venerdì 4 agosto 2017

Ricomincio da sceme

Prima di domani
Trama: Culi sul nostro domani odierno 

Voi vi pensate che io chiuda questa stagione di CB - CB è come la scuola + lezioni di recupero, dura da settembre ad agosto - con più di un mese di (quasi) stop dalla scrittura (che insomma dopo 8 anni un mese di stop e le mail "oh ma non scrivi più! sei sparito" - sono arrivate giuro, nell'ordine di tre ma sono arrivate - mi fa troppo ridere. Non fosse che mi sono sentito in colpissima per un mese. Pure io non sto bene...) e dei film abbastanza di merda tipo questo, ma non andrà così.
La prossima settimana sarò a Parigi, per la terza volta nel CBverso (ricordate il 2009? ricordate il 2013? e mi fa sempre una certa impressione pensare che "l'ultima volta che sono andato era il [anno] e CB già esisteva... insomma l'idea è quella di fare un superecupero di TUTTI i film di cui non ho scritto (tipo... 50?! Segue emoji con mezza faccia blu mezza gialla con bocca spalancata) per poi salutare con il solito post estivo lungo pieno di somme tirate e propositi buoni giusto il tempo di farli.
Insomma la solita cosa, ogni anno, ogni mese, ogni giorno, CB ormai è proprio la versione web di Ricomincio da Capo. 
Ah! Hai visto come ci sono partito da lontano per citare Ricomincio da Capo? Non ho perso lo smalto del demente... Once demente, forever demente.
Insomma Ricomincio da Capo, film caposaldo del mondo totale che VOGLIO SPERARE che voi vediate OGNI giorno proprio a loop come nel film, che ha dato vita a tutta una serie di epigoni con "protagonista che ripete la stessa giornata over and over", dal remake italiano inutile, a Jake GiLlénHààhLL che prende lo stesso treno ogni giorno, a Tom Cruise che corre contro il tempo e gli alieni.
Prima di domani è l'ultimo in ordine di tempo e questa volta è in salsa teen, che non sono delle quindicenne brasiliane che fanno balli di gruppo (scusate. fanno 40 gradi.) ma vuol dire che la struttura del giorno che si ripete è applicata a un gruppo di sciacquette sceme (sono LORO che scrivono personaggi femminili DI MERDA, non io che sono maschilista, ci tengo a sottolinearlo), loro:
Come si capisce anche solo da una gif, queste quattro sono le 4 stronze della scuola, superfighe, trendy, col selfie facile
coi ragazzi fighi (che poi, fighi con quel cappellino, vabbé)  
che bullizzano le lesbiche e le darkettone. Una è la secchiona, una la friendly, una la bitchie-bitch e lei è la ragazza normale. Insomma bella gente di merda.
Protagonista assoluta è questa tizia, al brava ragazza
che non si capisce proprio cosa abbia fatto per meritarsi il ruolo di protagonista in un film, seppure di merda come questo. Non credo neanche si possa pensare a quella cosa tipo "a chi l'ha data" perché è la ragazza più moscia che io abbia mai visto e non si capisce proprio quale produttore anche se obeso e puzzolente possa avere avuto un qualche sussulto vedendola. Potrei capire al massimo se il regista del film è il padre, ma non mi va di controllare.
Insomma la tipa fa questa vita tra scuola, amiche, feste e fare sentire la gente diversa una merda, e ad un certo punto inizia a ripetere lo stesso giorno over and over. Alle 00:38, proprio il minuto in cui le ragazze tornando da un festa fanno un incidente, il tempo si riazzera e lei anche se muore si risveglia nel suo letto tutta pettinata e fresca
Fino a qui - con le pinze - tutto bene. 
Ci si aspetterebbe dalla protagonista la solita dinamica di chi ricomincia da capo, tipo il primo giorno stupore, il secondo ancora più stupore, il terzo paura, il sesto consapevolezza, il decimo divertimento, il sedicesimo sconforto, , il ventesimo noia, il ventottesimo presa di coscienza, il cinquantesimo si spezza il loop perché lei finalmente è diversa, cambiata, più meglio inside.
Invece da quel momento è solo BORDELLO. Le scene del loop (stesse frasi, stessi personaggi, stesse cose) a malapena di ripetono (forse era troppo difficile segnarsi le battute e ripeterle e mettere le stesse comparse nello stesso posto per girare la scena da un'altra angolazione chissà...), l'unica cosa che lei fa per contrastare il loop è DIVENTARE CATTIVA! WOW! Ragazza ribelle! Vestiti neri e mani che fanno le corna rock perché le brave ragazze vanno in paradiso le cattive ragazze vanno dapertutto! 
MA! Il giorno dopo aver trattato tutti di merda capisce il suo sbaglio e diventa SANTA: dedicare il tempo alla sorellina, dire ti voglio bene a mamma e papà, dire alle amiche che sono delle stronze, fare amicizia con la lesbica bullizzata ed empatizzare coi suoi problemi annuendo con la testa e tutte queste cose che fanno le brave ragazze.
Alla fine - l'unica cosa che in effetti non ti aspetti - il loop si spezza in maniere leggermente non convenzionale, ma dopo 90 minuti di puttanate non te ne frega proprio più un cazzo.
Ma forse sono io che dovrei fare un minimo, ma basterebbe proprio un minimo, di ricerca in più prima di spingere Play. C'è che 'sto film è tratto da un libro chick-lit di quelli dei peggiori, di quelli che le fan ciccione ci fanno meme del genere
e insomma già dalla cover del libro avrei dovuto capire il tipo di pubblico a cui era rivolto. Che non è esattamente un 38 con la barba a cui iniziano a spuntare i peli bianchi e la voglia di andare in pensione ORA e ripetere lo stesso giorno di minestrine, deambulatore e Jessica Fletcher over and over.
Comunque chi fa copertine del genere deve essere un genio vero. Capire cosa vogliono le ragazze e servirglielo sul piatto di un libro... 
Il film è una merda troppo vicino all'inguardabilità per essere sopportato anche se fuori il mondo brucia e il tuo cervello è della stessa materia di cui sono fatti i flubber.
Che poi, il titolo originale è Before i Fall.... Prima che io fallo... e un po' tutto il film si basa anche sul fatto che PROPRIO quel giorno lei ha pianificato di perdere la verginità... poi sarei io a pensare male... boh.
Almeno mi avessero messo come protagonista 'sta tale Halston Sage con la sisa di fuori facile ero più felice
Ho detto cervello di Flubber... cervello...

giovedì 3 agosto 2017

2 fess under

12 feet under
Trama: E qui vasca l'asino...

Dunque. Dopo i pisquani bloccati nel bancomat, i deficienti rimasti sulla seggiovia, gli inetti chiusi nell'ascensore, le tope asserragliate nella gabbia antisquali, ecco le sceme più sceme di cui potevamo vedere la morte idiota: queste due rimangono bloccate - attenzione che questa è proprio bella eh - SOTTO LA PROTEZIONE DI UNA PISCINA PUBBLICA.
Ora, ragazze mie, ma COME CAZZO si fa a rimanere bloccate PER SBAGLIO sotto la protezione di una piscina pubblica? 
Sai, il nastrone arrotolabile che viene messo come copertura alla piscina, che è di quel tipico materiale che visto da lontano sembra fatto della pellicola con cui ci si avvolgono i petti di pollo quando devi congelarli, e invece poi ti avvicini ed è fatto di una microfibra durissima che in confronto una cotta di maglia medievale è una velina. Ma la domanda non è come fai ad uscire, la domanda è come hai fatto a rimanerci!
Insomma queste due sorelle SCEME (dài oh, non è maschilismo, è proprio ma come le definiresti due che rimangono sotto l'acqua mentre il telone viene srotoloto sulla vasca... ) rimangono a mollo anche quando tutti sono andati via perché stavano sotto a cercare di recuperare un anello che era caduto a una delle due (vabbé) e quindi l'inserviente non si accorge che erano immerse (certo perché infatti dall'alto non le vedi due coi costumi neri immerse in non più di due metri di acqua trasparente certo). Ora, quanto ci metterà 'sto telone a chiudersi? Quattro minuti almeno! Che cazzo siete le figlie di Enzo Maiorca? La piscina è olimpionica, mica 'na tinozza.
Foto di topa su unicorno gonfiabile messa solo perché è agosto.
C'è una cosa che le rende ANCORA PIÙ SCEME, e cioè non aver riconosciuto l'inserviente:

MA SIETE SCEME! MA NON LO VEDETE CHE QUELLO È JIGSAW L'ENIGMISTA! Ma che non lo sapete che quello c'ha una sola missione nella vita e cioè farti morire malissimo peggio che puoi? 

ENNAMO UN PO' BELLEMIE! 
Comunque. Abbiamo 'ste due in piscina, ci devono stare tutto il weekend (ovviamente era venerdi sera), il telone telato sopra di me, la legge del mulinello dentro di me (!), e le due sono pure sorelle. Allora, se sei uno sceneggiatora, come lo gestisci un film tutto così? Devi essere proprio bravo per tenermi l'attenzione alta. MA siccome di proprio bravi non ne esistono tanti e comunque i proprio bravi non si mettono a scrivere film con tizie bloccate sotto il telone di una piscina, ecco che gli sceneggiatori proprio scarsi di questo cercano di cavarsela inserendo due cose al plot "loro a mollo":
- FANTASMI DEL PASSATO. Ah. Fantasmi del passato. Sono sempre una grandissima soluzione. Le due hanno FANTASMI DEL PASSATO a dividerle! Quindi, in una situazione di crisi tipo "muoio e finisco nei Darwin Awards", le due ovviamente tirano fuori le scaramucce tra sorelle. Ovvio.
- TERZO PERSONAGGIO. E qui vasca l'asino di cui sopra. MALE MALE MALE se vuoi fare un film tutto incentrato su due personaggi che devono sopravvivere e poi, bum, me ne metti un terzo (peraltro veramente scritto coi piedi, ma quelli tutti rancidi e rugosi di quando li lasci a mollo per due ore), che serve solo a fare minutaggio, a cambiare le sorti della sopravvivenza, a dare una speranza alle SCEME e allo spettatore, a farlo diventare l'ago della bilancia del film e, MALE!, il VERO protagonista! Da quando appare il terzo personaggio è ovvio che tutto dipenderà da lui, e non più dallo spirito di sopravvivenza e dall'inventiva delle protagoniste allo stremo.
Certo hanno mai fatto un film su PISQUANO INCASTRATO SU INTERNET! SOPRAVVIVERE SARÀ UNA QUESTIONE DI LIKE! Io mi candido. Ad ogni modo possiamo ben dire che 12 feet deep è un film che viene dritto dritto da quelle locandine previsionali che avevo già fatto SETTE anni fa:
E che in fondo, stando a certe foto che si trovano sull'internet se cerchi "people stuck in things" non erano poi tanto assurde:
Quest''ultimo mi sembra quantomai indicativo e almodovariano... Uomo stuck in vagina gigante uno di noi.

mercoledì 2 agosto 2017

Era di Maccio

Omicidio all'italiana
Trama: Balla balla Ballerina

Ci sono due matti che riescono a fuggire dal manicomio dove sono rinchiusi. Solo che a dividerli dalla libertà ci sono 50 cancelli molto alti. I due non si perdono d'animo e iniziano a scavalcare i cancelli. Scavalcano il primo. Scavalcano il secondo. Scavalcano il terzo. Scavalcano il quarto. Scavalcano il quinto. Scavalcano il sesto. Scavalcano il settimo. Scavalcano l'ottavo. Scavalcano il nono. Scavalcano il decimo. Scavalcano l'undicesimo. Scavalcano il dodicesimo. Scavalcano il tredicesimo. Scavalcano il quattordicesimo. Scavalcano il quindicesimo. Scavalcano il sedicesimo. Scavalcano il diciassettesimo. Scavalcano il diciottesimo. Scavalcano il diciannovesimo. Scavalcano il ventesimo. Scavalcano il ventunesimo. Scavalcano il ventiduesimo. Scavalcano il ventitresimo. Scavalcano il ventiquattresimo. Scavalcano il venticinquesimo. Scavalcano il ventiseiesimo. Scavalcano il ventisettesimo. Scavalcano il ventottesimo. Scavalcano il ventinovesimo. Scavalcano il trentesimo. Scavalcano il trentunesimo. Scavalcano il trentaduesimo. Scavalcano il trentatreesimo. Scavalcano il trentaquattresimo. Scavalcano il trentacinquesimo. Scavalcano il trentaseiesimo. Scavalcano il trentasettesimo. Scavalcano il trentottesimo. Scavalcano il trentanovesimo. Scavalcano il quarantesimo. Scavalcano il quarantunesimo. Scavalcano il quarantaduesimo. Scavalcano il quarantatreesimo. Scavalcano il quarantaquattresimo. Scavalcano il quarantacinquesimo. Scavalcano il quarantaseiesimo. Scavalcano il quarantasettesimo. Scavalcano il quarantottesimo. Scavalcano il quarantanovesimo... * a quel punto uno dei due, ormai stremato, dice all'altro:
- Senti. Sono troppo stanco. Torniamo indietro, ci riproviamo domani.
Ecco. La comicità di Maccio è proprio come quella di questa amena barzelletta. Quel tipo di grottesco talmente imbecille che un po' ti fa ridere anche se non vuoi. Ma che è lontano mille miglia dal rimanere impresso nella mente.
Dopo la marea di finti trailer che non sono mai entrati nel mio immaginario (forse perché non avevo già la tv, ah noi parvenù che non hanno la tivvù), dopo il filmaccio d'esordio che non era piaciuto secondo me manco a lui e dopo la ciulata con la Canalis che mi sa che quella che gli è piaciuta, ecco Maccio di nuovo alle prese con il lungometraccio, e proprio non gliela fa.
Siamo sicuramente messi meglio della volta prima, perché almeno la storia raccontata - che comunque andava benissimo per uno sketch, anche questa un certo minutaggio tira le cuoia, per l'appunto - è più divertente. Anche se non proprio innovativa eh... parte un po' vecchiotta già dal plot.
In un paesello sperduto, sindaco e fratello, che si dividono mezzo cervello in due, trovano una vecchia morta, quindi decidono di fingere un omicidio atrove sulla falsariga di Cogne, Erba, Novi Ligure, Garlasco, tutti paeselli sperduti diventati famosi per il peggiore dei motivi, gli omicidi atroci.
I due (per ritornare al discorso sul tipo di comicità) decidono di accoltellare la vecchia, ma siccome nessuno dei due ha il coraggio, anche se quella è già morta, decidono di portarla su un campanile e buttarla di sotto, dove hanno messo tutti i coltelli con la punta verso l'alto. Poi, tipo epifania, si accorgono che la cosa non funzionerebbe, allora portano la vecchia di sotto e le lanciano i coltelli da sopra il campanile.
Da quel momento in un susseguirsi di cretinate varie ed eventuali, tra giochi di parole alle volte un po' forzati, vecchi che ringiovaniscono grazie all'internet e ragazzini che citano Gomorra, il film si trascina fino alla fine in un'altalena di scenette che divertono (non così tante e non così tanto) e altre che lasciano abbastanza basiti.
I personaggi (troppi) sono scritti maluccio, perché se Maccio e Hebert non li devi scrivere, loro sono già belli e serviti da ore e ore di imbecillità già rodata, su quelli nuovi ti devi concentrare di più, devi far vedere che sai scrivere l'idiozia per davvero, che è sempre la cosa più difficile da scrivere. Scrivi bene un imbecille e mi avrai per sempre.
Il personaggio della Ferilli per esemppio, giornalista senza scrupoli che per l'auditel ammazzerebbe lei la gente, praticamente un clone di Barbara D'Urso, è più che risaputo, già visto e stravisto. Biggio immigrato fa tristezza e su Frassica scende un definitivo velo pietoso.
Salvano appunto la faccia Maccio e il sodale di sempre Ballerina, che hanno una tale alchimia che basta metterli lì, e fanno ridere.

AH AH AH!
Sai chi doveva davvero ma DAVVERO diventare grandissimo al cinema? I Broncoviz. Ma che geni erano i Broncoviz? Io se ancora oggi (20 anni dopo) rivedo gli sketch di Hollywood Party impazzisco.
Rivediamoli insieme, altro che Maccio.

Watch Broncoviz - Hollywood Party (Puntata 01) in Comedy  |  View More Free Videos Online at Veoh.com
*Sì. Ho scritto tutta la numerazione una per una. Infatti nella barzelletta i cancelli erano 100. so che vi divertite quando mi lancio in queste cose sfiancanti e inutili. Ma voi non mi volete così male, no?

martedì 1 agosto 2017

Casey disperati

Manchester by the Sea
Trama: Manchester Divided

Mettiamola così, Manchester by the Sea è un'incudine lanciata in faccia da uno con una forza sovraumana e una mira pazzesca. Vestito da marinaretto. Lui:
Entri che sei un bocciuolo di rosa in un campo di azalee appena annaffiato dalla rugiada mattutina, esci che sei una larva strisciante strafatta di xanax.
Prima di tutto Manchester non è quella Manchester, ma l'altra, quella in America (poi un giorno capiremo perché in ammariga ci sono Roma, Napoli, e appunto anche Manchester.), quella che già di suo si porta dietro una tristezza atipica, e della provincia ammarigana, e della città di mare che sono tra le più tristi del mondo conosciuto (mi perdonino tutti gli abitanti delle città di mare ma so che converranno con me. E se non converranno con me almeno converranno con la Bertè).
Insomma c'è Casey Affleck, che sbarca il lunario come può, a Boston, cercando nell'umiltà una vita defilata, del tipo, faccio il lavoro più umile del mondo perché voglio che il mondo mi passi accanto. 
Di solito lo fanno i mutanti quando cercano di non farsi notare (tipo Logan che fa il boscaiolo o Magneto che fa il fabbro... vabbé...)
A Casey, che già si capisce da subito che non se la passa tanto bene, interiormente, gli muore il fratello. A quel punto deve tornare a Manchester e prendersi cura del nipote. Ma lui a Manchester non ci voleva proprio tornare, lo si capisce dallo sguardo, è lo sguardo di quelli a cui gli è successo qualcosa che è meglio non sapere, e per lui è meglio non ricordare.
Quello sguardo che poi ti fa vincere un meritatissimo Oscar. 
Certo la carriera di Casey è abbastanza assurda, dall'essere "fratello di Ben" è passato a diventare "il fratello bravo di quell'altro che non si capisce se vuole farlo o non vuole farlo 'sto Batman". E dire che quasi te lo scordi in Will Hunting e in Ocean's Eleven. Non te lo scordi però in Gone Baby Gone e nel Bastardo Jesse Jones (per cui aveva già ricevuto una candidatura, comunque, il fatto è che ormai nessuno si ricorda più le candidature.. troppi anni... troppi oscar.. basta aboliteli...)
Poi ha fatto anche il regista di quel film pazzo con Joaquin Phoenix. A me piace Casey. Mi piace un caseyno.
Certo c'è tutta la questione "sexual arousement" e Brie Larson, supermadrina stupenda della causa, che ha dovuto per due volte consegnare i premi a Casey Affleck che invece ha le denunce per molestie sessuali, brutta storia in cui infatti mi guardo bene dall'entrare. Le facce di Brie parlano da sole
Attenendomi a quello che ho visto nel film, che è poi la cosa che l'Oscar premia,  se l'è strastrastrameritato. Ok, aveva contro Denzel rompipalle e anche un po' rosicone:
Ryan di La La Land (niente a che vedere con la mestizia di Casey), Andrew il Pelè della guerra attrezzo maledetto che va benissimo così e Viggo che se non ha vinto per La promessa dell'assassino era inutile vincesse per Cap Fantastic.
Quindi Oscar che non ti aspetti perché in fondo nessuno lo conosce Casey Affleck - parlo della ggente normale, non di voi e di me che lo seguiamo da anni, come anche gli avvocati e le femministe - e, ribadisco, impossibile pensare che lo vincesse qualcun altro.
La sua interpretazione sommessa e triste fino alla disperazione (ma non quella disperazione urlata che piace tanto a Hollywood) è strappacore, di quelle che sembrano vere, di quelle che chissà quali fantasmi reali s'è tirato fuori per far uscire fuori quegli sguardi, oppure nessuno ed è solo bravissimo. Lo dico da tanti anni, alla fine c'è una certa facilità a fare il matto/malato/storpio, entri nel personaggio e via (senza nulla togliere per carità) ma a fare la persona normale che gli succedono cose normali a cui reagisce in maniera normale, avoglia a farlo bene.
Andate a vedere MbtS (a questo punto a qualche arena come ho fatto io), però preparatevi, perché l'incudine di cui parlavo prima arriva tutta insieme e davvero con una mira balistica da cecchino che puntat proprio dritto alla faccia, allo stomaco, al petto. Non dà scampo.
Il film potrà sembravi verboso, statico, quasi noioso, ma vi entra dentro come una Lancia di Longino e vi trafigge.
Per dirla con le parole di Jimmy:
La TristeZZa con le ZZ maiuscole che trasuda da MbtS è palpabile, proprio perché non è esagerata nelle esternazioni. Ci sono pianti, ci sono confronti, c'è violenza e c'è dolcezza, ma nessuna di queste emozioni si scatena davvero, perché difficilmente lo fa nella vita vera. Non è un film la vita vera, anche se lo vorremmo. Disperatamente lo vorremmo. Ecco magari non proprio MbtS ma lo vorremmo. Che insomma:
Io vorrei più un incrocio tra Amelie Poulain e Mad Max Fury Road.
Nipote di Casey BRAVISSIMO pure lui (se lo meritava più dei cinque minuti di quello di Moonlight)
mentre Michelle Williams non so, non riesce mai a piacermi del tutto. 
Comunque Michelle Williams (4) e Amy Adams (5) nuove Leonarde Di Caprio degli Oscar eh.
Certo in effetti non so quanto convenga vedere MbtS adesso, all'alba dell'estate, che siamo già di nostro delle meduse spiaggiate in preda alla marea e ai ragazzini coi secchielli, ma se proprio siete in vena di pensantezza, lasciatevi avvolgere da quella di questo triste, intenso, implacabile (implacabile perché quello che succede a metà film è atroce, ma proprio atroce veramente) film.