martedì 5 agosto 2014

The Shyemolan Sense

ATTENZIONE SPOILER!!!
Questo post parlerà solo del regista più sopravvalutato - e poi più giustamente ridimensionato - della storia del cinema; l'indiano più arrogante del mondo, colui che ha fatto dello finale a sorpresa una ragione di vita e che dal finale a sorpresa è rimasto fregato: il solo e unico (e per fortuna) M. Night Shyemolan (ma la M sta per "mi credo stocazzo"?). 
Vi ricordate gli anni 2000, che strani che erano, non c'erano ancora le serie TV che ti lasciano sempre con un palmo di naso a fine puntata o a fine stagione, non c'era Lost per capirci, la serie fondata sullo spoiler alert. Noi quindi eravamo abituati ad andare al cinema tranquilli di vedere un film con un inizio, uno svolgimento e una fine, andavamo al cinema come giovani ragazzini innocenti non immaginando mai che andando a vedere
Il sesto senso
Trama: Vedo la gente montata
ATTENZIONE SPOILER!!!
LUI È MORTO DALL'INIZIO!
...saremmo rimasti letteralmente sconvolti da quel finale pazzesco! 
Me lo ricordo come fosse ieri, ore e ore dopo il The End a pensare "ma scusa allora quando sono a cena con la moglie", "ma allora quando gira la manopola" e allora allora allora e ad ogni allora dirsi "ah no, è giusto... è proprio così, Bruce è morto dall'inizio". Pazzesco. 
Il film fu candidato all'oscar come miglior film, e giustamente, Shyemolan ne ebbe due come regista e come sceneggiatore, e giustamente oserei dire, perché ammettiamolo, il film gira tutto alla perfezione e la ventata di novità che portò quel finale che ti fa ripensare a tutto il film sotto una diversa luce e ti costringe a rivederlo subito è stata una delle cose che davvero ha segnato il cinema per almeno tutta la successiva decade (sì, ok, I soliti sospetti e il suo finale era di cinque anni prima, ma non era un horror, o perlomeno non era giocato su atmostere così fantasmose). Insomma non voglio dire che è L'esorcista degli anni 2000, ne il miglior horror di sempre, ma The sixth sense è un FILMONE. Davvero un horror degno degli scaffali della Storia del CInema e anche di quelli di blockbuster (esistesse ancora) e per gli horror non è cosa da poco coniugare favore di criticoni appassionati e clienti di Blockbuster tipo "amo' che se vedemo stasera?".

[ScottC. ti voglio bene lo stesso]
Che vuoi di più? C'è Bruce WIllis che quando decide che sa recitare, sa recitare e basta (voi non ci pensate mai, ma Bruce ha fatto davvero dei filmissimi, è un peccato in fondo che verrà ricordato più che altro per le cazzate), ci sta il ragazzino che prima di diventare un ciccione (chiamiamo le cose con il loro nome) era veramente bravo, ci sta Toni Colette che già segnava la sua carriera fatta solo di madri isteriche, e soprattutto ci sta la gente morta che vomita (che poi anche tu fantasma, ma io dico, ti vuoi far aiutare? Perché invece di tendermi gli agguati orrendi da sotto il letto non mi ti appalesi piano piano, calmo, così mi abituo, parliamo, ci sediamo a tavolino... e che cazzo ti credo che mi spavento se mi vomiti addosso senza avvertire)

E poi ovvio, c'era - e c'è ancora perché in pochi sono riusciti a sorprendere così, di certo non The Others, che era un plagio - quel finalone. il "twisted ending" fatto arte. 
C'è una cosa da tenere a mente a proposito della tracotanza di Shyemolan, proprio come Hitchcock (a cui Shyemolan lustra le scarpe con la lingua), fa un cameo in ogni suo film. È importante perché, come vedremo, essersi visto su grande schermo gli ha dato via via alla testa; qui appare per pochi attimi nei panni di un dottore.
Un finale talmente ben congeniato che ha ingabbiato Shyemolan e non l'ha lasciato più. Certo non l'ha lasciato al suo secondo film:
Unbreakable
Trama: Sfonno o ma Bruce?
ATTENZIONE SPOILER!!!
IL CATTIVO È PROPRIO QUELLO 
SULLA SEDIA A ROTELLE!
Che divise come non mai quelli di prima, i fissatoni e i clienti di Blockbuster.
Certo Shyemolan se la rischiò tantissimo, parlare di fumetti, un pazzo. Che non lo sai che gli appassionati di fumetti ti verranno a cercare il pelo nell'uovo tra continuity, superpoteri, cose possibili, cose impossibili, insomma te la cerchi la critica feroce. Mentre quelli di Blockbuster, che si aspettavano semplicemente un altro Sesto Senso, non ci capirono praticamente nulla e bollarono il film come "che du' palle".
Eppure secondo me Unbreakable rimane un film valido. Bruce WIllis aveva messo a punto talmente bene la sua faccia da cane bastonato nel film precedente che qui proprio c'è il rischio che proprio gli caschi per terra, la faccia, ma funziona, come supereroe incosciente dei suoi poteri, uomo normale indistruttibile che deve vedersela (e furono tre film nel giro di pochi anni con Pulp Fiction e Die Hard) con un Samuel L. Jackson con la capigliatura più matta del mondo (degna del F.L.I.N.C., se mi andasse di mettere tutte le sue capigliature strampalate).
Comunque un film interessante, lento, forse un po' troppo, ma al pari del precedente lascia abbastanza di stucco nella sua rivelazione finale, quantomeno in linea con l'andamento fumettoso, e ha una fotografia pazzesca.
[Scott C. certo però pure tu...]
Eppure Shyemolan già non era più amato come al primo film...
A proposito di cattivoni da fumetti e della vita vera, ecco a voi la Legion of Doom!
Shyemolan appare come spacciatore di droga allo stadio.
E insomma continuiamo, film dopo film. spoiler dopo spoiler, a studiarci i film di Shyemolan. Dopo i primi due film dedicati a morti e fumetti, ecco che Shyemolan se la prende con gli alieni. E ricordo bene che la campagna promozionale di:
Signs
Trama: Cerchi nel grano, ci trovi Mel GIbson
ATTENZIONE SPOILER!!!
LA MOGLIE AVEVA AVUTO
LE VISIONI DEL FUTURO!
...fu veramente ben congeniata. Lo aspettavamo tutti come i cerchi aspettano la luce. Chi diamine aveva fatto quei cerchi? E come? Erano x3.14? E perché Mel Gibson non si slogava una spalla e urlava cose razziste al telefono? Eravamo in trepidante attesa, e alla fine arrivò Signs, e fece schifo a tutti.... tranne a me.
Posso dirlo? A me Sign non dispiace, mai (l'avrò visto quattro volte), non ci trovo niente di così schifoso (credo siano ancora aperti club di gente che vuole uccidere Shyemolan per Signs), eppure c'è questo gusto un po' rétro della fantascienza anni 50, questi alieni un po' ridicoli ma comunque cattivissimi, c'è Joaquin Phoenix con un cartoccio di alluminio in testa.
E poi non scordiamoci che c'è anche una Telecamerina ante-litteram niente male quando si vede l'alieno per la prima volta:

Certo poi c'è tutta la parte cattopippardona di Mel che crede o non-crede in Dio, e la perdita di fede e il ritrovamento della fede, dove l'aveva messa sta fede? Quella della moglie sicuro si era incastrata nelle lamiere... Insomma questa storia di Dio che gli ha messo tutte le cose per salvarsi al posto giusto  (l'asma del ragazzino, la mazza da baseball di Joaquin), che in effetti appesantisce la visione, perché è il solito passo più lungo della gamba di Shyemolan: voler fare un film di alieni e religioso insieme. 
Ma la visione di Signs deve essere fatta con un occhio tendente al benevolo piuttosto che all'ipercritico. Il problema stava nell'aver assurto Shyemolan come il Messia del thriller degli anni 2000, quando è a tutti gli effetti un regista meno che medio. Quindi lo capisco, se ti aspetti un capolavoro e arriva Signs, delusione, ma se sai da prima che Shyemolan gli ha detto bene una volta, allora...
Shyemolan si ritaglia una parte molto importante, l'assassino della moglie di Mel, con addirittura delle battute. Ma i registi quando fanno i camei con battute mangiano il cestino come gli altri? Vengono pagati a posa? Come funziona?
Ma passiamo oltre, dai cerchi nel grano al Villaggio Pinguano
The Village
Trama: VIllage People
ATTENZIONE SPOILER!!!
LORO SONO NEL PRESENTE 
TUTTO IL TEMPO!!!
The village fu l'ultimo degli Shyemolan con il vero finalone a sorpresa, peccato che ormai eri così abituato ad andare a vedere i film di Shyemolan e dire tutto il tempo "saranno tutti morti", "forse il villaggio è nella testa di lei", "lei è in manicomio tutto il tempo", "è un allevamento umani per alieni", "loro sono nel presente e i mostri non esistono", che alla fine lo beccavi per forza il tanto atteso finale a sorpresa, e non ti sorprendevi per niente.
E infatti The Village, che pure ha i suoi momenti e soprattutto ha la figlia di Ron Howard che è un miracolo di natura
alla fine te lo scordi troppo facilmente. 
Il problema ormai era che non si potevano più tirare due ore di film, in più con il solito passo shyemoliano lento e misterioso, per poi risolvere tutto con un montaggio serrato di un minuto per far capire il finalone e un "non ve l'aspettavate e coglionazzi?", perché poi i suddetti coglionazzi, noi per capirci, si fanno anche un po' rodere il culo, e giustamente.
E poi Adrien Brody che fa lo scemo del Village veramente è inguardabile.
Shyemolan appare come guardiano del Village.
Si trova molto poco di illustrato riguardante Shyemolan, strano ve'? Questa è oggettivamente bella:
The lady in the water
Trama: Stufo in piscina
ATTENZIONE SPOILER!!!
SHYEMOLAN SALVA IL MONDO!!!
Questo è l'ultimo film di questo mini-special su Shyemolan, ed è anche il film più inutile dei cinque. Intendiamoci, l'idea di andare a capare dalle leggende antiche le Nereidi era davvero buona, sono personaggim mitologici interessanti e farne finire una - con le fattezze del miracolo di cui sopra 

in piscina di un Paul Giamatti mai così sfigato e bababalbuziente poteva riaprire la carriera di Shyemolan verso nuovi lidi fantasy. Invece no, invece Capocotta. Tutta questo spreco di energie a fare una sorta di meta-film agitato non shackerato con il fantasy, dove tutto è un po' scoperto, dove lo schema di Propp si mischi con la scuola di sceneggiatura per corrispondenza, diventa noioso dopo pochissimo, come sono noiosi praticamente tutti i personaggi di contorno.
E questo è il film che segna definitivamente la pazzia cervellare di egocentrismo di Shyemolan. Se nei film precedenti lo avevamo visto poco e niente e i suoi camei erano robe di ridere, in questo film non solo è praticamente un coprotagonista, ma è anche colui che SALVA IL MONDO! Capite? Ma io dico ma come fai a metterti in un film che hai scritto tu nei panni di quello che SALVA IL MONDO! Dio santo, neanche io sarei capace di tanto.
Per non parlare del fastidiosissimo messaggio ai critici che Shyemolan gira durante il film, con la fine che secondo lui tutti i criticoni dovrebbero fare:

essere mangiati da dei lupistrici verdi.
La carriera di Shyemolan continuò con E venne il giorno (il film in cui Mark Uolberg intavola discussioni sui massimi sistemi con un ficus benjamin, e vince il ficus), e fini direttamente nel pattume totale con The Last Airbender (una trilogia per fortuna interrotta al primo episodio, al pari di Eragon e La bussola d'oro) e Another Earth, una schifosa marchetta.
Ed ecco la verità che finalmente viene a galla: M. Night Shyemolan ci ha fregato per anni, anni! E noi sempre a pensare quale assurdo finale ci avrebbe riservato, mentre SOLO nel Sesto Senso tutto fila liscio ed è davvero una roba che ti sconvolge la testa, e da quel momento ogni volta che vedi qualche film o serie dove non capisci un cazzo la prima cosa che dici è "sono morti tutti".
Invece l'unico morto è proprio Shyemolan. Giustamente relegato a dei filmetti fantasy orripilanti che per fortuna non hanno avuto seguito e ad essere schiavizzato dalla famiglia Smith, Shyemolan è ormai un regista inesistente, un regista da perculare tantissimo, tipo così:

E pensare che ci fu un tempo in cui lui per primo si permetteva di fare dell'autoironia:
Shyemolan oggi, non potendo più contare sull'effetto sorpresa dei suoi film, si dà - ultima spiaggia per lui, anche se sappiamo che la TV  è diventata prima spiaggia per molti altri - ai serial. Ecco il trailer del suo misteriossimo "twin peaks in salsa tandoori" che lo vedi e dici "inizia come lost", "sarà morto dall'inizio", "il paesino è tutto nella sua testa" e cose così, lo vedremo, ma tutta una serie così sarà durissima da sopportare:
ATTENZIONE SPOILER!!!
È UNA CAGATA ANNUNCIATA!
Se volete approfondire il concetto di twisted ending leggete qui:

lunedì 4 agosto 2014

Hannibarb Lecter

Blue Ruin
Trama: In barba alla vendetta

Non è la prima volta che barba = mi vendico di chi mi ha fatto male facendoli morire in modi brutti. C'era stato quel Red, White & Blue che era finito dritto dritto nei migliori del 2011.
Dall'ultimo colore di quello, si passa al primo di questo: un barbone, sia nel senso di lunga barba che di clochard, viene a sapere che quelli che gli ammazzarono i genitori tanti anni prima, facendone un sociopatico, nonché allergico alle lamette, sono usciti di galera.
Con qualche soldo trovato chissà dove si mette in viaggio alla volta della vendetta, che, caldo o freddo, è un piatto cinematografico che ha sempre il suo gusto. E via di uccidere male questi tizi uno dopo l'altro.
Però a un certo punto fa una cosa che rovina un po' il film: si taglia la barba.
Prima:
Dopo:
Vedete come perde di mordente? E anche il film lo perde, man mano che passano i minuti.
Sì ok, forse vedere un pinguano che sembra uscito dalla saletta caffé di un ufficio uccidere male la gente è più bello di vedere un barbuto (esempio perfetto questo film inglese di qualche tempo fa), ma la barba, ah, quanta figura fa.
Ammettiamolo, con quello sopra, quello barbuto, ci faresti persino un pensierino, con quello sotto?
Cogliamo l'occasione per annunciare il vincitore del contest organizzato con AVERE LA BARBA qualche settimana fa. Si chiama Jacopo Trotta e ha vinto la spedizione (a settembre) di un bel prodottino per la sua barba (non a base di sangue come nel film) + una doppia copia del Chicken Broccoli Magazine (che tanto che ci siamo vi ricordo potete continuare a ordinare QUI).
C'è un'ultima cosa che bisogna dire: il film è stato prodotto con una campagna di crowdfunding! Ah, ve ne parlerei tantissimo, solo che TUTTI quelli che mi hanno sopportato durante il mese di luglio mi hanno VIETATO TASSATIVAMENTE di nominare anche solo una volta ancora la parola crowd... quella parola lì.
Però dai. Ne è valsa la pena! Pensa quando tra tanti anni mi libereranno di prigione e tutti quelli che hanno messo i denari si verranno a vendicare, che soddisfazione.
Bella la locandina, belle le barbe, bello il disegno qui sotto, bello il crowd... quella parola lì... ma il film, si stanca troppo presto.

venerdì 1 agosto 2014

3x1 • La paura fa acquasanta

Siccome è estate. Siccome in estate i film dell'orrore sono sempre stati quelli più gettonati (almeno a mia memoria, almeno fino a quando hanno deciso che luglio è come novembre, piove ed escono i blockbuster), facciamo un bel post pauroso con un tris di minchiate di paura che se le vedi tutte insieme e di seguito non ti rendi conto di dove inizia una e inizia l'altra.
Il segnato
Trama: Segna che poi trapasso

Allora. Prima di tutto bisogna avere in mente Telecamerina (gli altri lo chiamano Found Footage, ma a noi ci piace più Telecamerina). 
Riassumendo proprio velocissimamente: Telecamerina è quel genere lanciato mille anni fa da Blair Witch Project, poi dimenticato per ANNI (non si sa perché), poi riportato in auge da Paranormal Activity. Praticamente funziona che tu non spendi di macchinari - infatti come si intuisce dal nome basta una squallida telecamerina per fare tutto il film - e quindi il guadagno fantastellare è  ancora più galatticostellare. Da quel momento chiunque faceva film telecamerina, alcuni belli, più che altro horror, ma anche di fantascienza o addirittura di supereroi, persino serie TV e cartoni animati ci hanno fatto con telecamerina. Poi siccome non costava niente, hanno iniziato a farne talmente tanti, e talmente brutti, che il genere si è saturato con lo schifo vero
Intanto la serie Paranormal Activity, dopo il primo, bell'episodio, andava avanti. Ogni volta ho ceduto alla visione, nonostante il livello scendesse sempre più in basso, sempre più in basso, sempre più in basso nella kinect dell'XBOX; ho continuato più che altro perché ogni uscita segnava un anno in più di Chicken Broccoli, e io invecchiavo e perdevo i capelli e diventavo sempre più Zio Tibia.
Questo Segnato è uno spin-off (però ufficiale, non come quello ladrato dai japponesi): parla di un tipo messicano o portoricano o qualche altro paese del sudamerica che vive però in america e ad una certa viene mozzicato da una strega senza accorgersene (!) e inizia ad acquisire dei superpoteri (se mi ricordo bene, l'ho visto sei mesi fa, ho avuto da fare), però poi i superpoteri diventano anche portatori sani di visioni, voci, robe strane e paurose. Insomma la solita tiritera. Poi tutto un casino, telecamerine sbatacchiate deqquà e dellà e alla fine si scopre che sto scemo era il vicino di casa di quelle due altre sceme dei precedenti film di PA.
Piaciuta questa sinossi? A me anche.
Scena madre del film è quella dove il cretino, il cugino del cretino e un'amica del cretino parlano con uno spirito maligno attraverso Simon. Vi ricordate Simon?
Praticamente la tavoletta OUOJA 2.0 (per avere quella di Chicken Broccoli andate qui).
E insomma come finisce?

Esatto.
Il film, strano a dirsi, è meglio del 4° capitolo di PA, ma questo non vuol dire che sia bello, anzi, è quel tipo di film che vedi e poi aspetti sei mesi per scriverne e poi ti fa fatica e anche un po' rabbia doverlo andare a ricacciare dalla memoria e vuoi passare subito al successivo, che è:
Le origini del male
Trama: L'esercista

Dunque telecamerina. Abbiamo riassunto nascita e vita di Telecamerina. Ma dovete sapere che c'è stata anche la morte, in questo film qui. 
Quindi Telecamerina in quanto tale è morta (anche se avvisaglie rimangono in produzioni di serie Z, d'altronde il basso costo aiuta) ma rimane come elemento fondamentale negli horror che hanno a che fare coi fantasmi e possessioni. 
Le origini del male è un horror come ce ne sono stati, che ne sono e ce ne saranno MILLE! Di quelli che non servono sei mesi per scordarteli, ma appena due settimane. 
Infatti vediamo se mi ricordo: ci sta un professorone che non crede (o ci credeva?) nelle possessioni. Da anni ha questa ragazzina che crede posseduta (o la crede malata?) chiusa da qualche parte nell'università (o era a casa sua?). Mette insieme un'equipe di studenti per testimoniare che può liberarla dalla possessione (o dalla malattia?). Tra gli studenti un videmaker

(o era semplicemente il solito leccaculo che spinge il pulsante del proiettore di diapositive in aula dell'università?), una puttanella (o.. no quella era sicuro) e altri tizi vari ed eventuali.
La ragazzina è diventata donna e ha le sue cose di sangue nella vasca e pazzia. Che ci sarebbe di tanto diverso da tutte le altre? E insomma come volete che vada a finire?

No, non così.

Esatto.
Ci vogliono fare credere, facendoci vedere delle foto anni 70 con persone diverse da quelle viste recitare, che è una storia vera. Ecco, anche le foto sono finte. Vatte a fidà.
Peggio mi sento con:
Oculus
Trama: Specchio riflesso, buttati nel cesso

Che è l'ultimo visto e che mi ricordo be-nis-si-mo.
Due fratelli piccoli sopravvivono alla mattanza della famiglia del padre col fucile, anzi il ragazzino ruba il fucile e ammazza il padre pazzo. I due crescono. Lui internato lei no. Lei è più matta di lui visto che crede che la colpa sia di... uno specchio (potevano chiamare Kiefer).
Si ricomprano lo specchio ad un'asta, lo mettono a casa e lo circondano di telecamerine (ve l'avevo detto, non è che se il genere è finito, ti liberi del topos) per testimoniare l'esorcismo dello specchio (che poi pare na cosa de IKEA). Indovinate come andrà a finire?
Esatto. Con le selfie da piangere
E scorpacciate di lampadine
L'unico franchise che è sopravvissuto a telecamerina è V/H/S. Il primo clamoroso, il secondo bello, attendiamo il 3: 

Ovviamente, visto che tanto si è parlato di Telecamerina, ho continuato con i miei personali esperimenti! Il primo non ebbe esiti positivi. Il secondo neanche. Il terzo tantomeno. Del quarto non parliamo. Ora ho provato con una go-pro direttamente impiantata nel cervello, vediamo cosa è accaduto:
Be', come al solito la delusione, non succede mai nulla di poltergeisteroso dalle mie parti.