mercoledì 28 agosto 2013

JAPAN CINEMA CHRONICLES • Star Trek - Into Darkness (スター・トレック イントゥ・ダークネス)

Star Trek -  Into Darkness (スター・トレック イントゥ・ダークネス)
Trama: Panino allo Spock
Abrams ci rigioca e ri-riprende il franchise Star Trek, che come tutti sappiamo è la parte di spazio un po' sfigata per gli appassionati di space-age d'antan. Diciamo che se quelli di Guerre Stellari sono nerd ma con sprazzi di ficaggine, ecco, quelli di Star trek stanno proprio messi male perché ST è tutto un tutine che sembrano pigiamini, effetti speciali di cartapesta e buffonate varie - c'è molto di comico in tutto Star Trek, che magari stemperava la serialità e la serietà, ma rendeva anche le cose un po' troppo involontariamente comiche
In più si devono ricordare mille puntate, dieci film, cartoni animati, mille capitani diversi, incastri, personaggi… insomma materiale per accartocciare la propria vita e buttarla nel cestino ancora peggio di quando hai a che fare con l'universo di Guerre Stellari.
E infatti nel primo episodio - che comunque ci era piaciuto - il furbetto dello schermino J.J. aveva giocato la carta reebot spazio-temporale, con un azzeramento di tutti gli eventi successi in precedenza tra telefilm, film, fumetti, serie enimate e quant'altro e andava a creare una sorta di dimensione parallela tutta sua dove al limite ci si poteva fare una chiacchiera al volo con quello dell'altra dimensione (infatti anche qui appare quella carampana del vecchio Spock che gigioneggia col giovane Spock tutti e due estremamente spocchiosi), ma assolutamente non interferire - Grande Giove! - altrimenti cavolo e tutt'uno; insomma niente di nuovo per chi mastica pane e quantum, ma comunque una soluzione accettabile, forse l'unica, in effetti.
Il secondo ST - sempre nella sfera spaziale dell'"in fondo non ce ne frega molto di Star Trek visto che diciamoci la verità anche due palle stare lì a ricordarsi duemila episodi e l'Enterprise che svolazza di qua e dillà e "diario del capitano, Findus?" e poi tutte quelle versioni anni novanta che non si vedeva nessuno manco quando al comando c'era il Dr. Xavier o il Dr. Beckett" - conferma la buona stella (!) che illumina questo franchise.
Ci sta azione a strafottere, anzi quasi solo quella, il che è un bene, almeno gli spiegoni sono ridotti al minimo e via di esplosioni e alieni e uomini lanciati come proiettili nello spazio. 
C'è il fatto che quella comicità che poteva dare fastidio prima, ora è dosata con sapientissima mano... na (no, in effetti in questo non c'è nulla che raggiunge le manone del primo) e poi un cast molto ben scelto, il nuovo equipaggio è diventato subito "l'equipaggio", è affiatato e eterogeneo, con attori (Karl Urban e Simon Pegg su tutti) che magari non reggono i rispettivi film da protagonisti, ma messi tutti insieme fanno un bel gruppo. Parentesi, per un secondo che proprio è un secondo appare una che subito scatta la googlelata "chi cacchio era quella strafiga bionda coi capelli corti nella cabina del capitano" e guarda un po'
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In più ci sono pure questi cosi, questi Tribble, che credo essere una razza aliena che appare molto spesso in Star Trek e che sono in pratica delle palle di pelo
che si infilano dappertutto, ma proprio dappertutto
Ci sono poi effetti speciali nella fascia medio-alta degli effetti speciali e poi c'è lui:
Cucumberbat... CucùAcrobat… Carcobath… come cavolo si chiama, sì insomma Sherlock, che tutta la carriera che sta facendo (ve lo dice un Ciebbì che lo porterà dritto dritto minimo a qualche candidatura dorata) se la merita alla grande. Il suo villan è tra i migliori visti quest'anno (se pensi a questo, o a questo... per dirne due recenti) perché fa levo su uno di quei visi imperscrutabili, sempre sospesi tra il "faccio questo ma in realtà sto tre passi davanti a voi poveri scemi". Più o meno

Dieci e lode a quelli dell'Enterprise per la scelta di metterlo in una cella di vetro, bravi, vedo che nel futuro imparate dagli errori del passato:
Dice WikiTrek e la sua orda di appassionati che il suo personaggio è uno dei più importanti di Star Trek, tipo il nemico giurato, 'sto Kahn che io francamente non ho mai sentito nominare. Quello di una volta pare un cantante glam in rovina, ma mi fido.
Kahn Kahminin. C'è di mezzo anche un urlo tipo "Brutto figlio di...

Oh, sarà 'sto Giappone (ma questo l'ho visto in inglese che anche basta non potersi aggrappare ad una singola parola che è una), sarà per il tavolinetto pieno di leccornie davanti, sarà che qui la gente si siede, inforca i suoi occhialini 3D e se qualcuno fiata o si alza prima che sui titoli di coda sia passata l'ultima lettera dell'ultimo cognome dell'ultimo poraccio che ha lavorato come puliscicessi di Cucurbath arrivano due ninja dal soffitto che lo dividono in due come una mossa finale di Mortal Kombat. Ecco, saranno queste cose insieme, ma anche questo Star Trek si becca la promozione, quasi a pieni voti. Ebbravo GeiGei.
Certo, se pensi che hanno affidato al GeiGei anche il nuovo Guerre Stellari, la paura cresce tanto. Anche per la sua incolumità, come farà a evitare le orde di fan di una o dell'altra parte che gli vogliono fare pure a lui la mossa finale di Mortal Kombat?
E poi un timore inizia a germogliare… ma non è che finisce che tra una decina d'anni ci fanno un cross-over Guerre Stellari/Star Trek? Tipo Yoda che insegna la forza a Spock e Han Solo che tradisce Leila con…. Kirk? 

E poi c'è pure di mezzo la Disney. Che mischione.
Comunque, anche questa volta grande spazio al bromance tra Kirk e Spock, c'è già il nome della coppia: Spockirk
E ora via, verso nuovi orizzonti, attraversando stupiderie che non avevamo mai avuto occasione di mettere




 
E il poster realizzato da Drew Struzan, 'che J.J. avendo la mania di essere il nuovo Spilbi, se lo fa sempre fare un poster da Drew.
In attesa del terzo capitolo della serie che non vedo l'ora che esce così posso intitolare il post: Star Tre.

martedì 27 agosto 2013

JAPAN CINEMA CHRONICLES • Pacific Rim (パシフィック・リム)

Pacific Rim (パシフィック・リム)
Trama: YATTA PELLICANOOO!

Non ho resistito nella maniera più assoluta. Dai, come potevo? 
In Giappone.
All'IMAX. 
In 3D. 
E, soprattutto, in giapponese. 
C'era un modo migliore per rendere omaggio all'omaggio di Del Toro ai due capisaldi della cultura giapponese? No, non i massaggi col bonus e il sushi, parlo di ROBOTTONI e MOSTRONI GIGANTI. E ovviamente il metterli insieme nello stesso schermo, nella stessa città e farli menare, ma fortissimo 

e non tipo a cento metri che si sparano missili o sputi acidi
- anche se in effetti ci sono sia i missili che gli sputi acidi - parlo proprio di pugni e mazzaroccate e colpi di wrestling giapponese

un po' tipo Antonio Inoki vs Andrè the Giant (certo non si sa chi di due sarebbe il mostro e chi il.. mostro ancora più mostro).
Ed è stato ancora più grande e grosso il divertimento. Tipo grosso così:

Perché i mostri erano alti il doppio della volta scorsa, i robot pure e pure la nave merci usata come una mazza da baseball.
("cortesi" ScottC. di nuovo, anche se lui non lo sa quanto lo rubo)
L'incipit del film, comunque, è una cosa che va oltre, riassume 20 anni di storia in meno di 6 minuti ed è cinema puro, ti intrattiene e ti trattiene, questo un film action deve fare, e Pacific Rim è il film intrattenitore dell'anno, senza se e senza Arigatòòò!
E comunque il giapponese parlato, con il suo fare marziale anche se ti chiedono un bicchier d'acqua, ma quanto ci sta bene nei motivazionali?

Certo pensavo, ma quando erano alleati, giapponesi e nazi, ma tu pensa alle riunioni strategiche che stress. Non si sapeva chi era più marziale e serio e pauroso, magari anche nelle occasioni più normali, tipo che ne so, la colazione la mattina appena svegli:
- HEIL! PUONCIORNO! QVESTA MATTINA PER COLATZIONEN APPIAMO KRAUTEN UND KARTOFFEN! HEIL!
- DOMOOOO ARIIIGATOOOO, HITLERSAN! NOOON CI SUAREEBBEE DEL TUééé? SUENSAAA SUCCHERÒÒÒ!
(Ma esisterà uno sketch del genere? Dai non è possibile che non l'hanno fatta? I Monty Python non l'hanno fatta una cosa del genere? Dai…)
Comunque impressioni generali della prima visione straconfermate, aspettiamo il due con impazienza e intanto ci compriamo i bustoni di kaiju di plastica pieno di mostri e li mettiamo tra le piante nel giardino sperando che piano piano, innaffiandoli crescano anche loro

Sapevate che avevano fatto Atlantic Rim?

Ecco, poi dici che rimpiangi quelli veri

Io propongo anche un Mediterrean Rim, dove mostroni attaccano Napoli e quelli dopo tre giorni c'hanno già la Mostro Pizza "co o' Caiggiù appenì peschat!", oppure attaccano Roma e i romani si mettono in terrazza a vedere il mostro che distrugge la città e dicono "evvabbè, poi passa, basta che non me schiaccia a maghina mia. Magnamose sto supplì, va"
Bello, grande, botte, divertente, marziale, se vi capita - tipo che lo trovate sull'internet dai - vedetevelo in giapponese perché è un atto di onore e di rispetto verso quella che in effetti è la lingua ancestrale di questo film, perché senza giapponesi niente robottoni, niente mostri giganti e niente robottoni che danno botte a mostri giganti. Grazie giapponesi, ve ne dobbiamo una...

Ho già detto che VOGLIO ora un film solo con i russi? E a quanto pare non sono l'unico dato l'amore profuso per loro dall'internet:




Che poi lei è... lei:

Per dire.
E Godzilla reboot come sarà? So solo che il regista è quello di Monsters, che "mah", però tra i protagonisti c'è Mr. White, che lo farà cadere a colpi di Meth? Comunque ecco quello schemino aggiornato:

E un altro utile per capire l'evoluzione delle specie
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Di Kaiju ce ne sono anche veri a casa mia, sono usciti dalla vasca
E comunque il gatto kaiju esiste davvero, è un toy ed eccolo qui:
e qui. Altri mostri? Ma sì dai dai dai
ancora!
E per chiudere un po' di robetta varia ed eventuale uscita dall'internet nelle ultime settimane:

Ah. A proposito. Oggi è il mio compleanno!
Oggi compio 4 anni. 4. 2 volte 2. 4 volte 1. 1 volta 4. 1 volta e 1/2... Vabbé. Il risultato è sempre 4. Non sono pochi. E quindi se non mi mandate un regalo....