mercoledì 27 aprile 2011

Diavolo Patria Famiglia

Insidious
Trama: Bambino Coma. Demone approfitta.

Come campeggia ben visibile sulla locandina, Insidious viene fuori dalle pregne menti dei creatori di Paranormal Activity (produttore) e Saw (regista del primo e sceneggiatore dei primi 3). E quindi ecco che il film è un frullato dei due modi di fare horror. E si prende il buono di uno e lo schifo dell'altro. Da Paranormal Activity si piglia le scene riuscite, quella della casa infestata, dei fantasmi che non sia mai che prima di apparire non ti fanno tutti quei simpatici scherzi tipo cigolii di porte o apparizione medianiche BU!. Invece di Saw si piglia la sbagliatissima necessità di creare ad ogni film il "mostro" che così puoi usarlo anche in settemila seguiti. Ancora non l'hanno capito che i mostri quelli rimasti nell'immaginario (Freddy, Jason, Mike e compagnia brutta) sono nati da soli. Tu non puoi e non devi partire col presupposto di "dai! Creiamo il mostro icona!". E qui lisciano completamente la missione creando una solta di demone a metà strada tra Pulcinella e Darth Maul.
Il film quindi è pieno di elementi già visti (che sono anche quelli che funzionano in quanto a Paura! - Poltergeist (ivi comprese le stanze rotanti), una certa attenzione al comparto sonoro che strizza l'occhio agli horror anni70, "presenze" subliminali (che io ho visto e urlato "hai visto? hai visto il bambino?") - mentre si perde in una lunga sequenza finale francamente sbaracconata, se capite cosa intendo; un viaggio astrale tutto macchina del fumo e vecchiette con il velo nero.
Certo che più vedo film di bambini diavoletti, più mi convinco che di fare un figlio proprio non se ne parla! Prima di tutto bisognerebbe non fargli MAI avere tra le mani carta e pastelli, che quella è SEMPRE la prima avvisaglia! Esempio:
Poi anche tu genitore! Ma che sei scemo? Se tuo figli ti fa un disegno così, psicologo subito! Ecco, a proposito dei MILLE disegni tutti incasinati che fanno i bambini demonietti (da Samara al Sesto Sesto a The Others) mi piacerebbe un giorno vedere un film dove il mostro è ESATTAMENTE com'è disegnato dal bambino. Cioè, tipo che il padre trova il disegno:
e poi quando alla fine appare il mostro è così:
sarebbe paurissima. Nel film c'è un variegato gruppetto di "ghostbusters" (medium più tecnici con il rilevatore di ectoplasmi) che ci porta dritti dritti a una collection sensitiva:
(questo qui sopra ve lo presento in uno dei prossimi CineDesign).
Vi ricordo che se volete contattare gli spiritosi spiriti via Tavoletta Ouja c'è quella C&B che funziona benissimo con Darth Pulcinella.

martedì 26 aprile 2011

CAPPUCCETTO ROSPO

Cappuccetto Rosso Sangue
Trama: Cioé una volta Cappuccetto Rosso. 

Dove sta la differenza tra "tratto da", "liberamente tratto da" e "denunciateli, rinchiudeli al gabbio senza processo e buttate la chiave per sempre"?. Sta in questo film. Allora prima di iniziare questo divertentissimo post dove C&B darà davvero il meglio di sè (ci saranno risate, paura, tope e nani, venghino siorresiorri venghino) e dove incredibilmente non ci saranno battute anni70 tipo "Cappuccetto Rotto", "Che coso grande che hai" o allusioni sulle donne in quei giorni, laciatemi dire che questo film ha già un posto prenotato sul podio dei Broccoli Film ai prossimi Chicken&Broccoli Awards. Ma passiamo alle belle cose che ci saranno nel post, tutte cattive; e lo sapete perché mi sento in dovere di dire tante cose brutte su questa mostruosità mascherata da film? Perché ci SONO ANDATO AL CINEMA, e gli ho regalato 8,50 euro sudati! Capito? 17.000 lire! Per vedere un proto-Twilight che getta scampi e scompiglio nel mondo delle favole (ma non quelle dei Grimm o di Perrault, parlo di quelle che si raccontano le adolescenti con gli occhi a palla). E si cominci proprio dagli occhi a palla che ho visto sia sullo schermo fluidificato:
Sia accanto a me. Infatti, com'era prevedibile, la sala era gremita di piccole fanciulle in fiore, che se non avessi avuto la scusa di essere con la cospettatrice (scusa e anche colpa sua, come fu colpa trascinarmi a vedere non UNO ma DUE film di vampiri diamantiferi) mi avrebbero preso per un maniaco (non che non lo sia, per carità). Queste ragazzine io le ho guardate bene, ho guardato i loro visi nella luce dello schermo, mi sono girato apposta nei momenti dell'amore del film, quelli diciamo dove la protagonista si lascia andare a effusioni con i due bellimbusti, effusioni consumate velocemente sulla paglia col fuoco dietro: e loro se ne stavano con il naso all'insù e lo sguardo sognante, ma proprio sognante. Ora, io mi chiedo, capisco che i giovani devono scaricare la loro carica di ormoni, e se internet e tutto il suo porno è corso in aiuto ai maschi, le ragazze devono ricorrere ad altro. Ma possibile che le ragazze si accontentino di scene così?
per scaricare la loro tensione amorosa? Sono io che non accetto la cosa? Non accetto che alla fine Candy Candy era uguale uguale e le ragazzine alla fine gli serve credere sempre e comunque al principe azzurro (o al vampiro diamante o l'uomo pupo)? Dbaglio io a pensare che si siano tutte rincoglionite per colpa del triunvirato TIT (T.V.-Ignoranza-Tronisti). Insomma sono sceme le ragazzine di oggi o invece è sempre stato così? Lo chiedo a voi, lettrici (lo so che per voi C&B è come un principe verdognolo e lo leggete con lo sguardo sognante) e vi chiedo: ma ci credete davvero al principe azzurro? O fate finta? Cioè, lo sapete vero che NON ESISTE? Se invece ci credete davvero ecco a voi Cappuccetto Rosso versione Twilight, dove TUTTO quello che ricordate della fiaba (bambina, nonna, lupo, foresta, cacciatore) NON ESISTE, al limite esiste solo "CHE OCCHI GRANDI CHE HAI, Amanda", e al suo posto ci sono una Cappuccetto che va in giro per tutto il tempo così [cit.]:
Cateto di un triangolo amoroso (ANCORA?!) e divisa tra un bellimbusto biondo e un bellimbusto moro (tral'altro se proprio dobbiamo dire, dal fascino molto al di sotto dei due protagonisti dei film vampirosi). Insomma, dov'è finita la bambina furba e scaltra che attraversava il bosco ecc ecc? Dov'è finito essere ingurgitati dal lupo e uscirne fuori vivi? Non v'è traccia. Al suo posto Amanda Seyfried. Come ben sapete Amanda è una topa ipertiroidea:
Che tutti i quattordicenni vorrebbero avere sotto mano anche solo per uno o due minuti (tanto a un quattordicenne bastano). Peccato che si sia attaccata addosso l'etichetta di lesbopower e non riesca ad uscire da un film senza aver baciato o una mora o una rossa. Anche qui si lascia andare ad un ballo con tendenze lesbo per far ingelosire uno dei due bellimbusti. A parte che un ballo lesbo (Sharon docet) più che far ingelosire, lo sappiamo bene che effetti può avere, ma la cosa veramente DA DENUNCIA è questa frenesia pelvica di Cappuccetto Rosso. Cristo. LI ODIO! Lo sapete perché? Perché stanno rovinando TUTTO. Ma che devo essere io a ricordarvi la potenza violenta, le trame sanguinose, gli intrecci diabiolici, i personaggi folli e visionari di cui sono piene le fiabe? E invece Hollywood si impegna sistematicamente a DISTRUGGERLE, una dopo l'altra, dopo l'altra, dopo l'altra. E mica è finita qui, no infatti non sia mai che nei trailer per le ragazzine corse al cinema non c'era Beastly, film "tratto"..."liberamente ispirato"..."denunciateli, rinchiudeli al gabbio senza processo e buttate la chiave per sempre" dalla Bella & La Bestia. Trailer per facilitarvi l'emozione ormonale:
Quindi siamo in piena corsa alle fiabe per accontentare gli ormoni delle teen e dei gay con il solo risultato che nessuno si metterà a dirigere più film da fiabe come Esopo comanda. E allora dai, avanti così, fammi un bel Peter Pan con Wendy combattuta tra un biondino homo con la tutina verde e un moro Capitan Uncino un po' stronzo ma, "uuuu, le ragazze si innamorano sempre degli stronzi". Dai, avanti così, che La principessa sul pisello si scrive praticamente da sola. Avanti. Così. Maledetti.
Che se vogliamo andare a cercare una cappuccetto rosso ben fatto dobbiamo chiamare in causa la Ellen Page di Hard Candy (l'avete VISTO, vero? No? Ecco, fatelo).
Quindi c'è Cappuccetto ma non c'è solo il lupo... No! Qui c'è IL LUPO MANNARO! Perché capito, ormai le ragazzine se non sono "creature della notte" che però - ma va - AMANO, non sono contente, siamo proprio negli anni2000, se non si trasformano in bestie assetate di sangue non so' contente. E dio mio, il Pupo Mannaro di questo film è quanto di più squallido e orrendo si sia mai visto. Ricordate quando ho decretato Cursed come il peggior film di Lup Man al mondo? Ecco, mi ricredo al volo. Poi, veramente, sembrerò un Uomo Loop, ma le trasformazioni in CGI o me le fai bene, o lascia proprio stare.
Poi c'è la nonna, una frikkettona coi dredd, poi c'è il mistero del "chi è il lupo? lupo ululì? lupo ululà?" cose brutte, con una fotografia da copertina di Harmony e un impianto scenografico talmente povero e arraffazzonato da ricordare un giro a luna park circondati da casette di cartapesta e animatroni cigolanti. Per non parlare del fatto che il film è completamente ricoperto di neve e ai protagonisti vuoi mai che esca una nuvoletta di fiato dalla bocca. 

Ma qui sono io che forse esagero. Forse esagero ad essere sconvolto per la partecipazione "attiva" (e non solo nella colonna sonora, intendo proprio messa su un palco, di legno finto, a "suonare" coi mascheroni) di Fever Ray (aka The Knife). 

Pecunia non olet mai, soprattutto quella di Hollywood, ma c'è un limite a tutto. Credo.
Ma NON ESAGERO quando non posso evitare di rimanere sconvolto di fronte a GARY OLMAND. Allora, Qui si apre un capitolo interessante di questo film ORRENDO. Il capitolo Gary Oldman. Io con Gary c'ho il dente avvelenato da quando, nella mia Potter mania, lessi che aveva deciso di fare la serie HP, nei panni di Sirius, perché "ogni tanto faccio questi film inutili, più che altro per rilassarmi" MA COME CAZZO TI PERMETTI? "film inutili"? Ma veramente adesso te la sei cercata. Ma tu hai presente che carriera hai? Ma hai presente che hai fatto Lost in space?! Ma ti ricordi che hai fatto Air Force One con l'accentùo rùsso? Ti ricordi The book of Eli? E te lo ricordi il film dove HAI FATTO IL NANO!?! Te lo ricordi il NANO?

Vedi che hai implicitamente firmato il contratto per il prossimo Biancaneve. Ti odio Gary Oldman. Sono contento che se cerchi su internet e ti scordi una "r" esce fuori questo>
Ti sta bene! Ti sta bene perché non è giusto che sei considerato un grande attore solo perché hai fatto bene il pazzo una volta e da allora solo stronzate una sull'altra fino a una gigantesca montagna di merda e tu seduto in cima! Pensi che non mi sono accorto che sei una farsa? Pensi che gli agenti del F.L.I.N.C. non abbiano un faldone grosso così su di te! Guarda che chi prende in giro Nic Cage per i capelli non ha capito che il VERO e UNICO e PRIMO terrorista del pelo SEI TU! Ah no?
E poi, tutti i videogiochi che hai doppiato? Ne vogliamo parlare? Quanti soldi vuoi quanti soldi vuoi? Per non parlare di quando anche tu ti sei fatto fregare da IL PIPPA:
E vogliamo parlare del fatto che in questo film fai IL CACCIATORE DI LUPI? Vogliamo ricordare alle lettrici la tua grande esperienza come cacciatore? Per non parlare poi di come ti sei vestito> Poi tutti bravi a prendere in giro Nic Apprendista Segone. Tutti Bravi!
Ti odio Gary Oldman e ti odio Hollywood, perché ci hai rovinato l'ennesima fiaba. E quindi, Cappuccetto Rosso Sangue, MORTACCI TUA...

Ma siccome, come sapete, a me le fiabe stanno a cuore. Non ci sto proprio a cedere al ricatto morale di Hollywood che ha deciso di rovinarmi l'infanzia e vi faccio vedere delle foto, sempre ispirate alle favole, che rappresentano un modo giusto (non l'unico, ma almeno bello) di interpretarle.
Le foto sono dello spagnolo Recuerco e sono assai migliori di quelle della Liebovitz con Beyoncé Alice, Scarlett Cinderella, la Lopez Jasmine (anche se Julianne Ariel) e tutti gli altri attori pagati da Disneyland. Per quanto riguarda lupi mi viene in mente solo questa:
Ma dovrò pure sfogare i miei ormoni da quattordicenne no?

CICUTA & BROCCOLI#2 ☺ JUNKIE MOVIES WEEK P.S. ☺ • Il pasto nudo

Piccola premessa, tanto per ricordarvi che - colto da manie dittatoriali - C&B ha aperto tempo fa i post anche ad altre firme: Tofu&Broccoli per i film giapponesi che a C&B proprio non va di vedere ma che gli hanno detto che è meglio che in un cineblog ci siano ogni tanto, e Cicuta&Broccoli, recensioni che hanno bisogno del vocabolario e di un approccio filosofico e filologico (senza alcuna logica quindi) ai film. Ecco a voi la seconda puntata di Cicuta&Broccoli, se riuscite a raccapezzarvici. Fine piccola premessa. [C&B]
Eroini: Fare esplodere una testa, in una lotta di sopraffazione psichica, in schizzi di pasta umana scomposta era un segno premonitore, o anche un sogno premonitore, Scanners nel 1981, dieci anni prima del Pasto nudo, 1991. Altro segno poteva essere una certa abnegazione domestica di Cronenberg per l’ingegneria meccanica, non ci sono aggiornamenti in tal senso, ma il regista gradisce ritirarsi nella propria officina, smontando congegni sessualmente allusivi, come moto di grossa cilindrata, per vedere di cosa possono essere allusioni i cilindri estratti dalla combustione, in eXistenZ Willem Defoe ce ne dà un ritratto subdolo macchiato di midollo spinale, parodia di Cronenberg in una realtà virtuale che continua a girare in un programma infetto, quando la corrente si sia staccata. 
Breve definizione del regista, che riassume l’introduzione, Cronenberg è un analista della copula tra tecnologia e umano, un vouyer della colonizzazione della psiche, delle simbiosi tra organismi segretamente ostili, lui stesso colonizzatore di opere altrui per sottrarre i segreti della loro fabbricazione. Spionaggio industriale applicato al mondo dell’arte. Nel pasto nudo, Cronenberg ci entra fingendosi Burroughs, autore del libro, per non far entrare in rigetto l’opera, come Burroughs stesso, a sua volta, si finge completamente assuefatto alle contorsioni malate del suo animo per riuscire a scriverne e non venir tranciato dai meccanismi di interdizione della mente. Sterminare tutti i pensieri razionali, questa la mia conclusione dice Bill, pseudonimo di Burroughs sotto copertura nella propria mente aggredita dai parassiti della droga, interpretato da Paul Weller, copertura di Cronenberg che vuole sottrarre dalla scrittura del Pasto nudo il segreto dell’autore che l’ha scritto. Sembra Inception di Nolan, 2010, il Pasto nudo film, 1991, il Pasto nudo libro, 1958. In un'intervista Cronenberg stabilisce una cronologia di ritardi tra le arti, quello tra letteratura e cinema trova la sua conferma, con l’aggravante che Nolan non è un bravo agente infiltrato, i suoi segreti sono quelli di Hollywood, che poi solo Lynch, in Mulholland Drive è riuscito a decifrare, in un'opera, chiaramente, ancora più cifrata. 
I fatti: Il fatto è uno, o meglio una, la carne che urla in ogni lingua per aver servito il proprio pasto, che rimane nudo quando lo si guarda in un momento di lucida astinenza, nudo sta per quello che è, il bridido genitale depresso sotto la strofa d’amore abbattuto, lo sventramento fumante nello strazio censurato dei macelli sotto la fettina guarnita sul piatto illustrato. Il fatto è che la droga inietta la dipendenza, ma la droga è un istinto universale delle cose di addentare altre cose per ricreare il proprio habitat invasivo. In uno dei tanti suoi incisi sulle droghe, nel Pasto nudo se ne trovano, nella Scimmia sulla schiena anche di più, Burroughs considera alcuni funghi allucinogeni come portatori di una memoria atavica che si riversa nel consumatore iniettandolo in una realtà alternativa custodita dalle cellule organiche della droga, il consumatore che crede di assumere, ma invece è assunto, assorbito. Questi funghi funzionano come ricreatori che si installano nella mente per riportare nella carne, sempre affamata ed è questa la sua permeabile debolezza, la sua incrinatura, una realtà estinta, potrebbe anche essere un frammento quotidiano della civiltà che li ha coltivati, hardisk organici metabolizzabili. 
Ma c’è anche un fatto, uno scrittore che si rifiuta di scrivere, lo crede troppo pericoloso, ma che scoprirà che tra le tante dipendenze che si cercano di infilare sotto pelle, la scrittura è il parassita che preserva dalla degenerazione omicida in cui lentamente o, in certi casi, istantaneamente ci riducono tutti gli altri. Burroughs è questo scrittore, il Pasto nudo, film, è la storia dello scrittore che scrive il libro, il Pasto nudo, dovendo rinunciare alla propria coscienza che altrimenti lo tradirebbe, riportandolo, senza neanche aver iniziato una pagina, alla ragione della scrittura stessa, la beffa demoniaca dell’abuso che finisce in una tragedia gratuita, causata dalla droga, quella proprio che si scioglie sui cucchiaini in quelle stanze con i materassi a terra. Il fatto è la progressiva ingestione nella scrittura, che è un parassita, per liberarsi dall’ingestione di altri parassiti, le droghe, usando metafore che ne assorbano gli effetti deleteri, come spugne che si possano impregnare di veleni. 
Nel Pasto nudo, film, non ci sono droghe da acquistare nel primo angolo di malaffare, ci sono metafore della dipendenza che si travestono da macchine da scrivere, da alieni reclutatori in bar frequentati da sterminatori d’insetti, da millepiedi brulicanti in vari dimensioni sul mercato nero di Tangeri, da omosessuali che cercano di reclutare Bill, ognuno affamato della dipendenza altrui per potersi rigenerare nell’altrui carne, proponendo ognuno false terapie di svezzamento. 
Spacciatore: Da quanto detto ormai siamo disinibiti abbastanza per vedere lo spacciatore come uno di noi, e non è una parodistica campagna di sensibilizzazione governativa, oltre al fatto che il Governo, come organizzazione delle persone secondo uno stato imposto, è il primo spacciatore, di luoghi comuni, soprattutto. 
Ognuno di noi è uno spacciatore, ognuno di noi cerca di diffondere la sua dipendenza, tanto da creare crisi di astinenza, o rigetti, che poi di solito si curano sostituendoci con altre dipendenze, ancora più morbose, forse perché meno fragili.
Spacciato
Dietro tutte queste metafore c’è un delitto, il gioco di due amanti, rovinato dai loro doppi invasi dalle droghe che ne controllano i giochi, finché all’improvviso cambiano la regola e invece del bicchiere a cadere per terra è il corpo di chi avevi baciato prima, non sapendo che era l’ultimo bacio, forse da qui anche il titolo del libro di James Crumley, L’ultimo vero bacio, appunto. Guardate le date di morte di Burroughs e della moglie e andrete oltre la metafora.
High in the sky: Polvere insetticida, piretro per precisione botanica, carne nera di millepiedi acquatico brasiliano, tritata ed essiccata, sa di formaggio guasto, per la precisione, stando all’olfatto di Bill, impasto di resina e albicocca, da spalmare con un dito, quello di Bill, sulla bocca di Joan, la moglie, risorta a Tangeri come moglie di uno scrittore americano che cerca di cannibalizzare la macchina da scrivere di Bill, che è poi la stessa scrittura di Bill che qualcun altro cerca di trapiantare come un parassita nella propria mente, sto parlando ancora dello scrittore americano sposato con la Joan risorta, moglie uccisa di Bill, da Bill stesso, per scrivere un capolavoro che la sua mente, però, rigetta. Ancora, un Mugwump, alieno dal cefalo mammella che stilla succhi inebrianti quando la frase che batti dentro la sua bocca lo soddisfa 
e poi le macchine da scrivere che si mutano in insetti paranoici che vedono cospirazioni mirate a distrarti dalla loro tastiera affamata di dita. Se trovate invitante questo assortimento significa che vi state disintossicando.
«Ho detto cazzo che botta»

Potrei dire, culo che lotta, Bill racconta un piccolo aneddoto, che vorrebbe essere il centro di gravità metaforico del film che cerca di mangiare il Pasto nudo, è inevitabile usare la metafora, si può cambiare, a discrezione il verbo, comunque. In breve, che in lungo c’è nella scena che si può ripetere a piacimento, un uomo sottovaluta il talento orale del proprio culo lasciandoli sempre più spazio, tanto che apprende a parlare, e se prima la cosa ha un suo lato affascinante redditizio, diventa molto richiesto sulle crociere come ventriloquo (ricorda, bisogna ammettere, la biografia di un altro personaggio, purtroppo italiano), poi è il culo a prendere il sopravvento fin quando il cervello, ormai inutile, si spegne. No, veramente, ricorda proprio qualcun altro. E a questo punto dopo tanta metafora un poco di retorica, questa a seguire è la frase retorica, certo la poesia è profetica, che detta in un altro modo è tutt’altro che retorica.
Perché ti fai? Dipendere da qualche altra cosa è un sollievo, perché, in qualche modo sappiamo cosa è, mentre dipendere solo da noi stessi non si mai che taglio può prendere. Elusivo? 
Chill out zone: E sparando addosso alle metafore per far saltare fuori la droga dalle tasche, nel ricordo della polvere che Burroughs non tirava ma che odorava dopo un colpo della rivoltella inseparabile, come Inseparabili erano i gemelli di Cronenberg. 
Contributo visivo:

[Zvetkov]

lunedì 25 aprile 2011

Chef Toni

Una vita tranquilla
Trama: 'na shtoria 'e viulenza.

Prendi i due ragazzi di Gomorra e falli andare a fare "un lavoro" in Germania. Lì ci trovano Viggo Mortersen Toni Servillo ex-camorrista pentito che ha aperto un risthotel e si è rifatto una vita, una vita tranquilla. Uno dei due mariuoli è il figlio, abbandonato fingendosi morto (ma in realtà emigrato) 15anni prima per salvarlo. Ma quando hai dietro una history of violence, non è che quella sparisce semplicemente passando confine... camorrista sei, camorrista rimani, per sempre.
Il film è, incredibilmente, di un regista che ci ha regalato degli anni or sono un film dove Argentero porge il toblerone a Violante Placido e fanno uno schifo, e un altro sul calcio che ho visto ma francamente non so/non ricordo. A rigor di logica doveva essere l'ennesimo filmuncolo itagliano, e invece ecco che - sarà la trasferta da emigranti e lo sforzo di fare bella figura?- Una vita tranquilla si rivela un condensato di tristezza e violenza perfettamente servito. Ben Servillo anzi, visto che il film è retto in gran parte dalla recitazione di Toni Servillo (infatti ci ha vinto il Marc'Aurelio, è importante il Marc'Aurelio eh) che con la sua faccia imperscrutabile rende stupendamente la violenza indomita di un uomo forzatamente qualunque. Ma non è che Servillo basta per fare un bel film, ci serve anche un bel film, che regge Servillo. Questo lo è.
Certo, simm' itaglian' paisà, e proprio non ce la facciamo a non metterci i sentimenti (in questo caso padre-figlio), Sentimenti©Itaglia, ricorda! Ma per una volta va bene anche così, che per questa volta il sentimento servì, servì a Servillo che serve. Vabbè, alle volte dei bei film itagliani li fanno, li girano in Germania, ma li fanno.

La nascita dei TEEN MOMMY THRILLER!

Non ci crederete - non ci credevo neanche io - ma oggi nasce un NUOVO GENERE CINEMATOGRAFICO! Pensavo di stare vedendo una stronzata immane ed ecco che minuto dopo minuto mi si apriva un mondo: il mondo dei MOMMY THRILLER ma versione 2011: i TEEN MOMMY THRILLER, che in italiano vuol dire i thriller per ragazze madri! Vi ricordate i Mommy Thriller no? Quei bei film che fanno paura alle mamme: li trovate tutti riassunti in un comodo schemino qui.
Ecco, oggi e solo grazie a questo capopopolavoro di The Roommate, posso dire che le mie suppliche e il mio studio al microscopio di Ashley Judd hanno portato i loro frutti, The Roomate, la compagna di stanza e di merende, inaugura infatti i:
La protagonista del film è una giovane ragazza innocente, che per comodità chiameremo Anna Tatangelo
Lei, dovete sapere, è una vera protagonista del suo tempo e della sua femminilità. Infatti è un'aspirante stilista. Che belli i tempi moderni, dove nell'antichità tutte erano aspiranti modelle e invece oggi sono aspiranti stiliste. I ragazzi rimangono i più contenti sempre, con tutte queste ragazze aspiratrici. Ecco i suoi stupendi modelli giralamoda:
La strada per il successo, con capolavori del genere, è assicurata, senza passare per Anna Wintour. MA ATTENZIONE! Sulla strada della nostra aspirante ci mette lo zampino...ahi ahi:
Ah, il diavolo! Il diavolo la sa lunga, mica si presenta più con le fattezze di un bravo marito matto o con la boccuccia a culo di gallina di Micheal Keaton! No! Il diavolo adesso, nell'era Paris Hilton, arriva con la parrucchetta bionda e l'aria da santarellina. Arriva e diventa la tua compagna di stanza! Prima ti fa fare tutte delle cose importanti come farti leggere dieci chili di libri:
poi ti porta alle mostre dei suoi pittori preferiti tra tutti Richard Prince e le sue infermiere matte anche per ricordarti di Julianne Moore:
Poi ti fa fare delle foto simpatia ma che si sa il diavolo quando lo fotografi succedono cose diaboliche tipo che l'inquadratura è una:
e la foto è un'altra
E poi il Diavolo anti-zuckerberg posta la foto su un social network che NON è Facebook! E qui proprio sei il diavolo che ha creato il suo social network tutto speciale che si chiama:
"Frienderz". Annamo bene. Comunque ad un certo punto il Diavolo non ce la fa più, gli prude la parrucca bionda e proprio non ci riesce a fare il bravo. Infatti inizia a fare delle cose per cui L'imperatrice teen dovrebbe gridare SEI MATTA! Infatti SEI MATTA se fai la lavatrice:
ma non per lavarci le mutandine:
SEI MATTA se ti metti l'orecchino al lobo. E non hai i buchi:
Forse non sei poi tanto MATTA se ti metti a fare un po' la bi-courios per far ingelosire la tua compagnuccia di stanza:
No, è deciso, SEI MATTA visto che hai il coraggio di baciare anche Billy Zane:
Che è uno dei QUATTRO (non UNO ma QUATTRO, i nuovi Mommy Thriller hanno bisogno di accumulare dati che i ragazzini di oggi so tutti drogati se non gli ripeti le cose quattro volte non capiscono) APPESI! Insomma Billy si era salvato dal Titanic, non si è fatto ricrescere i capelli ed è diventato professore di moda con perle di saggezza come "Eva è stata la prima stilista della storia quando ha messo la foglia di fico su Adamo". 
Invece a lui, la voglia di fica, quella non gli è passata mai, tanto che eccolo qui che fa il suo sguardo migliore durante la lezione:
Ad Anna Tatangelo, che va a lezione - ricordiamo DI MODA - vestita alla moda:
Però siccome è un'imperatrice lei non la dà al profezzore ma la dà all'altro:
Un attore che abbiamo visto in molti film e documentari sulle scimmie. Il ragazzo in questione si ciula Anna Tatangelo ma nel contempo è, incredibilmente, un BRAVISSIMO ragazzo. Capito come sono cambiate le cose dai lontani anni 90? Prima i mariti erano tutti precisi all'inizio e poi si rivelavano degli stronzi assassini patentati. Ora sono buoni dall'inizio alla fine! L'appeso, vi ricorderete, è quello che viene ritrovato morto. Ecco lui in effetti è un mezzo appeso, che torna nel momento del bisogno (la scena del coltello che vedremo poi) tanto per prendersi qualche mazzatta. Ma lui è buono, infatti studia e ha un complesso (oltre che di inferiorità per essere un anello mancante tra un uomo e un orangotan) rock. Si chiamano i The Walhers e suonano due volte nel film, una delle quali al finto Starbucks dove lavora Anna Tantangelo (che si deve pagare gli studi di MODA). Guardate che verve (è una gif animata eh!):
Vedete, a destra c'è uno scatenato come Scott Pilgrim. A vedere il concerto c'era il terzo, anzi la terza (in ogni sen(s)o):
L'amica di Anna, che per facilità chiameremo Maddalena Corvaglia, che chiaramente fa rosicare a bomba il Diavolo che per allontanarla da Anna le riserva la scena migliore del film, un remake di Psyco versione teen college:
Indovinate quel sexy pircing giovane che fine fa? Sì esatto viene staccato con un strattone. Madonna il Diavolo quando ci si mette proprio le cattiverie vere, le cattiverie che proprio SEI MATTA. Ma Maddalena, invece di denunciare alle autorità preposte il fattaccio pensa bene di allontanarsi da Anna e lasciarla sola in balia del Diavolo. Del Diavolo e delle telefonate stalker del suo ex, che è l'ennesimo:
Che è proprio il più appeso di tutti. Infatti non appare MAI se non all'ultimo minuto per essere AMMAZZATO dal diavolo. Cioè è l'unico morto (oltre al Diavolo stesso dopo la scena del coltello, s'intende). Ma prima di ucciderlo il Diavolo ha il tempo di fare due cose proprio che SEI MATTA se le fai. Prima ci fa del sesso telefonico: 
(fingendosi Anna, il che ci fa capire che se fai sesso telefonico puoi fingerti chiunque basta che sospiri tanto quello dall'altro lato non è che sta a controllà che hai una voce diversa) e poi, non pago, ci fa pure SESSO VERO (intanto si è tinto i capelli neri, il che ci fa capire che se fai sesso vero puoi fingerti chiunque basta che sospiri tanto quello dall'altra parte non è che sta a controllà che hai un cortpo/odore/sapore diversi).
Ma finalmente qualcosa succede! Anna capisce che l'altra SEI MATTA! E lo capisce con due cose proprio che più SEI MATTA non si può. Una è il tatuaggio sul cuore con il nome della sorellina di Anna morta (passati tragici, ce l'hanno sempre le Imperatrici):
E l'altro è scoprire che il Diavolo si droga di Zyprexa. Un farmaco fortissimo contro la deprexyone, come scopre dopo aver consultato l'archivio di Wikipedia, che come sappiamo è come un archivio di giornale che tanto piaceva alle nostre mamme:
E insomma finalmente, dopo tutte le avvisaglie del SEI MATTA, Anna capisce (con il solito COLPO DI REGIA da MOMMY THRILLER, che è praticamente mettere la cinepresa di sbieco:
che il Diavolo fa le pentole ma non gli esami di moda e si arriva dritti dritti alla SCENA DEL COLTELLO, ma versione teen. Prima assistiamo al Diavolo che lega sadomaso la lesbo di prima, tanto per farcela vedere in intimo:
e non prima di averci fatto capire anche a noi che SEI MATTA con una bella inquadratura da sotto contro la porta:
E si arriva finalemte a:
Che rispetta sì le solite regole 
(all'Imperatrice spunta il pisello sotto forma di coltello o arma contundente - in questo caso un taglierino - e poi il Diavolo muore, MA POI SI RISVEGLIA! ma poi rimuore) però le sovverte anche, infatti incredibilmente il Diavolo non fa il volo dalla finestra! E dire che ce n'era una bell'e pronta proprio lì. Giusto il tempo di portare fuori il letto dalla stanza del college:
(Sì perché capito, tu arrivi al college e fai come te pari, butti i letti, cambi tappezzeria, metti il parquet.. è una scuola di creativi!) e fine. 
EVVIVA IL RITORNO IN POMPA MAGNA (!) DEI MOMMY THRILLER VERSIONE RAGAZZE MADRI! 
*E evviva i post che si postano da soli. Credo che andrò avanti così PER SEMPRE!*