mercoledì 31 dicembre 2014

SIAMO SERIAL • The Final Season

È il penultimo post dell'anno. 
E come la volta scorsa ho deciso di fare un punto serio sulle Serie Tv del 2014.
Amici, vi devo dire una cosa. E cercherò di essere il più delicato possibile.
Le serie tv sono morte.
E se non sono morte sono in un coma molto ma molto profondo.
E vi assicuro, sono stato delicato.
Qualcuno una volta ha detto che per le serie TV c'è un pre-Lost e un post-Lost. E poi un pre-Breaking Bad e un post-Breaking Bad, e che non la vedeva tanto bene per le serie TV.
Quel qualcuno ero io e siccome stavo in galatticovisione mi sono dovuto contenere che c'erano i bambini e le casalinghe di Vigenvano in ascolto era fascia protetta. La verità è che la situazione è una merda totale. Stiamo alla frutta, ma che dico, stiamo all'ammazzacaffè. 
Facciamo un attimo il punto e rispondiamo a questa semplice domanda: qual è stata la migliore serie TV dell'anno?
Alcuni risponderanno True Detective. Io - nella misura in cui sto stilando i CB AWARDS per stanotte - rispondo Fargo, ma siamo, in entrambi i casi, LONTANISSIMI dalla qualità raggiunta da quella benedetta e maledetta al tempo stesso serie chiamata Breaking - fottuto capolavoro biatch - Bad.
Dai oh, dai, non mi venite a dire che True Detective adesso è la serie capolavoro di sempre che veramente non scherziamo eh! Sì ok Matthew McConaughey, ok le tette della Daddario, ma signori miei, la storia era giusto un passo più in là di un Mommy Thriller e comunque niente che non abbiamo visto ne Il silenzio degli innocenti e film con Asheley Judd. Non venite a dirmi che poi tutti quegli ammazzamenti non fosseroo già stati meglio congeniati in Hannibal giusto l'anno scorso, e andiamo.
Poi Fargo; per carità me la sono gustata e ho apprezzato enormemente (più di tutti i film dei Coen messi insieme, per me da sempre e per sempre sopravvalutati) andamento e recitazioni, ma anche qui, nulla di veramente nuovo sotto il sole la neve.
Ma cosa è successo? Io sono convinto che la saturazione e la fiducia ormai quasi certa riposta nelle produzioni più varie abbia ormai dato un via libera dissociato, dove la qualità è spesso scambiata con la voglia di fare la serie solo per farla, perché sanno che tra battage pubblicitario, scaricaggio web, mille repliche, fandom e tumblr diventa molto probabile che anche serie palesemente scarse possano godere di abbastanza spettatori da superare diverse stagioni, facendo andare avanti il carrozzone della TV generalista...
Forse sto campando in aria discorsi, forse sto straparlando, fatto sta che non v'è serie TV del 2014 che sia stata memorabile, che abbia davvero stupito, e anche le varie conferme sono state stanche, noiose, quando non definitivamente orrende. 
La prima parte della lista che segue non è quindi la liste delle serie che ho visto, ma quella delle serie che ho abbandonato (vi metto anche la puntata da cui non le ho più viste così potete dirmi "MA POI CRESCE! CRESCE PROPRIO DALLA PUNTATA DOPO DI QUELLA CHE HA SMESSO!"), e non sono poche, vuoi perché non ho più tempo (DEVO VEDERE FILM! Altroché!), vuoi perché ok la bulimia e ok il guilty pleasure, ma è arrivata l'ora di guarda in faccia la realtà: le serie TV stanno tirando le cuoia. Non metterò neanche i Chicken Broccoli voti perché il fatto di averle abbandonate parla da solo, di contro non avendole finite non mi sento di dare un giudizio completo. Insomma tiro il broccolo e ritiro la zampa.
The Affair
Trama: The affair si ingrossa

Puntatus interruptus: metà della quinta. Come? Inizia a crescere dalla metà della quinta?
Una storia di corna.
Lui sposato padre modello scrittore mezzo fallito parte con moglie e figli per le vacanze. Arriva e subito inizia a broccolare come un pazzo la cameriera figa del diner. Lei ci sta nella maniera che tutti gli uomini sognano: docce all'aperto, gonnelline che lasciano intravedere mutandine, boccuccia a papera e battutine con doppi sensi unici.
FIniscono a scopare come i ricci anche se lei è la moglie di Pecey di Dawson Creek cornuto ma non mazziato credo
Ma ecco che a metà puntata tutto ricomincia! FICO! ...uno si dice: la storia fa rewind e capiamo che fino a quel momento avevamo assistito alla storia secondo il punto di vista di lui, come l'avesse raccontata all'amico al bar (cosa che in effetti è, ma non è l'amico e non è al bar, sono più investigatori dentro una sala di interrogatorio, e scatta subito il "oh uguale a True Detective! Che sarà successo?"), e quindi la seconda parte della puntata è il punto di vista di lei, ovviamente molto diverso, dove lei non è per niente la flirtatrice folle della parte precedente e dove lui anzi è un quasi stalker.
Tutto questo è buono, ma per quante puntate potrà reggere? Per me dopo quattro già mi ero annoiato di rivedere le stesse cose, per quanto raccontate diversamente. Certo poi c'è un mistero, loro sono entrambi, lui e lei, sotto interrogatorio e puntata dopo puntata si capisce che c'è qualche omicidio o crimine o quel che è, ma la noia ha preso il sopravvento troppo presto. E dire che c'erano anche cose del genere che insomma, l'asticella te la alzano (!)
Ma nonostante questo passo. Anche se la canzone di Fiona Apple per la sigla è bella e strana e sensuale come è lei (quanto amavo Fiona Apple lo so solo io):
La riprenderò? Forse... no, siamo onesti, probabilmente no.
The Knick
Trama: Dottor Corte

Puntatus interruptus: Terza. Come? Inizia a crescere dalla quarta?
Che è a tutti gli effetti un medical: ci stanno dottori, infermieri, pazienti, altri dottori, ma tutto nella NY dei primi del 900, quando la siensa medica era agli arbori e più che altro aprivano le panze, ci ficcavano dentro le mani e vediamo un po' che succede, tipo terapeuti filippini diciamo.
Il protagonista è il sempre bel tomo Clive Owen e alla produzione/regia di sta Steven Soderbergh (che non è sempre sinonimo di qualità, comunque).
La serie inizia bene, per carità, Clive è sempre un bel guardare, soprattutto quando fa il fascinoso maledetto e geniale (ha mai fatto il fascinoso maledetto e geniale? 

Ora che ci penso mi sa di no, ma è bello lo stesso...) e l'ambientazione è perlomeno lurida al punto da non far sembrare tutto l'ennesimo Grey's Anatomy (tantomeno l'inarrivabile, inimitabile, indimenticabile E.R.)
Solo che poi iniziano a menarmela col razzismo - arriva un dottore bravissimo ma AIUTO! È NERO! e da quel momento alla battuta "il principe cerca doglie" è stato un attimo
Non avrei voluto interromperla, giuro, ma poi è successo. Neanche il fatto che allo scorso Festival der Firme de Roma abbiano fatto l'intera serie in blocchi da tre puntate a volta e su grande schermo mi ha convinto a vederla.
La riprenderò: Ma certo! ...che no.
Hysteria
Trama: Boh.

Bah.
Dai non vedetelo come io non ne parlo che facciamo prima va.
Poi c'è la serie Marvel che avevamo iniziato lo scorso anno e che per puro masochismo abbiamo ripreso anche questo e...
Agents of S.H.I.E.L.D. - Season 2
Trama: Agents of S.H.I.T.


...e fa schifo. Cioè ancora più schifo. È diventata inguardabile, e dire che io mi vergognavo non poco di aver visto tutta la prima serie (sempre per quella mia convinzione mista a speranza che ci avrebbero messo in mezzo cose che poi mi sarei ritrovato nei film invece manco per la mazza di Thor che ci sono cose dei film, c'è solo zozzeria, effettacci per nulla speciali e personaggi uno più odioso dell'altro. C'è stata anche la puntata con la presentazione dell'altra serie tv targata Marvel, quella sull'agente Carter, che era nel primo Cap America, lei:

e di cui nessuno, ma davvero nessuno, sentiva la mancanza. Poi una serie che si autodefinisce un evento e come tagline usa "Certe volte il miglior uomo per affrontare una missione è una donna"... la casa delle Idee proprio. Idee di altri.
Forse la Marvel sta un tantinello esagerando, già il fatto di aver pianificato 5 anni di film è alquanto inquientante, voler conquistare anche il palinsesto e - almeno questo è quello che penso - voler arrivare ad aprire un canale tv interamente Marvel (cosa che tra repliche di film, cartoni, possibili programmi di approfondimento e telefilm potrebbero già fondare) diventa troppo anche per loro. Capisco che devi per forza rompere le palle alla DC (che comunque ce la mette tutta a fare roba brutta, se tutti i telefilm che fa sono sempre per ragazzini mezzi scemi, vedi Flash, basta il trailer per farti rispuntare i brufoli di quando avevi 14 anni), ma certe cose sono troppo fatte male per essere perdonate. AotS è tra queste.
Intanto, dopo essere morta alla seconda stagione e poi resuscitata alla terza e poi essere rimorta ma poi di nuovo resuscitata da Netflix per una quarta stagione, muore definitivamente:
The Killing - Season 4
Trama: Killing TV Softly

E pensa (l'ho vista tutta, sono solo 6 episodi) è la stagione che ho apprezzato di più (sarà per la sua brevità?) perché finalmente sia Linden che Holder avevano trovato la loro perfetta dimensione come personaggi (e come attori) e anche il loro rapporto pazzerella/drogato ripulito era riuscito nel difficile equilibrio della coppia di poliziotti che ce ne sono mille di coppie di poliziotti di mille tipi e questa era arrivata al punto che erano un tutt'uno.

Ecco The Killing è la classic serie che ha vissuto una vita al contrario e la sua chiusura è figlia dei tempi in cui viviamo, in cui una serie deve per forza essere bomba da subito. Invece Le prime due stagioni ci avevano ampiamente rotto le palle, proprio perché l'avevano presentato così tanto come il "nuovo Twin Peaks" che poi due anni per scoprire un assassino (che peraltro era il più imbecille di tutti) ce l'aveva fatto un po' odiare. Invece arrivati alla terza, e ora alla quarta, la dimensione era perfetta: un caso misterioso all'anno, coppia di detective per cui patteggiare fortemente (molto più sfaccettati dei tanto blasonati Rust/Cole, fatemelo dire) e un piacevolissimo andamento di sospetti e colpevoli sempre ben congeniato.
Mi dispiace molto che sia finita qui. 
Anche con le Serie TV, ci siamo voluti bene in fondo.
Come dite? Dite che come al solito sono catastrofico? Ma l'avete visto bene quest'anno? Ecco riguardatevelo, che fa male.
Magari avete ragione voi, magari è un naturale passaggio, dopo tante cose belle (è vero sono stati anni di cose belle, e tante, e tanto belle) c'è sempre quel periodo di stanca.
Ma se guardi al futuro è peggio che se guardi al passato. Il futuro com'è? Presto arriva Saul:

Siamo felici? Ne sentivamo il bisogno? No davvero, rispondiamo col cuore in mano a questa domanda: vogliamo davvero vedere le avventure di un personaggio che, inserito in una cornice di perfezione aveva la sua perfetta funzionalità, ma che forse, al comando di una serie tutta sua, ci farà solo l'effetto di un metadone, effetto tristemente noto come "non vale un centesimo della droga originale". Sarà meth celestina chiara chiara, pura al 2%.
E poi? Il futuro prossimo? Solo titoli che ti viene lo sconforto, derivativi (12 Monkeys, Truman Show, Scream, The Mist (ok, questo evviva almeno per me), Sin City), mille da fumetti (Daredevil, Preacher, iZombie, Scalped, Hourman. Chi? Boh) e insomma monnezza.
Poi ricominceranno serie che già conosciamo: American Horror Story è diventato una delle peggiori serie in circolazione, nessuno vuole o aspetta una sesta serie, anche la dovessero ambientare nello spazio, anche da quando abbiamo scoperto che tutte le storie sono collegate; Walking Dead - a cui si affiancherà uno spin off - avanza errabondo senza meta, lo continuiamo a vedere perché - citando un amico del Chicken Broccoli Magazine - "le robe di zombi si vedono e basta"; GoT anche passa più per noioso che altro, poi da quando ho saputo che per tutta la prossima stagione non potrò godermi dei monologhi di Hodor non lo aspetto più con lo stesso entusiasmo
E poi tutti gli altri satelliti riempitivi: Hannibal, The Strain, 
Accettiamo almeno in questo splendente ultimo dell'anno la verità che molti ancora si ostinano a negare: le serie Tv sono morte.
Ovviamente fino alla prossimo capolavoro inaspettato che, per fortuna, mi smentirà. Per ingannare l'attesa vediamoci i video di quei matti che fanno partire TUTTE le sigle dei serial TV insieme. Psichedelia allo stato puro:

Qui altra follia.

martedì 30 dicembre 2014

2x1 • Post Coitum

Ci sono due pellicole che ho visto tempo fa che si sono avvicendate nel non produrne la recensione per motivazioni del tutto avulse dalla loro intrinseca qualità. Ma come parlo? Non m'annava de farli e mo' me servono per fare quella categoria dei CHICKEN BROCCOLI AWARDS di domani sera e ne devo parlare per forza prima che arrivi il 2015.
Evvabbéddai.
Strano poi che non ne ho parlato prima visto che trattano entrambi quella cosa che ci sta rovinando tutto il gusto di fare all'amore con le ragazze e i ragazzi: i ristoranti cinesi il sesso virtuale. Il primo è:
Sex Tape
Trama: Tra moglie e marito non mettere il sito

Cameron Diaz riesce con questo culetto mostrato fuori tempo massimo 
(ve l'ho già detto che questo è l'anno dei culetti mostrati fuori tempo massimo per pura disperazione professionale? Kate. Nicole. Ora Cameron.), e con tutto il film che gli sta intorno, a sbaragliare ogni tipo di concorrenza e a vincere a mutande mani basse il premio di peggior attrice dell'anno (sì, è un'anteprima dei CB AWARDS).
Cameron è sempre stata miezz' miezz', definita chissà da chi una gran fica (io l'ho sempre trovata pericolosamente vicina alla bruttezza da troll), ma al tempo stesso quella "supersimpatica" pazzerella troppo forte mi fa troppo ridere, fica ma ridere. Ha attraversato momenti di grande celebrità (l'esordio con The Mask, le Charlie's Angels... poi? Oddio... ah sì Tutti pazzi per Mary...) e qualche tentativo nella recitazione quella vera (su tutti Gangs of New York... poi? Boh... non me ne vengono in mente altri... ah sì forse Vanilla Sky? Forse no...), ma senza mai entrare nel vero mito. Poi, anno dopo anno, non si sa come, è diventata una quarantenne disperata, ancora persa tra commediole di nessun gusto (il vincitore del Broccolo Film dello scorso anno lo conferma) che fa di tutto, oggi, per mettere in mostra i risultati della palestra e la sua inutilità (insieme a Jennifer Aniston se la battono proprio).
Ed eccoci arrivati al 2014. Anno in cui ci ritroviamo Cameron in due ruoli, entrambi dall'alto tasso erotico, entrambi di una bruttezza e un imbarazzo rari. In uno è una coguar ai limiti del ridicolo, in uno una milf a cui piace l'obiettivo (!).
In The Counselor Cameron scopa una Lamborghini.
In Sex Tape Cameron scopa un inutile Jason Segel (mai cognome fu più...), e si riprende con l'iPad
e il video finisce in rete. Fa ridere questa cosa? Insomma, niente che ci possa stupire dopo che abbiamo visto i video popporni di gente famosa, che nel riprendersi mentre scopava ha fatto anche cose ridicole tipo addormentarsi
Imitare Buffalo BIll
Fumare un tampax
Imitare American History X
In Sex Tape c'è anche Rob Lowe, che ricorderete per video sessuali interessantissimi come "mi faccio una sega":
La commedia nasce vecchia per sua stessa ammissione, dai, sul serio, ancora che facciamo film su questa cosa dei filmati sexuali finiti in rete? Ma qualcuno è davvero interessato? No dico, basta aprire il reparto foto dei telefonini di CHIUNQUE per trovare qualsiasi cosa. Poi dici che meme del genere non servono:
E allora sai che divertimento nel vedere le acrobazie erotiche di questa coppia di sfigati e le conseguenti peripezie nel tentare di recuperare il video ormai diventato virale. Nessun divertimento. Mai. Non fa ridere MAI. Mai nel senso di MAI. È il peggior film commedia dell'anno, ma anche di tanto tempo addietro, roba che le cose con Jason Bateman o Jennifer Aniston sono stupefacentemente divertenti. Se non fosse che parliamo di sesso e fa un po' schifo come associazione, Sex Tape è la COMMERDIA più schifosa dell'anno.
Ci rivediamo con Sex Tape, domani sera per la precisione. Cosa succede domani sera?! CI SONO I CHICKEN BROCCOLI AWARDS! E saranno la BOMBA dell'anno, altro che fuochi d'artificio. Quindi domani alle 23:59 tutti davanti ai computer con le finestre aperte. Come Frodo e Sasha in:
Open Windows
Trama: Mac OSé 
Invece qui qualcosa di più da dire c'è.
Almeno tre elementi di questo film valevano una certa attesa.
Il regista - Nacho Vigalondo è quello di Crono Crimenes, uno dei migliori temporal thriller (no, non thriller che si svolgono durante un temporale, ma che si dipanano in archi temporali assurdi, tra viaggi e paradossi, ne abbiamo avuto un esempio esagerato proprio lo scorso mese), un regista spagnolo che avevamo scommesso avrebbe fatto una carriera superlativa. E invece no. Almeno non come lo speravamo.
Il protagonista - Che è Frodo, uno che, al pari di Harry Potter, deve faticare non poco a scrollarsi di dosso i peli da hobbit, e quindi fa scelte sempre molto laterali. Fa il Maniac, fa dei film spagnoli brutti in cui ha a che fare con altri maniaci che lo costringono a fare cose "altrimenti lui muore". 
Ecco questa cosa di uno che arriva e lo costringe a fare cose succede anche in questo film, ripetita non iuvant ma questa volta fa una specie di nerd segaiolo grande fan di un'attrice, attrice che viene rapita davanti ai suoi occhi e lui deve salvare con la sola imposizione della tastiera. Attrice che poi è...
Sasha Grey - Ora, Sasha la si conosce soprattutto perché è una pornostar di larghe vedute (!)... no, non trasformiamo questo post in una sequela di battuttacce sul fatto che fosse (e credo sia tuttora) una celebre pornostar, dai. Per larghe vedute intendo che è una di quelle che non ha mai nascosto la sua dedizione al lavoro e che è riuscita (se poi bene o male, non voglio discuterne) ad affrancarsi e a invadere anche altri campi culturali (!) tipo il cinema più alto (ha lavorato con Soderberg. In effetti chi non ha lavorato con Soderbergh...), la letteratura, la televisione. 
Una pornostar femminista, riassumendo. Della serie Scopare è bello, mi piace, perché non dovrei farne un lavoro?
L'unione di questi tre elementi che potevano creare un buon mix eterogeneo (il bravo regista, la star in cerca di riscatto, la pornostar che tenta di fare l'attrice) si scontra contro l'idea di base del film, che sicuramente poteva sembrare interessante per un cortometraggio, ma per 90 minuti diventa insopportabile.
Per tutto il film siamo davanti ad uno schermo di un computer. Le "windows" del titolo sono proprio le finestre del computer, aperte ognuno su siti, webcam, chat, che insieme creano la storia del film (una storia un po' balenga a dire il vero, un rapimento, un salvataggio da remoto, una roba che probabilmente in mano agli sceneggiatori di Black Mirror sarebbe stata sfruttata meglio, e in minor tempo). Il film è tutto così, con le finestre che si aprono, chiudono, volano da una parte all'altra.
Questa idea, ripeto, annoia subitissimo, crea una confusione inaudita e se proprio vogliamo dirla tutta, non è manco così nuova.
Un film spracato, un trampolino di lancio per Sasha sprecato, un protagonista sprecato. Nacho, torna all'ovile dei tuoi film spagnoli, secondo me fai meglio.
C'è una sola cosa e una soltanto che mi pare interessante - nella misura in cui è una roba da nerd segaiolo - del film. Open Windows inizia con uno stralcio del film horror recitato da Sasha Grey, cioè dal suo personaggio, quello che tanto ama Elijah Frodo. Il film (l'unica parte non tipo schermo di computer) è praticamente una sorta di trailer dello stralcio che Vigalondo ha girato per V/H/S Viral, ci sono quindi le creature dagli occhi luminosi che attentano alla vita della bella.
Be' molto interessante no? Ve l'avevo detto che era una roba da nerd segaiolo.
Comunque anche se non c'entra un cazzo (!) a me tutta quella storia del Fappening che è durato il tempo di un comunicato stampa di indignazione non mi sta bene. Secondo me si è parlato troppo della facial d'angelo di Jennifer Lawrence e troppo poco di quanto sia lampante che i tempi di internet ci stiano viziando malissimo.
Scusa eh, Paris Hilton ha fatto qualche video e se n'è parlato per anni, lei è riuscita a diventare una sorta di star (poi lascia stare "star" per chi...) solo facendo dei pompini alieni o in bianco e nero e altre genialate tipo questa:
Capito, per mettersi a favore di camera sbaglia posizione. La faccia di lui è geniale.
...mentre del fatto che centinaia di attrici siano state hackerate e messe davanti agli occhi suini di tutti i ragazzini del mondo (ok. anche i miei.) ce ne siamo scordati dopo una settimana, ma che dico, anche dopo tre giorni.
Non voglio dire che bisogna gridare allo scandalo, perché ognuno fa il cazzo che gli pare (!) e anzi, ma che ben venga (!!!) sapere che si divertono (ma quello sulla faccia di Jennifer è Chris Martin? Io vedo gossip ovunque.) e che alla fine non stanno sempre a pensare a oscar e trucchi, ma anche a del buon sesso ristoratore, solo che quello che mi ha colpito è stata la velocità con cui tutta la cosa sia passata nel "non sa. non risponde."... L'oblio. Proprio intendo come velocità di fruizione del presunto "scandalo".
Comunque Jennifer ha reagito troppo seriamente, da lei mi sarei aspettato una risposta tipo questa:
funny animated GIF
e che in effetti più a una cosa dai importanza più quella ne assume per osmosi, rimane il fatto che boh. Troppo veloce. Troppo. Guardando nel mio giardinetto mi chiedo se leggete i miei post così velocemente come vi siete scordati del fappening.
Ecco il trailer del nuovo film Disney:

Ehy! Ma sai che c'è? Ma che ce ne frega! 
DOMANI SERA CI SONO I CHICKEN BROCCOLI AWARDS! 
Tutto il resto non cunt.

lunedì 29 dicembre 2014

Washington DC

The Equalizer
Trama: Si aprano le Denzel

Il Natale è alle spalle.
È stato un perioso di gaudio e felicità. Di regali e pandori. Possiamo ben dire che siamo stati tutti più buoni.
Tutti tranne uno.
Il mondo.
Il mondo è rimasto cattivo. E non sono servite tutte le mazzate che ha preso da Liam Naason poche settimane fa, lui continua ad essere cattivo.
E nelle pieghe e piaghe della sua infamità, la cattiveria del mondo si allarga a macchia d'olio anche tra le razze delle persone più buone, anche nella comunità nera.
Per fortuna però, se Liam Naason è l'eroe bianco dell'umanità, adesso può contare sull'aiuto di un eroe nero, ora esistono i Ringo Boys della bontà!

Costui, questo giustiziere d'ebano, difensore degli oppressi e dei disperati è Denzel Washington!
Lo so, non ci potevi credere che era proprio lui, l'attore afroamericano più oscarizzato di sempre, colui che ha sempre qulla faccia un po' imbolsita e il culo flaccido, ma è così.
Denzel è la quota nera della giustizia sommaria, è l'uomo qualunque che quando vuole ti fa due colpi di karate e tu, cattivissimo scagnozzo della mafia russa, sei morto male prima ancora di riuscire a dire "Dasvidania Tovari...AH!"
In questo film Denzel è un ometto cheto cheto, lavora in una specie di grande magazzino di attrezzi per edilizia e fai-da-te, e nessuno sa cosa faceva prima quel buon signore che aiuta tutti, è sempre calmo, anche quando il cliente non sa che punta comprare per il suo trapano nuovo, aiuta i ciccioni a diventare guardie giurate (giuri di non mangiare mai più dica lo giuro) e insomma adotta il benemerito profilo basso.
Non fosse che il nostro Denzel è un ex agente segreto che ha un potere specialissimo (almeno nella fiction cinematografica, si tratta di regia, non è che lui ha davvero i poteri...): quando arriva nella stanza del pericolo il tempo si ferma e lui con sguardo denzelesco nota tutti i particolari della stanza, li elabora, trova il modo di fare fuori tutti in mezzo secondo, il tempo si ferma, il processore mentale avvia il programma "ammazza tutti" e bum, la scena "scatta" e lui fa fuori tutti. Proprio lo stesso potere di Gordon-Levitt in quel film con le bici, solo che che Denzel lo usa per prendere a sganassoni i cattivi del Mondo, e cronometra pure per migliorarsi sempre.
La differenza tra Liam e Denzel è che se il primo i guai un pochino se li va a cercare e alla fine quando dall'alto dei suoi due metri inizia a riempire di lividi i cattivi un pochetto ci gode anche, il secondo proprio si vede che vorrebbe solo starsene tranquillo col suo libro in mano (probabilmente La capanna dello zio Tom)
Proprio nel grande magazzino si svolge tutta la scena finale, con grande utilizzo di armi di fortuna, ma non per questo meno micidiali, come sparachiodi e sacchi di sughero. Che però viene da chidersi, se è vero che volevi una vita senza più violenza e cattiveria nel mondo, perché non sei andato a lavorare in una toletta per cani? Casomai ai cattivi di turno nella scena finale gli lanciavi addosso un chiuaua. Ecco comunque una lista di oggetti usati per l'impresa di pulizia anticattivi di Denzel.
Invece lui piuttosto che schiacciare le pulci dei cani preferisce eliminare i parassiti che infestano il mondo e aiutare le dolci prostitute interpretate da Chloe Moretz


che questa volta invece di essere lei a spaccare culi, subisce un po' il contrappasso dantesco e sono i russi che lo spaccano a lei. Ma per fortuna poi torna la ragazza acqua e sapone che piace di più al mondo dei buoni.
Comunque te lo saresti mai creduto che lei
sarebbe diventata lei?

Denzel è uno che cammina e anche se le cose gli esplodono dietro a lui non gli si muove un capello (!)

Non si scompone e rimane tutto di un pezzo e rimane sempre con la sua faccia imperturbabile anche quando ammazza con delle mosse finali degne di Mortal Kombact

Forse l'unico appunto che si può fare alla modalità di giustizia sociale omicida di Denzel è di essere un pochino democristiano, nel senso che se è vero come è vero che il passato gli ha riservato tanto dolore e il suo unico desiderio è quello di vivere la tranquilla vita americana di comprare un cartone di latte e il giornale al diner sotto casa, non è giusto che lui sprechi le sue abilità da commando e non elimini tutto il giorno le persone cattive che minano la bontà del mondo. In questo Liam è più coerente.
Ma Denzel può sempre recuperare. Tanto ormai è un eroe action. E funziona di più come eroe action che come attore normale. E come uccide lui i cattivissimi russi tutti tatuati e spietati (e soprattutto banali, ancora a fare i cattivi quando sei russo e tatuato?




Che poi il film non è male per niente, nonostante la banalità del plot e del cattivo di turno.
Non vedo l'ora che questa moda di far fare gli action ai cinquantenni - che peraltro riescono molto meglio dei giovani palestrati, fatta esclusione per i Botaxebles ovviamente - faccia pensare ad un grande universo cattivo e condiviso dove Liam e Denzel prendano a doppie botte gli empi e i villani, tutto in una lunga sequenza orizzontale come Double Dragon:

Chiudere l'anno con misoginia, violenza etnica, razzismo e accuse di pedofilia, grandi mosse di CB. Sono forse uno di quei bruti che Liam e Denzel dovrebbero spulciare?

Distraiamoci con questo illustraposter va: