mercoledì 11 giugno 2014

Storia d'inferno

Storia d'inverno
Trama: ...l'hanno scritta sul diario di Pucci?

Io veramente non so cosa cazzo mi ha detto il cervello.
Lui mi ha detto di vedere Storia d'inverno. E gli ho pure dato retta.
Si vede proprio che è iniziato il grande caldo (non fosse che l'ho visto due settimane fa che diluviava pure).
Dunque, sulla locandina c'è scritto "non è una storia vera, è vero amore". Gran bell'esempio di maniavantismo (pratica in cui io sono talmente maestro che riconosco chi ha la mia stessa "mana" lontano un miglio): ebbene sì, è una stracavolo di favoletta per ragazzine rincitrullite dalla parola Ammore.
Ora, se qualcuno di voi si ricorda quel benemerito film che portava il nome di Ghost, si ricorderà anche c'era un fantasma (anche detto ectoplasma, morto, deceduto, kaput) che grazie alla forza dell'ammore riusciva a salvare la propria bella e addirittura a palpargli il culetto con la scusa di fare un vaso di notte, e, nonostante questa parabola fantastica che nulla a che vedere con la realtà, ti ci appassionavi e lacrimoni e tutti a comprare chili e chili di DAS. Poi chessò, pensi a Il Miglio Verde, e anche lì la deriva paranormale inserita in un film di sentimenti non ti dava fastidio, anzi. E di esempio ce ne sono molti, li farei se mi venissero in mente e non avessi le sinapsi e i ricordi sciolti come formaggio su un'hamburger per colpa del caldo.
Insomma il discorso era che non sono contro il fantasy inserito in una storia d'amore o di sentimenti, un tipo di fantasy che non ha gnomi e goblin, ma la cui componente paranormale è predominante. Anzi al limite mi piace pure.
Invece pensa un po' in Storia d'Inverno fa schifo. Tutte le situazioni fantasy sono micidiali, come anche la pettinatura di Colin Farrell 
che fatemi capire quanti anni ha e se può ancora permettersi di fare film dove lui è il giovane innamorato.
Oltre ad esserci uno stracazzo di cavallo volante con le ali de luce (le ali de luce a pijallo in berta) ridicolo che manco Barbie Fata dei Fiori, ci sono i demoni e il Diavolo. Sì, proprio i demoni e proprio il Diavolo.
E se il demone protagonista - che osteggia l'amore dei due protagonisti - è interpretato da Russel - c'era un tempo in cui mi candidavano ad un oscar all'anno - Crowe (e personalmente mi fa ridere che sta facendo o i fantasmi, o i santi, o gli umberti smaila da anni
...è quando arriva il Diavolo che veramente c'è da tirare le seggioline allo schermo che manco nel teatro elisabbettiano. Indovinate i furboni a chi hanno affidato il ruolo del Diavolo, proprio lui, Belzebù, Lucifero, Satanasso? A lui:
Esatto, Will il principe di Tenebr.
Dio (!), è una cosa di un imbarazzante... (anche il mio gioco di parole, lo so...). Per lui, per noi che alla fine non l'abbiamo mai davvero schifato (oh, continuo a pensare che abbia fatto cose buone, non parlo dei figli ovviamente). Assistere allo scambio di battute diavolesche tra lui e Russel è da mal di pancia.
Che poi vuole il caso che stia studiando l'argomento Diavoli/Demoni e Dio/Angeli per una certa cosa che farò in un certo mese e che certi lettori (VOI) dovranno COMPRARE, e non si tratta della mia anima, quella è gratis dal 2009, quindi l'argomento mi sta anche a cuore, ma sono lontanissimi i tempi di quei De Niri e quei Jack Nicholsi che ti facevano i diavoli come Cristo comanda (!).
Infatti mi sa che ora è meglio che torno a fare quello che devo fare piuttosto che questa insulsa recensione.
Anche se mi fa sempre ridere quando la povera Lady Cybill è costretta a fare la parte della ragazza di buona famiglia di inizi 900 
poi morire sempre di malattia. La preferivo coatta e sboccata e tettuta qui, o così:

Sta di fatto che io il mio cervello non lo seguirò mai più, mannaggia a Belzebù.

martedì 10 giugno 2014

Deficent

Maleficent
Trama: La brutta addomesticata nel bosco

Per farla corta per farla breve: Maleficient è un orrendo e sbagliatissimo film.
È un gran peccato vedere come la Disney si stia ostinando a realizzare film in live action rovinando le sue stesse creazioni, o i ricordi, o il suo stesso, mitico, nome.
Tutto iniziò con quel capolavoro di Bruttezza e Fastidio di Alice in Wonderland, e se Biancaneve e il Cacciatore si salvava (soprattutto per le scopiazzature a cose molto belle, leggi Miyazaki), siamo poi stati costretti a piangere lacrime amare durante la visione di Oz, e a rimanere impassibili col Disney in carne e ossa di Tom Hanks in Saving Mr. Banks (ma Tom deve fare sempre film con la parola Saving nel titolo?)... e ora Maleficient, il film che racconta la storia mai raccontata (e col senno di poi ci sarà un perché se non l'avevamo mai raccontata) di uno dei villain più cattivi della storia Disney, una strega bella davvero, con quel misto di eleganza, maestosità, spietatezza aguzza e fascino tutto spigoli che poche altre volte abbiamo visto: Malefica. 
Si chiama Malefica, hai presente? Lei è il Male, fa le cose cattive perché, semplicemente, è cattiva e gli dà gusto farle. È mossa dal maleficio puro, più di tanti altri villain magari spinti da istinti più "sempliciotti" o "banali" (la ricerca della bellezza, salire sul trono, farsi una pelliccia). Invece il Male di Malefica da dove nasce? Nasce da uno dei sentimenti più profondi e malvagi dell'animo umano, che ti rende capace di tutto: la rosicata.
Insomma prendi Mister White e vedi che cosa ha fatto solo perché ha rosicato. Prendi Loki, lui sì che ne sa qualcosa.
E Malefica? Non la invitano alla festa e lei per tutta risposta lancia una maledizione veramente infame alla neonata, se non è rosicare questo.
E ora la Disney, probabilmente sotterrata dalla necessità di vendere gadget ai Disney Storie e sicuramente sommersa dalla celebrità della protagonista - Angelina Jolie, che sì, è vero, è molto bella, anche, anzi di più, con quelle protesi agli zigomi. Ma insomma, sarebbe stato bello fermarsi al servizio fotografico, una bella cover su Vanity Fair a firma Annie Leibovitz e passava la paura
...dicevamo la Disney, decide di fare il passo più insulso di tutti: far diventare Malefica buona. Ma non tipo che ok, alla fine diventa buona perché ha capito che il lato Oscuro è la scelta peggiore (la solita morale, ma almeno con Darth Vader funzionava... e arrivava dopo 6 ore di trilogia). NO! Ora Malefica è buona dall'inizio alla fine. Dall'inizio (bambina, con ali e corna muflone che manco in una roba tolkeniana te la immaginavi così. Erano meglio queste allora.), alla fine.
Malefica è diventata Benefica. Punto. 
Lancia la maledizione in uno scatto uterino che forse era in quei giorni di tristezza, perché davvero non ha senso alcuno rispetto a tutto l'andamento che il personaggio ha nel film, dove gioca materna con la piccola Aurora

aiuta gli animaletti del suo regno incantato e vola felice tra le nuvole (sì, ha le ali... lascia stare che è meglio. Manco Avatar guarda:

e alla fine non sarà certo un principe (che si vede al massimo due volte) a risvegliare l'addormentata. Riuscite a immaginare chi ci riuscirà?
Forse il ruolo di "madre di tutti i bambini del mondo" che la Jolie si è ritagliata nel mondo reale ha contato tanto, troppo, nella (ri)scrittura del personaggio, che diventa a tutti gli effetti la più buona del film, l'Eroina, altro che regina/strega cattiva, è Malefica la principessa a cui succedono tutte le traversie e a cui ti affezioni. Da Villain a Principessa nel breve tempo di una firma su un contratto milionario.
Il personaggio di Aurora è del tutto inutile, anzi fastidioso; come anche fastidioso, anzi anche un po' offensivo, è il trattamento riservato alle tre fatine Fauna, Flora e Serena (che qui si chiamano Fiorina, Verdelia e Giuggiola...eh?) che oltre ad esere interpretate da attrici (tra cui Juno Temple vestita e Imelda - Umbridge - Stelton) sono relegate a un comic relief talmente imbecille e sessista che varrebbe la pena fare una campagna di sensibilizzazione pari a quella per le vittime di abusi.  Peraltro con questi faccioni montati su corpicini volanti al computer davvero sconfortanti. Anche il drago - splendido nell'originale 
si riduce al solito drago in CGI, che noia. Avrai anche da ridire su tutto l'impianto scenografico, che tipo quello che ho visto a Eurodisney è mille volte meglio. Metterei delle foto ma mi è stato vietato, quindi niente, che pensavate che ChickenBroccoli era un "mondo ideaaal"?
Ma la pecca maggiore del film - oltre a questa riscrittura scriteriata della fiaba classica - è quella di essere un film orribilmente soporifero, come fossimo stati tutti punti da un fuso all'inizio del film, si fa una fatica enorme ad arrivare svegli al finale, che peraltro è solo la ciliegina banale su una torta insipida.
L'ennessimo brutto e inutile film Disney che ti fa solo venire voglia di rivedere il Capolavoro originale, con il suo stile déco e quei colori pazzeschi (il viola e il verde, quale accostamento...) e che ti fa pensare che forse, con il ritorno in grande stile dei Classici Disney a cartoni animati, è arrivata davvero l'ora di lasciar stare le Streghe e i Fanti, i cantanti che fanno passaggi radio e spotify più di Panariello e gli attori blasonati più per il gossip che per la reale bravura. Lo sogno. Lo desidero. I sogni son desideri.
Invece loro fanno questo:

Distraiamoci con questa serie stupidella di profumi dedicati ai Villain Disneyani (Fermi. Sono illustrazioni, non si possono comprare.)
Be', sempre meno "malato" di queste (Sì. Si possono comprare. Chi le indosserebbe però?):
O queste:

lunedì 9 giugno 2014

L'attimo demente

After the Dark (The philosophers)
Trama: Scuola di errori

Questo film parla di questa storia qui.
Ci sta un professore di filosofia in una squola indonesiana - perchè in Indonesia ci stanno le squole? - che fa questo esperimento molto inteliggente qui: 
dice ai suoi studenti di immagginare che da lì a tre minuti arrivano delle bombe nucleari che spazzeranno via la vita umana dal culo della Terra, ci sta un bunker, in questo bunker ci possono entrare solo dieci perzone, mentre loro sono venti.
A questo punto da a tutti un bigliettino che lui a preparato che ci sta scritto sopra il lavoro immagginari di ognuno di loro. A quel punto bisogna decidere chi mettere nel bunker e chi no: il gelataio ovviamente no, l'architetto invece sì, il poeta no, il politico sì, la fashion designer no, il soldato sì. Tutto loggico. Allora fa entrare questi dieci nel bunker del grande fratello e vediamo come va.
Ora, avete capito? Tutto "immagginario", tutto finto, tutta "filosofia", parole parole parole. Ovviamente nel film noi vediamo quello che loro si raccontano (ci mancava solo che stavano novanta minuti seduti in una classe a parlare, figurati se avevano le palle di farlo).
Il primo esperimento va male, come puoi vivere senza poesia, senza fashion e soprattutto senza gelati?
Allora si ricomincia, e questa volta non solo si anno i lavori, ma si sanno anche altre informazioni di questi "sopravvissuti": l'architetto è anche sterile, quindi non può portare avanti la razza umana, la fashion designer è anche un esperta di tecniche di sopravvivenza, il soldato è stato esposto al virus ebola eccetera e inzomma eccoli rientrare nel bunker del grande fratello con questa nuova formazione e come andrà?
E la cosa si ripete tre volte, tutti a filosofeggiare su questo o quello, sarà brutto o sarà bello sarà un monte od un cammello?
Sai che c'a questo film di brutto? che alla fine te lo vedi pure, non è che no, però ti aspetti il finalone quello che ti da la botta finalona, che ti fa dire che ne era valza la pena, e invece non arriva mai sto finalone, anzi, rimane tutta una pippa mentale e il finale fa schifo.
Gli attori sono tutta gente che ai già visto da qualche parte ma sicuro non te lo ricordi, tipo che solo un matto come me può ricordarsi che ok quella è Ginny Weasly, ma che quell'altro era il Grifondoro che gareggia con Ron per diventare portiere dei Grifondoro, ammetto sono io che non sto bene. Poi c'è quello con la faccia strana di The Purge e quella che fa Alice nella serie TV che ha due espressioni questa
e questa
e poi altri pischelli più o meno incapaci, cè adirrittura gente presa da Glee.
Peccato che secondo me poteva essere bello come idea, tipo che ne so che magari il professore alla fine era pazzo e aveva messo una bomba vera e nella sua folle idea di insegnamento li aveva salvati, e invece è solo un enesimo inutile film per ragazzini che da Hunger Games in poi stanno in fissa con questa cose del futuro dispotico infatti il più vecchio del cast c'havrà sì e no 20 anni e la gente fa i film per cavalcare l'onda.
Io per fortuna non andavo a una squola indonesiana a Jakarta e non avevo questo professore idiota qui che faceva gli esperimenti orwelliani e le lezzioni peripatetiche e che invece ci faceva imparare a memoria il sussidiario, penza sennò come scrivevo di merda adesso.

venerdì 6 giugno 2014

• L'OROSCOPO DELLA TRABA - GIUGNO 2014 •

A grande richiesta - davvero grande, è stato il post più letto di maggio, il che ha riempito di gioia il sottoscritto, ma poi dopo un minuto ha minato fortemente molte sicurezze - torna l'Oroscopo della Traba, l'astrologa delle stelle... del cinema! Buona iattura lettura! [CB]
 
MESE BROCCOLO!
Si era detto che vi giravano a elica. Ecco, non è che possiamo dire terminato questo moto rettilineo uniforme ma siete sulla via della liberazione, cari dolci forastici ariete. Giove in Cancro sta per alzare i tacchi, infatti giusto giusto dal prossimo mese scioglierà le catene della frustrazione e vi lascerà liberi di scorrazzare per i cieli stellati, con l’abbraccio di una Venere sentimentalona in Toro (tanti sospiri e tanti cuori). Certo, ci sarebbe quel Marte dissonante in Bilancia, ma ne riparleremo quando smetterete di assumere quell’aria alla Ivan Drago Ti-Spiezzo-In-Due (calma, possiamo discuterne serenamente… e se voi potete cambiare allora tutto il mondo può cambiare!).
Siete come: "il negro su diecimila", Django Unchained
MESE CHICKEN!
Un mese super chicken per voi amichetti del Toro, cocchi di mamma di una Venere nel segno che vi rende super romantici e stempera i mali del mondo attraverso un morbidissimo e languido filtro flou (il sole! il mare! e questa siepe… e tante altre belle cose sciabadà).
Ma c’è Saturno! E io come faccio? Ennò! Perché Saturno se ne sta buono buonino all’angolo: continua sì la sua crociata contro i vostri progetti facendovi fare una schiena tanta, ma gli astri di giugno compongono una testuggine di gioia che vi proteggerà come nemmeno i Power Rangers saprebbero (rosso giallo e blu, rosa nero e blu!) (…).
Siete come: i frikkettoni baci&abbracci di American Life.
MESE CHICKEN!
Luna, Mercurio e Venere nel segno, roba che nemmeno le sette stelle di Hokuto possono tanto. Potrei anche chiudere il vostro oroscopo con un sintetico e lapidario: bella pe’ voi.
Ma non lo farò e vi dirò che siete dei caterpillar, macinate idee e tosate progetti, ricevete proposte e aprite cantieri. E il riposo? Stringete i denti perché manca pochissimo al tempo delle mele: arriveranno relax ombrellone e ciambella, il tutto condito da una buona dose di mojito. Meritatisssimo. 
Siete come: lo scatenato macina-tanga Magic Mike.
MESE CHICKEN!
Quanto ci piace stare in pena, amici del Cancro? Troppo. È ora di dire ABBASTA ABBASTA. Marte in Bilancia mette alla prova le vostre migliori doti di paranoici patentati, ma dimenticate sempre che c’è Giove dalla vostra e in questo cielo di giugno si unisce una voluttuosa Venere in Toro che vi regala giorni di sogni ad occhi aperti, di quelli che ho preso un senso unico al contrario ma che ce frega che ce ’mporta se l’oste al vino c’ha messo l’acqua. Sono giorni di fantasticherie tutt’altro che campate in aria, per cui stropicciatevi gli occhi e mettete meglio a fuoco: quella che sembrava una strada chiusa è la via per la libertà (!).
Siete come: il giuggiolone Gil di Midnight in Paris. Sognare a occhi aperti potrebbe catapultarvi in un’altra dimensione (meglio se siete a casa dei mangia-rane).
MESE BROCCOLO!
C’è una Venere poco simpatica che fa capolino tra le stelle di giugno. Il che è un po’ come dire: lo fate l’amore? No. Mmmmh. Ecco, niente panico, e mettete momentaneamente da parte le caldane amorose.
Giugno è il mese del fare, dell’hei hoo hei hoo andiamo a lavorar, del corri Forrest e giù con le citazioni motivanti. Non c’è il minimo spazio per la pigrizia in questo inizio d’estate, per cui andate avanti con decisione, barba lunga e scarpe comode e voltatevi solo una volta arrivati all’oceano, che più che un consiglio, è una minaccia (caput? A voi e alle vostre famiglie!).
Siete come: il tenero piè veloce Forrest Gump.
MESE BROCCOLO!
C’è malcontento. Sediamoci, parliamone. Nelle ultime settimane non avete fatto altro che sbuffare e borbottare, lamentarvi e infognarvi in dissertazioni inutili come «oh, le cose potrebbero andar male, oh ma pensa se vanno male, toh, vanno davvero male». Eccerto! E così è facile! Diciamocela tutta, cari verginelli pignoli: se la vita non va come dovrebbe, non aiuta di certo mettersi a fotografare ogni minimo nefasto dettaglio manco fossimo in una gallery di food porn su Instagram. È ora di rialzarsi, gettare la fotocamera e iniziare ad affrontare le frustrazioni. Avete dalla vostra un cielo sgombro da ostacoli e una Venere in trigono che addolcisce quel celeberrimo broncio. Il consiglio del mese: passetti passetti passetti. E ricordate che le risate generano molta più energia della paura, Mike Wazowski docet. 
Siete come: Ebenezer Scrooge. Accendete i riscaldamenti il cuor.
MESE BROCCOLO!
C’eravamo detti niente lacrimoni, la strada è sgombra di ostacoli ormai e piangersi addosso fa solo rallentare la vostra ascesa all’olimpo dei beati.
C’eravamo tanto amati detti tante belle cose, ok, ma la prudenza non è mai troppa, amici equilibristi, perché Giove dissonante potrebbe ancora tamponarvi in questo ultimo tratto. Preparatevi a fare festa da luglio, e nel frattempo piede sul freno e guidate con prudenza (la campagna per la guida sicura vi è gentilmente offerta dalla Traba). 
Il mantra di giugno? Luglio arriva presto.
Siete come: il bello-come-il-sole James Hunt / Chris Hemsworth in Rush.
MESE BROCCOLO!
Eroi incontrastati dello Zodiaco sì, ma mica è sempre tutto rose e fiori eccerto, eh, bella la vita così!
Per ricordarvi che c’è chi sta peggio di voi, le stelle hanno pensato bene di rovinarvi (poco, eh) la festa con una Venere in opposizione che vi farà boccacce tutto il mese, è dai di gelosie e bronci. Avrete bisogno di un po’ di solitudine e preferirete stare per conto vostro (un mood tipo: mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte, o se non vengo per niente?).
Per fortuna per voi – o per chi vi sta accanto – la clausura durerà poco, e tornerete a fare girotondi come non ci fosse un domani.
Siete come: il solitario e “nervosetto” Jack Torrance (Wendy! Sono a casa amore!).
MESE BROCCOLO!
Ci siamo lasciati con quell’ambiguo e paraculo “gli astri danno, gli astri tolgono”. Ecco, come dire, questo mese non danno nulla (com’era la storia: gli astrologi dicono tutte cazzate, professano giorni di gloria per tutti? Bene, ne avete trovato una che vi dice le cose come stanno. #Comeperderediecilettoriinunbatterdiciglia).
Ma cosa avete capito! Non danno, le stelle, nel senso che se ne stanno innocue in un angolo e non vi pensano proprio. Uffa! Direte voi. Meglio, dico io! Ché un po’ di riposo a voi centauri su di giri ogni tanto non fa male.
Vi consiglio quindi di non prendere iniziative, divano, ciabbatte, plaid (a giugno? Sì!) e cominciate a preparare con zelo e pazienza i palloncini a elio che solo a luglio porteranno la vostra tranquilla casetta verso le Cascate Paradiso.
Siete come: il canuto avventuriero Carl di Up
MESE BROCCOLO!
Capricorni cari, a voi la palma della pazienza: avete preso così tante botte negli ultimi mesi che a confronto Tyler Durden gioca all’allegro chirurgo.
Ormai non sentite più nulla, coriacei e imbattibili come il più massiccio degli Spartani.
Giove in Cancro vi dà la caccia? Pivello. Marte in Bilancia vi pavimenta i gioielli di famiglia? Lattante. Possiamo finalmente dire che quest’ultimo mese di pianeti ostili verrà ridotto in polvere dalla vostra capacità di sopportare ogni asperità.
Lo slogan del mese? QUESTA- È-SPARTA! (mica Ostia beach!).
Siete come: l’erculeo Leonida di 300.
MESE CHICKEN!
Ooooh! Finalmente un mese di quelli da spassarsela, bere birra, fare tardi accidenti, ballare con le tipe con i vari strusciamenti (!).
Perché? Perché dopo mesi di privazioni, di vorrei ma non posso, di qui-non-si può-passare-ma-come-è-possibile-lei-non-sa-chi-sono-io, ecco una congiunzione astrale super ok: Sole, Mercurio e Marte nei segni amici dei Gemelli e della Bilancia, in poche parole tre Charlie’s Angels a disposizione per proteggervi da rovinose insidie e seccanti pruriti. È ora di impacchettare l’angoscia dei mesi passati e farne un bel ferma porta, mettere da parte le fatiche dell’inverno e dimostrare a tutti chi è il vero re dei mondani dello Zodiaco intero.
Siete come: il disinvolto e illuminato Jep Gambardella.
MESE CHICKEN!
Ditemene una: una cosa storta nell’oroscopo dei Pesci e vi giuro che appendo i tarocchi al chiodo e mi apro un chiosco di granite sul Lungotevere.
Non l’avete trovata? E certo, perché non c’è! (Peccato, già mi vedevo a fare la concorrenza alla Sora Mirella) (dieci minuti di penitenza per chi non conosce la Sora Mirella, e «vivo a Segrate» non è una valida scusa).
Cari Pesci, giugno continua la tradizione innovativa del 2014, le nubi sono lontane e il mare è calmo, nessun intoppo all’orizzonte, per cui godetevi le prime sere d’estate e rilassatevi al suono delle onde che carezzano la vostra barca (il tutto impreziosito da una grattachecca al cocco, sentite a me).
Siete come: "Merda. Centromediano di merda" aka Keanu Reeves che trova lo zen surfistico in Point Break. 

giovedì 5 giugno 2014

Un sacco brutto

Sotto una buona stella
Trama: Stella com'era

È finito.
Carlo Verdone è finito.
E questo è un giorno di lutto.
Perché se sei romano, se hai trentaqualcosa anni e se hai anche il benché minimo amore per la tua città, per le sue infinite magagne, per i personaggi che popolano bar, strade, ospedali, mercati, vicoli, balconi e finestre, spiagge e lungoteveri, non puoi non aver amato anche Carlo (Verdone, ti chiamo Carlo perché i tuoi fan sono tuoi amici prima di tutto) e tutte le sue maschere, che hai citato mille volte, milioni di volte, sempre, fanno parte del tuo background.
E dopo tutti gli "che dici sfonno o m'abbruccio?", i film più adulti, melanconici e "autoriali", quelli con il Verdone ipocondriaco, ipercondriaco anzi, oggi, di fronte a questi film (questo, questo...) si cerca di capire quando esattamente Carlo abbia saltato lo squalo, quando, in effetti, sia diventato il primo problema dei suoi stessi film (per esempio, trovarselo nella Grande Bellezza è stato perfetto).
Io credo che questo, esattamente questo, sia stato il momento.
E ora abbiamo un Verdone che suscita tristezza e malinconia, involontarie però, di quelle che suscitano quegli sportivi campioni di epoche passate ora incartocciati in ossa deboli, quei cantanti che ripetono la stessa strofa da trent'anni, e la smetto che mi prende un po' male. Forse ha fatto bene Benigni a smettere di fare film, i toscani non devono provare quello che proviamo noi. Troisi non lo cito che vabbé...
Sotto una buona stella nasce e finisce sotto una pessima stella. 
Una regia da pubblicità di un locale di periferia, di quelle che vanno in onda nelle tv locali. Recitazioni tra le più ridicole, amatoriali, quasi parrocchiali
Una fotografia gestita dall'addetto luci di un bar su Viale Marconi. Delle scenografie fatte di mobilio buttato lì, la povertà dei set, una sceneggiatura didascalica che pare scritta da uno studente di un corso di sceneggiatura online. Il peggiore della classe, intendo.
E poi gli attori. Tralasciando Verdone che si butta giù da solo recitando in modalità bambacione sconsolato senza sapere neanche lui il perché e la Cortellesi che rimane sì brava, ma di quella bravura di chi ha deve tenere sulle spalle tutto il peso del film, e non ce la fa, tutto il resto è davvero sconsolante. Voglio dire, se c'era una cosa che Verdone ha sempre saputo fare è sapersi circondare di comprimari più che perfetti, c'è gente che deve la fortuna di una vita a Verdone, invece sembra che Carlo sia andato ai provini di un qualsiasi talent televisivo e abbia detto "dai, tutti con me". 
E poi il ritmo. Un film di Verdone senza ritmo, fa male anche solo a scriverlo, pensa a vederlo. Ci sono momenti in cui passano quelli che in gergo teatrale si chiamano treni, pause involontarie, addirittura tentennamenti (di quelli che in sede di montaggio, dio santo, togli!) e accavallamenti di frasi per nulla voluti, sembra di vedere le prove della scena, e invece è la scena vera, mandata al cinema. Appare pure Infascelli, sì quello che per un periodo di tempo si era creduto un regista.
Vogliamo trovare del buono in questa Waterloo, vogliamo vedere una flebile lucina in questo giorno buio in cui muore l'amore per Carlo Verdone (almeno quello di oggi, che si ostina a fare film quando, non so, potrebbe dedicarsi al documentario, perché no? Come racconterebbe lui Roma, nessun altro...)? E va bene, eccola: Tea Falco, la cui recitazione strascicata e "strafattona" ai limiti del "sono qui per caso" avevamo azzardatamente lodato tempo fa, si rivela per quello che è: una strascicata strafattona incapace di mettere il benché minimo pathos (o anche solo un'intonazione che non sia "hhhh") a quello che dice e fa. Disperato è il mondo che ha dato a questa ragazza il permesso di farsi chiamare attrice.
Il peggior film di Carlo Verdone di sempre, e mi piange il cuore, perché Verdone mi ha cresciuto e non mi vergogno neanche un po' a dire che è stato il più Grande, Grosso di tutti.
Verdone, vogliamo ricordarlo così, Un sacco bello, un sacco divertente, un sacco malinconico, un sacco romano, un sacco Verdone: