenti e che noi abbiamo messo lì nell'HD come brave formicuzze in attesa di vederla tutta insieme, al contrario delle cicale che se le vedono appena escono e poi stanno una settimana a rota. E insomma noi ce le vediamo tutte e 12 le puntate di seguito iniziando sabato dopo pranzo e finendo domenica sera con la bava alla bocca (e se ti vedi Downton Abbey finisce che lunedi mattina parli con accento inglese). 
E pensare che fino a qualche tempo fa il termine "chiusa" aveva tutt'altro significato, come cambia lo slaang.
Dunque a parte questo dato (che lasciatemi dire, secondo me avrà la stessa valenza di quel film horror che fecero direttamente per i torrent. Doveva cambiare il modo di distribuire film.. ha rivoluzionato quanto i laser disc), la cosa più importante che va segnalata di House of Cards è il ritorno - quello VERO - di Kevin Spaccim anzi, richiamiamolo Kevin Spacey, perché qui è LUI. Lui per davvero. Questo, per capirci
La trama politica forse è un po' ostica, ma, come anche altri hanno detto, prima di tutti l'autore, HoC è palesemente Shakespeare nel 2013, stesse trame sotterranee, stessi personaggi, stessa brama di potere. E Fincher (sì quello di Social Salander), regista del primo bellissimo episodio, e produttore, lo dichiara da subito, con la scelta più azzeccata (anche se non nuovissima) di far parlare Kevin allo spettatore più e più volte.
Proprio guarda in macchina e ci rende partecipe delle sue bieche macchinazioni:
Proprio come faceva quest'altro shakespeariano qui.
Certo lo sguardo in macchina funziona. Sempre. (attenzione guardate questo video a vostro rischio e pericolo perché vi verrà voglia di vedere/rivedere tutti i film contenuti in, e in realtà vi verrà una gran voglia di fare cinema, non so questi mischioni di film emotivamente parlando sono il vero motivo per cui ci piace tanto il cinema. sì ho appena detto una cosa grandissima riferita a un video scemo su youtube, peraltro in un post dedicato ad una serie tv, distribuita sul web. vai così)
Dunque la serie è bella, ma la devi reggere, perché si parla molto e si parla in politichese spinto, certo poi ogni tanto c'è la nana delle sorelle Mara che fa delle cose porche che ti rimette in carreggiata l'attenzione, ma comunque è molto quasi solo politichese. Ammetto che a volte io mi sono un po' perso, ma Kevin-attore regge talmente salda la situazione, ed è talmente un piacere riaverlo tra noi (perché diciamolo, a me mancava tanto Kevin, ed erano dieci anni non faceva cose belle, ma solo cose inutili, brutte, insulse, orende. Roba che se vado indietro con la memoria l'ultima volta che mi è piaciuto davvero risale a questa cosa qui, o al limite la voce in Moonche non posso far altro che consigliarla. E caldamente. House of Cald.
Bentornato Kevin. A proposito, ho trovato quel finale alternativo di Se7en, che facciamo lo giriamo?

lunedì 22 aprile 2013

Djerald Unchained

Giustizia Privata
Trama: G per Vendetta

Lo ammetto, sono di nuovo in piena GeraldButtlerite... mi era già successo dopo la visione di 300. Foss'che'foss che la devo smettere con le ragazze e andare a stalkerare Gerald? M'enfoca tutto
(Sembra stia giocando con l'iPhone e abbia mangiato pesante da questa gif)
Be' sia come sia adesso mi sto vedendo i film di Gerald che sono per la maggior parte cose non annoverabili nella categoria Capolavori (se è per questo alcuni neanche nella categoria Bei Film...) e ripesco questo procedurale+vendetta+spiegone finale che è un po' un corrispettivo maschio dei Mommy Thriller, sì insomma non dico sia un Mommy Thriller che possa piacere a mia mamma (infatti non c'è la protagonista femminile in cui riconoscersi) ma ci sono tutti gli ingredienti: cattivo che fa le cose cattive (sebbene non sia colpa sua!), buono che fa le cose buone (ma in realtà è un cattivo), vari Appesi che durante il film vengono sacrificati nel nome del thriller e via così fino al finale che TA-DA non te l'aspettavi eh?
Certo, rimaniamo sempre nel campo da gioco della cazzata nuda e cruda, i bei film di vendetta sono altri (e il più delle volte hanno gli occhi a mandorla) ma Giustizia Privata (nonostante abbia una morale carica di buffonesca legalità) ha tutti quei cacchio di ingredienti che ti fanno passare quelle dannate due ore col cervello spento. Voglio proprio vedere chi altro ci riesce.
E quindi si becca un bel Chicken volante, tiè Gerald beccate 'sto Chicken.
Comunque se voi sapete dirmi un'altra morte più assurda di questa
in un qualsiasi film negli ultimi 5 anni...

venerdì 19 aprile 2013

A real Chicken'n'Rolla

Rock'n'Rolla
Trama: Ai Tel Ya Wuat

Sono rimasto un po' scosso dalla visione di Gerald Butler nel film di Muccino, soprattutto perché mi ricordo benissimo che il grado di "wannabe" che toccai nei suoi confronti fu abbastanza alto. Ok, non tanto da aggredirlo con una lametta piena di peli pubici, ma insomma, se proprio non posso avere i suoi pettorali, avrò la sua barba!
Ma poi ad un certo punto ce lo siamo perso. Quando è successo di preciso? A ben guardare un po' di tempo fa... sono anni infatti che Gerald non fa un buon film, intendo un BUON film. Non era buono questo, non lo era questo, e questo neanche.
In giro c'è un film di lui surfista, ma la verità è che io mi sa che alla fine stasera prendo e vado a vedere questo, che secondo me di soddisfazione ne dà
E magari aiuta anche Geraldo a risalire la china.
Rock'n'Rolla è l'ultima sprazzo di "tarantinismo made in UK" da parte di Guy Ritchie prima del suo definitivo trasferimento americano per i vari Sherlock, dove ha continuato a fare un buon lavoro. Sì perché Guy è una delle più lapalissiane riprove che il talento è nulla, se poi ti sposi con una rockstar accentratrice e divoratrice di talento altrui (non ditemi che Madonna ha talento di suo non ditemelo. Il suo unico talento è sempre stato quello di circondarsi di gente coi controcoglioni, registi, autori, stylist, ufficio stampa, fotografi. Non dico sia un gran talento, per carità...) Ma invece di parlare di Madonna, parliamo di Rock'n'Rolla che è un film della madonna, bello anche se poco chiaro, classico nell'accezione "criminali disorganizzati ma vestiti benissimo" del termine e girato con mano ferma.
La storia è abbastanza incomprensibile, tutta giocata su quel gioco di intrecci e casualità tanto caro ai film pulp e proto-pulp, dal macguffin del quadro ai boss che si fanno la guerra, dai criminali improvvisati fino a quelli spietati, insomma una sorta di The Snatch 2. 
E di nuovo tutta una sequela di attori maschi che ti esplode la testa a vederli tutti insieme.
Esce Brad Pitt, entra Toby Kebell (in quanto a fisico)
E poi c'è Tom Hardy pischello!
E poi c'è Mark Strong che continuo a pensare che assomigli a mio padre, il che non dovrebbe volgere a suo favore, ma invece è un attorone.
E poi c'è Idris Elba! (lui non assomiglia a mio padre)
E poi c'è quello che davvero regge tutto il film, c'è Tom Wilkinson! Che forse è nella sua interpretazione della vita.
Purtroppo c'è anche quella poraccia attrice wannabe di Thandie Newton che non mi piacque mai, neanche nella scena del balletto che invece ti fa venire dei dubbi sulle tue preferenze sessuali visto che nonostante i suoi sforzi è Gerald ad essere l'unico supersexy in scena

Rock'n'Rolla è quel film che è talmente pieno di maschi fichi che lo vedi e diventi gay. Gay Rithcie.

Colonna sonora, una costante per Ritchie non Madonnaro, da sturbo.

giovedì 18 aprile 2013

Abecemortorio

The ABCs of Death
Trama: A come ammazzamenti, B come Babbamea, C come CristosantoiGiapponesistannomale

Galvanizzat(issim)o dalla visione di V/H/S mi inoltro in un altro film horror a episodi. Perché alla fine io ci rimasi sotto un bel po', tanti anni fa, con roba tipo Creepshow, L'occhio del gatto e in generale coi film horror a episodi che non ti facevano dormire. Certo magari oggi al netto dell'adolescenza non farebbero poi così paura, ma all'epoca eccome.
La struttura di The ABC's of Death è proprio quella promessa dal titolo: la morte dalla A (non di Amore) alla Z (non di Zombi): 26 registi, uno per ogni regista lettera dell'alfabeto e 5000 dollars per tirare fuori la sua personale visione della morte. 
Tra i registi coinvolti nomi tipo Vigalondo (amato per questo) con un episodio fulminante messo proprio all'inizio, roba che bastava quello; Ti West (che al contrario della bella prova per V/H/S qui fa veramente schifo, tornasse ai suoi film belli); il regista di Deadgirl (film consigliatissimo!), con l'episodio probabilmente meglio girato (D for Dogfight); poi ci sono quelli del mumblecoso (episodio pessimo, odio quando si chiede "fammi una storia" e quelli fanno loro che pensano a che storia fare e "loro che pensano a che storia fare" sarebbe la storia. Sai questo trucchetto chi lo usa sempre? I fumettisti alle prime armi... Mumblesola, sempre detto)... e poi tanti altri, tipo quello di questo e questi di quello.
Il risultato sono due ore di spasso, perché comunque quelli fichi durano il giusto per non diventare ridondanti, quelli brutti sai che finiranno presto (nessuno dura più di 5 minuti) e quelli meh servono come pause, e poi ragazzine giapponesi che fanno le puzzette. Che cosa ho detto? sì, l'ho detto.
Il bello di una raccolta del genere è poi il mischione allucinante di stili, propensioni, regie, età, approcci al tema Morte (sebbene almeno la metà non ne imbrocca una giusta, ma chi ci piglia, fa proprio centro), di rimandi e immaginari fa sì che sia tutto talmente vario che non ti annoi mai, soprattutto quando le ragazzine giapponesi si infilano nei sederi flautolenti delle maestre. Che cosa ho scritto?! Sì, l'ho scritto.
Si passa dagli zombi ai nazisti pazzi, dai fantasmi all'apocalisse, dai parasossi spazio temporali ai WC che ti mangiano (!) e poi.. poi questo:
Poi dici che non vedi i film giapponesi. Sono pazzi veri. Comunque oltre a quello che avete appena visto c'è tanta altra pazzia (la più pazza rimane quella giapponese però); ecco un'altra bella sequela di cose che si vedono in ABC:
Ma, come detto, la quantità inusitata di segmenti dà anche la possibilità di vedere cose belle davvero, tipo queste
Insomma risultato? Esattamente quello che ti aspetti: alcuni episodi una merda, altri meh, altri FICATA totale! Quindi, anche io come un tizio trovato sull'internèt stilo la mia classifica alfabetica. Certo, se la guardi da lontano scopri che ce ne sono più bruttarelli che belli (ma uno è un capolavoro, certo uno è una merda totale anche peggio). Comunque eccola qui:
Fatela anche voi che la confrontiamo... Senza pensare che per divertirsi i 26 registi hanno fatto una garetta interna per decretare il migliore. Ha vinto la L.

mercoledì 17 aprile 2013

Colit Firth

Gambit

Trama: La pantera marrone

Ma io infatti ti aspettavo al varco mio caro Colin Firth! ma io infatti lo sapevo! Ah come lo sapevo che eri un bluff! LO SAPEVO! Ma guarda lo sapevo dai tempi di Brisdet Jones e di Febbre a 90°! Ma gli altri no, gli altri tutti a dire Colin Firth elegante diqquà, Colin Firth bravo diamogli un oscar a brullo dillà.
Maledetto Colin Firth. Ora finalmente riveli la tua natura di nulloide. Nel film che - per ora - entra in lizza dei peggiori dell'anno e sfida ad armi pari zozzerie come Quello che so dell'amore e l'altro, dai quell'altro...
Questo film è BRUTTO. Ma di quella bruttezza che non ci puoi credere che attori che bene o male hanno la loro onorata carriera ne siano rimasti coinvolti e che sia addirittura uscito. Sembra uno di quei film fatti male che escono su ItaliaaaUnooo il sabato pomeriggio, che tu non capisci come è possibile.
Perché finché in un film brutto c'è Cameron Diaz, puoi anche aspettartelo (sebbene tempo fa fece un saltino in avanti, peccato che questo sono trecento indietro), ma il fatto che, subito dopo l'oscar, Colin si sia fatto coinvolgere in questa conclamata immondizia è davvero la riprova che la mia convinzione storica, e cioè che Colin Firth sia sempre stato un fuoco di paglia, fosse esatta... Pensateci quando vedrete la scena di lui in mutande che si doppiatto entra nella stanza d'albergo di una nobildonna che, pensando di non essere vista da nessuno, emette un assordante peto, pensateci.
Comunque siccome di Cameron e di Colin poco mi è mai fregato, non morirò di certo per questo loro filmuncolo.
MA IO NON ACCETTO nella maniera più assoluta che Piton sia coinvolto in cotanta zozzeria! No non lo posso accettare! Perché io Piton lo porto nel cuore e vederlo fare queste facce da povero vecchio rincoglionito arrapato di fronte a Cameron Diaz (che poi, io ancora non ho capito il fascino di Cameron Diaz dove sarebbe, nell'avere la bocca che ci entrano quattro palle? Da biliardo intendo) mi mette supertristezza.

E poi quel finale. QUEL finale. QUESTO CAZZO DI FINALE:
Dai no. Dai. Piton. Piton mio, sei stato "uno dei due più grandi presidi che ha avuto Howgarts" e poi mi rovini tutto così? Perché? E il Nakatomi Plaza? Ce lo siamo scordati il Nagatomi Plaza, e bubi?
E lo sai anche di chi è la colpa, dei fratelli Coen, chessì, hanno scritto la sceneggiatura di questo brutto brutto brutto film che vorrebbe ravvivare i fasti dei vari Pantera Rosa (non a caso i titoli di testa sono animati, male), con tutta una sequela di gag legate ad un quadro finto e a criminali improvvisati ma riesce solo ad affondarsi ogni minuto di più, ad ogni gag scontata di più, ad ogni contrasto banale english man vs bovara americana di più, ad ogni attore sprecato di più (già, perché oltre ad Alan spreca anche un altra cartuccia calibro 44, quello Stanley Tucci che tanto amiamo e che invece qui è un ennesimo cliché di buffonesco esperto d'arte con l'accento tedesco).
Un orrendo insalvabile film. Non lo salva neanche una decente locandina che rifà il verso ai vecchi 007
Ma questo film è tutto un verso ad altro, mentre l'unico verso che viene naturale è BLUAARG.
Invece cercando Gambit esce l'X-Men. E anche questo tizio che fa queste cose incrediBBili e questa gif vale oro quanto pesa

al contrario di Gambit, che invece vale quella sostanza anfibia altrimenti detta merda quanto pesa.

martedì 16 aprile 2013

Le Grand Frisson

Piccole bugie tra amici
Tramè: Parblè l'amisciss e l'amur, che gran bordell!

Me uì me uì mon amì! Eccolo alòr che se torn ai film fransuà di quell che tant sce piascionn a nuà! Le filmette petì, le filmette romantìc, le filmette de l'amùr ma anch de l'amisciss!
Quest film assì le cominsc con un longhette pian sequens, de quelle scenett che sce piascion tant, tutt tutt prese de an ripres sol! Eccola assì:
Me ouì nun ve stat a preoccupè! Che tant la chos de lui che se spacc tutt dans l'accident con la motorett se sa dal le premiere scenette.
Che poi fatem comprend! Ma purquà le piann sequens li fann sempre dans le fest in discoteque? T'aricord quest aqquà:
O aussì l'altr':
Vabbè se stav a parlottà del filmette. Che è tutt un girament'orn de personagg, chi bell, chi brutt, che se ne vanno tom tom cacch' cacch' nel plù bel post del vacans delimortè loro! Tutti ansambl, mentre che l'altr' se ne sta dans l'opitall avec tutt' le cannolicch' nel buson. E il filmette divent vitt vitt un Bocù Fruà in crepe suzette!
Ce stann' tutt l'attuar fransuà che conosciam ben: sce stà Carillon Cottion, sce stà Duan DeGajardon, sce stann' altr che mo non me vengon i nomm. Tutti ansambl appassionatament. L'unic problem è che le filmette è LONG! Sè treeèèè LONG! Che par 'na longhette! Ci stann scerti personagett che te fa far de risat, altr che te fan pensar de esser un petì ugual a lor, ma ce stann anche 40 minutin de tropp! E guard che 40 minutin so propr tant!
Lo volev savuar le grand idea che se poteva fà, se poteva fa un serial TV, de senq o sept episodiett, così le istuar carin (quell del gaì, e quell del traditor impenitent) le potevi allungà, e quelle noiosette (quell de la ragass trist' e quell della coppia che se rimett insiem) le potevi aggiustà.
Ma insomma alla fin le film sè piascevolett, niente de special, lontan mille migl da le capolavor, ma almeno quando ceh te lo ved non diventi nervosett.
Quant me piasc parlà fransuoso! Quas' quanto in quest cort quà:

Pur gentil conscession de una ragass trè sgiolì.

lunedì 15 aprile 2013

Una notte da vecchioni

Stand Up Boys
Trama: Mandateli in pensione, i direttori casting

Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin sono vecchi. E questo non è un film per giovani.
Dunque c'è Al Pacino (che ricordiamo come Icona, ma anche come Vecchio) che esce dal carcere e a prenderlo ci va Christopher Walken (che ricordiamo come un Icona, ma anche come Vecchio), durante la notte incontrano Alan Arkin (che ricordiamo come "dai quello che c'è in tutti i film, ma anche come Vecchio) che però lo deve ammazzare per conto di (e qui salto sulla sedia proprio) Hector Salamanca (cioè l'attore intendo) che (altro zompo) parla (quindi Icona sì, ma anche Vecchio).
Ma siccome i due sono vecchi criminali passati a peggior vita, la pensione appunto, Chris concede ad Al un'ultima notte per spassarsela: alcool, droga e puttane con viagra (giuro, c'è perfino la scena di ridere con Al Pacino che se ne prende troppi e deve andar all'ospedale con il pisello sotto le lenzuola a canadese. Non fa ridere, non faceva ridere con quello giovane e fico, figurati col vecchio).
Ecco, il vero problema di questo film di vecchi che fanno cose, è vedere le cose fatte dai vecchi. Peraltro vestiti così:
Ma un sarto sul set? Credo di riuscire a intravedere anche il pannolone contenitivo di Chris.
E il sentimento diffuso durante la visione diventa la malinconia, la tristezza, il pensionamento cerebrale. Sai, come vedere i vecchini che guardano i lavori stradali e commentano, per tutto. il santo. giorno.
Un po' di rispetto per quelli che già vincevano gli Oscar quando tuo padre ancora usava il pannolino! Ecco cosa ci vuole. Con quello salverai (parlo al regista) le carriere di vecchi leoni, di quelli che sì hanno fatto la storia della recitazione americana. Mica come i Bradley Cooper di oggi che si beccano pure le candidature all'oscar. Ma andiamo...
Al Pacino è AL PACINO. Avete presente Al - sguardo dietro la poltrona a Diane Keaton - Pacino?
Christopher Walken è CHRISTOPHER WALKEN. Avete presente Christopher - cambogiano non avrai il mio scalpo - Walken?
Alan Arkin è... ok, Alan Arkin non sapevo chi cazzo fosse prima di Little Miss Sunshine e ora lavora in ogni film, e quindi anche lui è Alan - Argo vaffanculo - Arkin!
Certo ti devi ricordare che sono vecchi. E se tu me li rendi ridicoli allora io ci rimango male. Il film procede lento, da cataratta e deambulatore. Un paio di sprazzi, ma è lucidità momentanea, poi si torna nel vacuo della senilità.
Eppure non me la sento di dargli il Broccolo per rispetto. Gli do il Chicken solo perché oh: Pacino + Walken + Arkin + Tio Salamanca! Io non mi ci metto contro 'sti qui. Ma a onor del vero è solo rispetto per gli anziani, tipo alzarsi per dargli il posto sull'autobus che un po' ti ci rode pure.
La mia teoria "più il film è inutile più locandine ci fanno" continua ad essere valida, nonostante sia vecchia.